[Mostly Weekly ~310]
Restituzione, preveggenza e ribellione
A cura di Antonio Dini
Numero 310 ~ 9 febbraio 2025
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Grazie per aver aperto questa pagina! Mostly Weekly è una newsletter settimanale che esce quando è pronta, realizzata a mano, piena di refusi ma priva di algoritmi (almeno quello). E si parla di tante cose, ad esempio delle alternative "Made in Europe" (opens new window) alle grandi piattaforme software americane. Cose così, insomma.
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Intanto, buona lettura.

"Know thy Self." Know it by being it
— David Lynch
Editoriale
Katane
Questo articolo (opens new window) sulla restituzione di una spada militare giapponese è un progetto nato dalla passione. Frutto dell'amore per il nonno dell'autore, della curiosità e, semplicemente, della noia del lockdown, ha richiesto anni per realizzarsi; cinquecento, se si conta da quando la spada fu forgiata. La famiglia di Kevin Chroust entra in scena appena ottant'anni fa: suo nonno trovò la spada su una spiaggia di Okinawa negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale e la spedì in America (l'efficienza del servizio postale è uno degli elementi più sorprendenti di questa storia). Chroust ricorda che da bambino la spada veniva tirata fuori come oggetto di scena per i racconti di guerra, ma solo da adulto prestò attenzione all'etichetta di legno attaccata, su cui si leggeva, tra l'altro, "vi prego di rimandare la mia spada a casa mia", con un nome e una città sull'altro lato. Colpito da quella supplica, Chroust iniziò una ricerca in rete per rintracciare il proprietario originario della spada.
Non è stato un processo semplice, ma dopo aver trovato i parenti del proprietario, Chroust ha cominciato a pianificare un viaggio in Giappone. Ha un tono deliziosamente ironico quando parla degli aspetti pratici di questa avventura: "La fantasia è semplice. L'immaginazione non si cura dei dettagli prosaici. Delle leggi sulle armi. Dei consolati. Dei virus. Dei visti. Delle sponsorizzazioni per i visti". Ma Chroust persevera finché lui e la spada non sono finalmente in viaggio verso il Giappone. (Ancora una volta, viene riposta grande fiducia nel sistema postale.) Non svelerò il finale, ma ci sono alcuni momenti di grande bellezza. È un divertente racconto investigativo e una lezione di storia affascinante, ma, soprattutto, è una storia personale. Il racconto di due famiglie, su due fronti opposti di una guerra, poi ai due capi del mondo, che vengono unite "da gesti di gentilezza da entrambe le parti".

Importante
Il colpo di stato
Jason Kottke, che ha una delle piattaforme web più importanti in lingua inglese, è entrato in modalità anti-colpo di Stato (opens new window). Credo che non abbia tutti i torti: i media stanno decisamente smorzando troppo i toni. Potrebbe non durare quattro anni.
La vita dopo la morte
Questa cosa di estrarre gli spermatozoi dai testicoli dei soldati istraeliani morti, come racconta il New York Times (opens new window) (articolo (opens new window)), è abbastanza agghiacciante. Il Post circostanzia la cosa (opens new window) però a me mette un sacco a disagio proprio il concetto. Si fa dalla seconda metà degli anni Novanta e non richiede un consenso preventivo. In alcuni paesi europei è vietato esplicitamente o si può richiedere. Brrr.
Il genio del DNA
Ritorno sul tema del DNA di cui scrivevo settimana scorsa. Mentre il mercato delle analisi del DNA sta attraversando (opens new window) un periodo di crisi (opens new window), parlando con un amico (che l'ha fatto) ci chiedevamo perché non dovrebbe essere una prestazione fornita dal servizio sanitario nazionale. Oltretutto, a parte gli usi più "sociali" (opens new window), è uno dei pochi casi di analisi che si rivaluta nel tempo (opens new window), perché il file che contiene il DNA sequenziato può essere ri-analizzato nel tempo man mano che diventiamo più bravi a capire come funziona, e dare risultati migliori.
Netflix’s Secret Category Codes
Ho scoperto una di quelle cose veramente strane e potenzialmente molto, molto utili: se avete Netflix ci sono dei codici da usare nel browser per poter selezionare raccolte di contenuti, cioè finalmente mettere le mani su quel magazzino di roba enorme che l'algoritmo non vi fa mai vedere. È spiegato tutto qui (opens new window). (Qui un recap (opens new window)) Fantastico. Per un paio di giorni è stato come tornare a quando ho fatto per la prima volta l'abbonamento.
Interior
Come era arredata la casa di Richard Avendon (opens new window) a me piace moltissimo.
Italiana
Un secolo di innovazione
I Bell Labs, che oggi sono di Nokia (che a sua volta non è più Nokia Nokia) sono uno dei pezzi più importanti della storia della tecnologia. E compiono 100 anni (opens new window). Fanno ancora ricerca su spazio, quantum computing e ovviamente AI.
