[Mostly Weekly ~333]

Senza biglietto e senza algoritmi: ha vinto il jet lag


A cura di Antonio Dini
Numero 333 ~ 20 luglio 2025

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Grazie per aver aperto questa pagina! Mostly Weekly è ancora qui, la newsletter settimanale che esce quando è pronta, realizzata a mano, piena di refusi ma priva di algoritmi (almeno quello).

Ieri sono saltato di corsa su un treno alle porte di Milano e ho prontamente preso la multa: è la prima in venticinque anni (e anche la prima volta che non avevo fatto il biglietto prima). Temo di essermi giocato il record dei trent'anni senza infrazioni. Per i curiosi, sono 46,90 euro (chissà come la calcolano: anzi no, non lo voglio sapere). Ci tenevo a condividerlo. Per chi mi scrive preoccupato/stupito: ho l'abbonamento urbano annuale e pensavo in buona fede che quella stazione del passante fosse dentro, non fuori della tariffa urbana. Colpa mia, adesso ho imparato la lezione.

A questo punto, il consueto appello per sostenere Mostly Weekly diventa quasi un lamento, oltre che una dichiarazione di pirlaggine (la mia). Comunque, se volete, potete fare una donazione su PayPal in modalità Amici (opens new window) (è una donazione, dopotutto, non una compravendita) oppure su Ko-Fi (opens new window) per chi ha solo carte di credito. È un pirla che ve lo chiede.

Intanto, buona lettura.



Il segreto per vivere bene e più a lungo è mangiare la metà, camminare il doppio, ridere il triplo e amare senza misura
— Proverbio tibetano


Fuori squadra
Fuori squadra ~ Foto © Antonio Dini


Editoriale

Di fuso in fuso
Chi ha inventato il concetto di jet lag? William Gibson lo descrive come la sensazione che l'anima non riesca a tenere il passo con il corpo dopo un rapido spostamento attraverso diversi fusi orari. Il dolore dato da questo riavvicinamento vincolato dal legame che c'è tra la parte fisica e quella metafisica dell'individuo. Ma il nome non l'ha inventato lui.

A quanto pare, il termine "jet lag" è stato usato per la prima volta in un articolo del Los Angeles Times il 13 febbraio 1966. "Se hai intenzione di essere un membro del Jet Set e volare a Kathmandu per un caffè con King Mahendra", ha scritto quel giorno (anzi, il giorno prima) Horace Sutton, "puoi contare sul contrarre il Jet Lag, una debolezza non diversa da una sbornia".

La giornalista dell'Atlantic, Megan McArdle, approfondisce il discorso (opens new window) con uno di quei pezzi "gonzo journalism" che tanto bene (a volte) vengono ai colleghi americani: "Sì, questo è uno di quei post alla Andy Rooney. In mia difesa, be', ho il jet lag. Un amico mi informa che la parola giapponese per jet lag si traduce letteralmente come "senilità della differenza di tempo". Che è un buon modo per dirlo. Stamattina ho passato venti minuti a cercare le chiavi della mia auto, prima di ricordarmi che avevo parcheggiato a casa di mia sorella mentre ero via".

Sapete che il jet lag è a tutti gli effetti ancora un mezzo mistero? E che si va più in botta andando a est che a ovest? In particolare, andando a ovest ci vuole un giorno per recuperare ogni ora di fuso, mentre a est ci vuole un giorno e mezzo. Però, se si va oltre le otto-dieci ore di fuso orario verso ovest, vale come se andassimo a est. Il come è chiaro. Ma il perché, ancora no. È un bel mistero, insomma. Soprattutto il modo per attutirne o annullarne gli effetti. Provano a studiarlo (opens new window) ma i ritmi circadiani restano ineffabili.



three-stars


Importante

Il sorpasso
L'industria automobilistica tedesca confida che (opens new window) il divieto di produrre motori termici dopo il 2035 verrà tolto. Intanto Stellantis abbandona l'opzione del motore a idrogeno (opens new window). Nel complesso, il settore continuerà a crescere nei prossimi anni (opens new window), perché nessuno sembra prendere neanche in considerazione l'ipotesi di diminuire il numero di macchine sulle strade.

Bambole da paura
Una vera Uncanny Valley: bambole realistiche di neonati che seminano il panico (opens new window) (e l'allarme sociale) in Brasile.

Usare la città, non abitarla
Riprenderò con calma un'altra volta questo ragionamento (questa domenica non ho tempo) anche perché c'è la crisi dei palazzinari a Milano (opens new window) e le cose sono diventate ulteriormente complesse. Però la gentrificazione è una cosa che va destrutturata e rianalizzata, le categorie di venti anni fa non bastano più. Comunque, anche a Madrid sta succedendo un casino (opens new window), dopo Berlino (opens new window) e in prospettiva l'intero Giappone (opens new window).

