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Scrivere, in poche parole


La versione tradotta dall'originale in inglese del saggio di Paul Graham (opens new window) del marzo 2005, "Writing, Briefly (opens new window)"



(Nel processo di rispondere a un'e-mail, ho scritto accidentalmente un breve saggio su come scrivere. Di solito trascorro settimane su ogni saggio. Per questo invece ci sono voluti 67 minuti: 23 di scrittura e 44 di riscrittura)

Penso che scrivere bene sia molto più importante di quello che la gente immagina. La scrittura non solo comunica idee, le genera. Se non sei bravo a scrivere e non ti piace farlo, perderai l'opportunità di generare la maggior parte delle idee che la scrittura ti avrebbe dato.

Per quanto riguarda come scrivere bene, ecco qualche breve suggerimento: scrivi una prima versione scadente il più velocemente possibile; riscrivila più e più volte; rimuovi tutto ciò che non è necessario; scrivi in ​​tono colloquiale; sviluppa un buon fiuto per la cattiva scrittura, in modo da poterla eliminare dal tuo lavoro; imita gli scrittori che ti piacciono; se non riesci a iniziare, di' a qualcuno cosa hai intenzione di scrivere, poi scrivi quello che gli hai detto; tieni presente che l'80% delle idee in un saggio nascono dopo che hai iniziato a scriverlo e il 50% delle idee con cui inizi sarà sbagliato; sii abbastanza fiducioso da tagliare il testo; condividi quello che scrivi con amici fidati, in modo che possano dirti quali parti sono confuse o lente; non è (sempre) necessario iniziare con una scaletta dettagliata; rifletti sulle idee per un paio di giorni prima di scriverle; porta con te un blocco note o pezzi di carta sciolti; inizia a scrivere quando ti viene in mente la prima frase; se una scadenza ti obbliga a cominciare prima, inizia con la frase più importante che hai scritto; scrivi di cose che ti piacciono; non cercare di impressionare con il tuo vocabolario; sentiti libero di cambiare argomento nel mezzo del testo; utilizza le note a pie' di pagina per isolare le divagazioni; usa l'anafora per legare assieme le frasi; leggi i tuoi saggi ad alta voce per vedere (a) dove suonano strani e (b) quali brani sono noiosi (quelli che odi leggere); prova a dire al lettore qualcosa di nuovo e utile; lavora per periodi lunghi di tempo; quando devi ricominciare, fallo rileggendo quello che hai scritto sino a quel momento; quando ti devi fermare, lascia qualcosa che ti renda facile ricominciare; in fondo al testo annotati gli argomenti di cui vuoi parlare; non sentirti obbligato a toccarne nessuno; scrivi per un lettore che non leggerà il tuo saggio attentamente come te, proprio come le canzoni pop sono state progettate per suonare accettabili su radio economiche; se dici qualcosa di sbagliato, correggilo immediatamente; chiedi agli amici di quali frasi ti pentirai di più; quando rileggi attenua i commenti più duri; pubblica i tuoi testi online, perché avere un pubblico ti fa scrivere di più e, quindi, generare più idee; stampa le bozze invece di guardarle sullo schermo; usa parole semplici; impara a distinguere le cose sorprendenti dalle divagazioni; impara a riconoscere l'opportunità di finire e quando ne appare una, coglila.

(tradotto il 12 marzo 2021)