La sex worker e l'AI
Nella categoria degli articoli molto furbetti, perché giocano superficialmente sulle categorie di cui parlo sotto nella coda lunga, c'è quest'articolo di Francesco D'Isa per Domus (opens new window).
Un’automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia
Nell’ultimo secolo le auto hanno occupato il nostro tempo, il nostro spazio e persino il nostro immaginario. Slow-news fa un ragionamento articolato sul loro ruolo (opens new window) e sul futuro della mobilità (opens new window) (che è una questione culturale). Io continuo a chiedermi chi diavolo ha pensato anche solo per cinque minuti che i monopattini elettrici potessero essere una parte di un sistema di trasporto sostenibile, giusto e inclusivo. Mah.
Anobii
Sto rimettendo in linea sul mio sito alcuni vecchi post che avevo scritto.
Multimedia
Quattro ore che sembrano volare
Non ho visto The Brutalist (opens new window), purtroppo, ma cercherò di rimediare. Intanto, uno spiegone di cosa c'è dietro il film (opens new window), cioè la storia degli architetti del Bauhaus emigrati negli Usa prima, durante e dopo la guerra.
Prendere o lasciare
l'EP Pigments (opens new window) di Ava Luna.
Viaggiare nel tempo mediale
Scegliete una decade e guardate la tv del tempo (opens new window).
Leopardi e l'eterno femminino
Quando Vittorio Sgarbi era solo un secchione che faceva il fenomeno nei talk show (opens new window), un Faust bonsai.
Bill Gates ha le idee chiare
Con l'AI c'è ancora bisogno di noi? In realtà, per molte cose no (opens new window). Anche se, paradossalmente, ci sarà sempre più bisogno di programmatori (opens new window).
Mezzogiorno e mezzo di fifa
Blazing Saddles compie 51 anni (sorry, l'anno scorso mi sono perso il cinquantesimo) e per me rimane il miglior film di Mel Brooks, più ancora di Frankenstein Junior. Un sacco di clip in questo thread su X (opens new window).
Tsundoku
La parabola del seminatore
Nelle ultime settimane una valanga di testate - Axios, Associated Press, Teen Vogue, Rolling Stone, Gizmodo, Smithsonian Magazine e il New York Times tra le altre - ha ripreso "La parabola del seminatore (opens new window)" di Octavia Butler per meravigliarsi della sua preveggenza. Pubblicato trent'anni fa, il romanzo immagina l'inizio del 2025 come "un'epoca di incendi, violenza, razzismo, dipendenze, cambiamento climatico, disuguaglianza sociale e un 'Presidente Donner' autoritario", scrive Russell Contreras per Axios (opens new window).
Mentre gli incendi in California stavano costringendo migliaia di persone a sfollare e distruggevano migliaia di case (mentre le fiamme divampavano nel cimitero di Altadena dove Butler stessa è sepolta) Hanif Abdurraqib ha osservato La parabola diventare virale. "La gente esprimeva stupore per le coincidenze tra la narrazione del libro e gli eventi attuali, e non posso biasimarli", ha scritto sul New Yorker (opens new window). "In superficie, i parallelismi sono stupefacenti, come possono esserlo le coincidenze superficiali."
Ma lo stupore può avere un effetto paralizzante, narcotico; gli specchi più fedeli possono ancora distrarci, immobilizzarci e isolarci. Il romanzo di Butler, ci ricorda Abdurraqib, parla al di là dei suoi parallelismi: "Ciò che Il seminatore immagina è un futuro in cui sopravvivere all'apparentemente insopravvivibile richiede alle persone di mostrare una certa agilità emotiva, una certa capacità di abbandonare qualsiasi egoismo abbiano custodito e vedere se hanno qualcosa di cui qualcun altro ha bisogno. Questo è il punto di partenza del mutuo soccorso". Le nostre crisi sono multiple e sovrapposte, anche se non per la prima volta nella nostra storia e non per l'ultima. "Il mondo come lo conosciamo è finito diverse volte, in modi piccoli e grandi, che lo vogliamo riconoscere o no", scrive Abdurraqib. Siamo noi a non volerlo credere.
Filippo Bernardini
Un'altra sottile linea rossa della follia e chi ne parla (opens new window).
Coffee break
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Money quote
È dall'Italia, che noi lanciamo pel mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria, col quale fondiamo oggi il « Futurismo », perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologhi, di ciceroni e d'antiquarii. Già per troppo tempo l’Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagl’innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri innumerevoli.
Musei: cimiteri!... Identici, veramente, per la sinistra promiscuità di tanti corpi che non si conoscono. Musei: dormitorî pubblici in cui si riposa per sempre accanto ad esseri odiati o ignoti! Musei: assurdi macelli di pittori e scultori che vanno trucidando si ferocemente a colpi di colori e di linee, lungo le pareti contese!