Page turner
Leggo molto su carta ma molto anche su eReader (molto anche là, direi). Be', non lo sapevo, ma c'è un accessorio assurdo: il supporto che fa anche da gira-pagina (opens new window). Che meraviglia.

Questione di genere
Ogni tanto, in maniera pressoché casuale (non me la so spiegare diversamente) esce un articolo che parla di un tema secondo me straordinario: non siamo tutti uguali e la medicina (opens new window) dovrebbe tenere conto di queste differenze a partire dal genere dei pazienti.


Italiana

Cultura Woke
Il pensiero Woke spiegato bene (opens new window) (per una volta non dai soliti, che qui come il pesce nell'acqua non si renderebbero conto).

E tu dove ti informi?
L'altro giorno la portiera del mio stabile diceva con un certo sussieguo e l'aria furbetta che lei non legge un giornale da due anni. La notizia (opens new window) è che la gente si informa di più dai social media che non dalla stampa. Bastava chiedere alla mia portiera.

Il 6G via satellite
Questo scenario Eurispes di fine 2024 (opens new window) che prevede il futuro della comunicazione tramite satellite (opens new window) rimane sempre attuale. Il 6G non sappiamo se sarà la tecnologia definitiva (esiste una cosa del genere?) ma sappiamo che verrà dal cielo. Elon Musk ci aveva visto giusto ancora una volta. Ovviamente l'Italia, che è il terzo paese al mondo (opens new window) ad aver lanciato un satellite artificiale dopo Urss e Usa, adesso è completamente spiazzata.

Verifica dell'età
Vari Paesi europei stanno lavorando alla verifica dell'età online con un mini-wallet open source che segue il GDPR. Il tema non è tanto la privacy dei dati quanto il non sapere cosa poi fanno i cittadini (opens new window).


Multimedia

Se tendi l'orecchio ai sospiri del mio cuore
L'avevo già citato qui (opens new window) a gennaio, ma ci ritorno perché il 15 luglio ricorreva il trentesimo anniversario dell'uscita di I sospiri del mio cuore (opens new window) (in originale Mimi wo sumaseba, ovvero “Se tendi l’orecchio”) di Yoshifumi Kondō. È uno dei più bei film dello studio Ghibli e l'unico di Kondō. Questa è la sua storia (opens new window). Non è il mio preferito dello studio Ghibli (probabilmente perché l'ho visto già grande, pochi anni fa) ma è comunque bellissimo. Peccato per l'adattamento, che massacra sia la lingua giapponese che quella italiana (vedetevelo in giapponese sottotitolato, se posso).

GMT Rattrappante
Un marchio svizzero, un CEO italiano, un mercato mondiale. Il ceo di Parmigiani (opens new window), Guido Terreni, mostra alcuni dei modelli di orologio dell'azienda (se volete farmi un regalo, è il GMT Rattrapante) e il futuro del marchio.

Potenza di focus
Da qualche parte ci sono ancora delle tracce, una specie di radiazione di fondo, del lavoro e del pensiero di Steve Jobs. Questo video di Jony Ive ne racconta una: scegliere su cosa concentrarsi (opens new window).

Teche
Piero Angela che intervista Gigi Proietti (opens new window) sulla memoria dell'attore. Non siamo più capaci di pensare così.

Tristan da Cunha
L'isola abitata più lontana da tutto del pianeta, Tristan da Cunha (opens new window), è a distanze assurde da qualsiasi altra cosa.


Tentacolare Madrid
La Gran Via ~ Foto © Antonio Dini

Tsundoku

Actos de presencia
César Aira è probabilmente il più grande scrittore argentino vivente (che l'Argentina di grandi scrittori ne ha avuti un bel po'), La cosa che sia l'eterno candidato al Nobel (almeno, finché è vivo) è una stupidaggine, d'accordo, ma il suo lavoro è incredibile lo stesso. Ora è uscita questa raccolta di dissertazioni che ha tenuto negli anni, Actos de presencia: Disertaciones (1989-2021) (opens new window), che dimostra quanto sia una vera bomba anche il suo pensiero "orale". Pagina12 spiega bene il tutto (opens new window).

Neuromante
Me lo metto qui come segnalibro, se perdonate l'ironia. Però Neuromante (opens new window), il romanzo di William Gibson, ha passato la soglia dei quarant'anni (è del 1984) e ha aperto la strada al genere cyberpunk, influenzando innumerevoli opere di fantascienza. Nonostante il suo impatto, come si rilegge oggi? Un giornalista (giovane) l'ha affrontato di petto in queste settimane (opens new window), anche per staccarsi un po' dallo smartphone e dai social (ci torneremo, non temete). Dice di averlo trovato un po' difficile da leggere nel 2025 a causa del suo denso gergo tecnologico e della familiarità dei suoi temi. Mentre la visione di Gibson di un futuro dominato dalla tecnologia giapponese e tedesca sembra datata, l'esplorazione dell'intelligenza artificiale e della realtà virtuale del romanzo rimane preveggente in modi davvero singolare.