Che ci si vada in pellegrinaggio, una volta all’anno, come si va al Camposanto nel giorno dei morti.... velo concedo. Che una volta all’anno sia deposto un omaggio di fiori davanti alla Gioconda, ve lo concedo.... Ma non ammetto che si conducano quotidianamente a passeggio per i musei le nostre tristezze, il nostro fragile coraggio, la nostra morbosa inquietudine. Perché volersi avvelenare? Perché volere imputridire?
E che mai si può vedere, in un vecchio quadro, se non la faticosa contorsione dell’artista, che si sforzò di infrangere le insuperabili barriere opposte al desiderio di esprimere interamente il suo sogno?... Ammirare un quadro antico equivale a versare la nostra sensibilità in un’urna funeraria, invece di proiettarla lontano, in violenti getti di creazione e di azione.
Volete dunque sprecare tutte le vostre forze migliori, in questa eterna ed inutile ammirazione del passato, da cui uscite fatalmente esausti, diminuiti e calpesti?
In verità io vi dichiaro che la frequentazione quotidiana dei musei, delle biblioteche e delle accademie (cimiteri di sforzi vani, calvarii di sogni crocifissi, registri di slanci troncati!...) è, per gli artisti, altrettanto dannosa che la tutela prolungata dei parenti per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro volontà ambiziosa. Per i moribondi, per gl’infermi, pei prigionieri, sia pure: — l’ammirabile passato è forse un balsamo ai loro mali, poichè per essi l’avvenire è sbarrato.... Ma noi non vogliamo più saperne, del passato, noi, giovani e forti futuristi!
E vengano dunque, gli allegri incendiarii dalle dita carbonizzate! Eccoli! Eccoli!... Suvvia! date fuoco agli scaffali delle biblioteche!... Sviate il corso dei canali, per inondare i musei!... Oh, la gioia di veder galleggiare alla deriva, lacere e stinte su quelle acque, le vecchie tele gloriose!... Impugnate i picconi, le scuri, i martelli e demolite, demolite senza pietà le città venerate!
I più anziani fra noi, hanno trent’anni: ci rimane dunque almeno un decennio, per compier l’opera nostra. Quando avremo quarant’anni, altri uomini più giovani e più validi di noi, ci gettino pure nel cestino, come manoscritti inutili. — Noi lo desideriamo!
– Filippo Tommaso Marinetti. Questo (opens new window) era il suo famoso Manifesto del Futurismo (opens new window)

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Al-Khwarizmi
È tutto molto Meta
Se volete il titolo perfetto, eccolo qui: "Meta warns that it will fire leakers in leaked memo (opens new window)"
Piccino piccino
Non conoscevo la distribuzione (opens new window) Tiny Core Linux (opens new window), che a quanto pare funziona benissimo anche per ridare vita ai vecchi computer di una volta e renderli nuovamente funzionanti. Come ad esempio ActionRetro spiega qui (opens new window) su un vecchio Toshiba e un non così vecchio ThinkPad.
QuickLook
Per motivi imperscrutabili sul mio MacBook Air non va più la modalità quicklook (visualizzazione rapida in italiano) per i file markdown con estensione "md". Mi sono messo a guardare e non solo il caso specifico è complicato (opens new window), ma in generale QuickLook (opens new window) è tutt'altro che una cosa banale.
Dimmi quanto quanto quanto
La meccanica quantistica è alla base della più grande rivoluzione scientifica del Novecento. Una disciplina che però nessuno in realtà capisce. Qui ci sono le cose fondamentali da sapere (opens new window), che poi saranno utili per parlare ad esempio di quantum computing.

La coda lunga
Cose da ricordare
Per varie ragioni (soprattutto economiche, ma non solo) nella nostra società abbiamo trasformato l'erotismo in pornografia, con l'obiettivo abbastanza ovvio di monetizzare il più possibile i desideri più meccanici e diretti. Quasi vent'anni fa avevo cercato di raccontarlo con un piccolo reportage per l'espresso. Invece, Anaïs Nin, che ha scritto tonnellate di materiale erotico e ha vissuto una vita piuttosto ricca e complessa, già mezzo secolo fa aveva ben chiara la distinzione tra eros e industria dell'intrattenimento per adulti, e soprattutto le conseguenze della pornificazione della società: citando Naomi Wolf, "le vere donne nude" diventano "solo cattivo porno". Questo articolo spiega piuttosto bene il pensiero di Anaïs Nin (opens new window) con una chiave particolare: come rendere la propria vita sessuale profonda e soddisfacente, ampliandola e non restringendola.
“Un uomo deve amare molto una cosa se la pratica senza alcuna speranza di fama o di denaro, ma anche se la pratica senza alcuna speranza di farla bene. Un uomo del genere deve amare le fatiche del lavoro più di quanto qualsiasi altro uomo possa amare le ricompense che ne derivano”
– G.K. Chesterton
END
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