La storia che c'azzecca?
Ho letto (ma è come se non l'avessi letto, tanto poco ci ho capito) un breve ma densissimo libretto di Friedrich Nietzsche pubblicato da Adelphi: Sull’utilità e il danno della storia per la vita (opens new window). Il tema è semplice: il passato, ormai disponibile in tutte le sue forme, anche le più remote, minuziosamente archiviato e setacciato, non è per ciò divenuto più vivo né aiuta la vita – anzi appare sempre più come una immane e oppressiva allucinazione. È la seconda delle considerazioni inattuali del filosofo, scritta nel 1974 a trent'anni, ma poteva averla fatta la settimana scorsa. Una bomba (a capirci qualcosa).


Coffee break

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Money quote

C'è solo un modo di leggere, che è quello di curiosare nelle biblioteche e nelle librerie, prendendo i libri che vi attraggono, leggendo solo quelli, abbandonandoli quando vi annoiano, saltando le parti che vi trascinano. E mai, mai, mai leggere qualcosa perché sentite di doverlo fare, o perché fa parte di una tendenza o di un movimento. Ricordate che il libro che vi annoia a venti o trent'anni vi aprirà delle porte quando ne avrete quaranta o cinquanta, e viceversa. Non leggete un libro al di fuori del momento giusto per voi.

– Doris Lessing



D3C

Mostly Sponsor: D3C ~ Piacere di fare la vostra consulenza (opens new window)


Al-Khwarizmi

Helix reloaded
Alcune cose che Helix, l'editor di testo che cerca di coniugare Vim con il resto del pianeta, dovrebbe avere secondo Reddit (opens new window).

Intel
A quanto pare, sta andando giù (opens new window) senza più far neanche troppo rumore.

Lenti alla meta
Le AI sono fondamentali per motivi diversi, ma occorre saperle usare. Anche perché spesso rallentano i processi, ad esempio quelli di scrittura del codice (opens new window) (soprattutto se la vostra metrica è quantitativa e incrementale).

Pocket
Come probabilmente sapete, Pocket (il servizio di bookmark comprato anni fa dalla Fondazione Mozilla) è morto. Ma ancora per un po' potete esportare tutto: basta loggarsi e farsi mandare i bookmark in un comodo CSV. Le istruzioni sono qui (opens new window). Occhio che ci vuole del tempo (tipo 24-48 ore). Alternative: Folio (opens new window), Wallabag (opens new window) e altre cento app (opens new window) (io però uso da una vita Pinboard (opens new window))

Dettagli fatti a mano
Perché non farvi un bel repository git a mano, anziché affidarvi ai comandi del software? È possibile: spiegano tutto qui (opens new window). Per i più curiosi: un monitor funziona così (opens new window). E poi, MacPaint Art (opens new window) di metà anni 80: sta girando parecchio.


La Gran Via
La Gran Via ~ Foto © Antonio Dini

La coda lunga

The Times They Are a-Changin
Il New York Times affronta a petto nudo (opens new window) (archivio (opens new window)) una questione piuttosto scabrosa. Il patriarcato letterario. Detta meglio: il dominio dei romanzieri maschi bianchi negli anni '90, esemplificato da autori come Norman Mailer e Philip Roth. Tutto questo ha portato a una reazione da parte di una nuova generazione di scrittori.

Questa reazione, caratterizzata da consapevolezza di sé e critica dei "grandi narcisisti maschili", è stata ulteriormente ampliata nei primi anni 2010 da opere come The Love Affairs of Nathaniel P. (opens new window) di Adelle Waldman, che ha messo in discussione lo status dato per acquisito (ma non guadagnato) dei romanzieri maschi bianchi. Alcuni autori all'epoca più giovani, come David Forster Wallace, Jonathan Franzen e Dave Eggers, sembravano scrivere con più esplicita consapevolezza di sé sul fatto che stavano scrivendo come uomini bianchi etero. Per Norman Mailer, John Updike e Philip Roth invece non c'era proprio speranza.

Secondo il NYT, non è ancora finita: l'idea è quella di riscrivere (o di cancellare) la maggior parte della letteratura occidentale basandosi su un assunto di genere: maschio bianco, etero, ebreo eccetera.


three-stars


“Un uomo deve amare molto una cosa se la pratica senza alcuna speranza di fama o di denaro, ma anche se la pratica senza alcuna speranza di farla bene. Un uomo del genere deve amare le fatiche del lavoro più di quanto qualsiasi altro uomo possa amare le ricompense che ne derivano”

– G.K. Chesterton


END



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