[Mostly Weekly ~327]

‌Artemisia, algoritmi e patate fritte

A cura di Antonio Dini

Numero 327 ~ 08 giugno 2025

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Intanto, buona lettura.

Non sono affascinato dall’introspezione: vorrei che l’illuminazione psicologica venisse dai fatti o dal ritmo della narrazione
– Italo Calvino

Editoriale

Artemisia
Mentre sto leggendo il libro di Anna Banti su Artemisia Gentileschi, intitolato semplicemente Artemisia (opens new window), per coincidenza c'è una specie di rinascita attorno a questo personaggio. Nuovi libri, dipinti che vanno in asta da Sotheby's (opens new window) e altri dipinti danneggiati a Beirut la cui storia (opens new window) è come un romanzo (opens new window) (luogo comune però vero), spettacoli teatrali (opens new window). A me era piaciuto molto, alcuni anni fa, anche il manga Arte di Kei Ohkubo (opens new window) (che termina tra poco con il numero 20), e ricordo che c'è anche una biografia a fumetti, di Nathalie Ferlut e Tamia Baudouin (opens new window) che era piacevole da leggere. Un interesse diffuso, quindi. A tal punto che scopro, grazie all'amico Filippo, che in realtà ne avevo scritto parlando di Alitalia versione emiratina, perché avevano dedicato il loro nuovo A330.300 alla Gentileschi.

Importante

La maledizione di Toumaï
Un antico teschio, un femore conteso e una faida terribile (opens new window) sulle origini dell'umanità. «"Questo pezzo – la avverte tenendolo davanti a lei – ti devi dimenticare di averlo mai visto"». Ottima lettura.

Low cost
A quanto pare (opens new window) negli Usa i tre big del trasporto aereo, American United e Delta, penalizzano fortemente i viaggiatori che comprano i biglietti da soli e non in coppia o in gruppo. I single, insomma. Bastardi.

Trek Lore
Vi piace Star Trek? A me sì. E questo articolo (opens new window) contiene una tonnellata di informazioni raccolte da un appassionato. Un esempio? In Star Trek the Next Generation esiste Sir Patrick Stewart, e il capitano Picard lo sa.

Una cosa leggera da mangiare
Scrivo quasi sempre Mostly in tarda mattinata, verso l'ora di pranzo. Ho sempre un po' di fame, insomma, che si risveglia. Per questo ricette come questa dell'huevos fritos con patatas (opens new window) mi si piantano nella retina e non vanno più via. Maledizione.

Italiana

Il 5%
La scrittrice giapponese Rie Qudan ha scritto il 5% del suo ultimo romanzo con l’intelligenza artificiale. Ne è nato uno scandalo. Francesco D'Isa l'ha incontrata per approfondire (opens new window).

Rivoluzione annunciata
La crescita dei viaggi internazionali, il lavoro da remoto e le tecnologie digitali stanno spingendo l’evoluzione della connettività oltre confine, che potrebbe superare i 105 miliardi di dollari entro il 2030 (opens new window). Soluzioni più flessibili, sim digitali e reti di nuova generazione stanno cambiando l’offerta degli operatori, mentre normative come il “Roam Like at Home” dell’UE favoriscono maggiore trasparenza e concorrenza.

La spia che ci farà licenziare
L'intelligenza artificiale ha una specie di stigma sociale, un peccato originale che la condanna alle peggiori nefandezze. Ad esempio, sarà lo strumento repressivo con cui silurare i whistleblower aziendali (opens new window).

Multimedia

Gente che balla
Xanadu (opens new window) era un film non bello, per usare un eufemismo. Questo "olivia edit" di Lifelike-So electric (opens new window) però è ancora più inquietante.

Salmoni che migrano
Non esiste solo YouTube. C'è anche (ancora) Vimeo. Con video piuttosto inutili ma molto belli esteticamente (opens new window).

Demo live 101
Come si presentano i prodotti. Mentre Apple, che una volta era la regina dei keynote live, fa tutto registrato, il buon Sir James presenta il suo nuovo Dyson PencilVac Fluffycones (opens new window) live a Tokyo e fa come sempre furore: in meno di nove minuti porta a casa un'ottima demo che fa venire voglia di comprare il nuovo aspirapolvere elettrico. Sul serio.

Tsundoku

Mentre negli Usa si chiedono (opens new window) se il declino della lettura in un Paese che aveva un discreto numero di lettori giovani non stia avvelenando la politica, tre libri per questa settimana. Anzi quattro.

Up in the air
Consigliato (opens new window) dal mio giornalista italiano preferito su temi di aviazione, Leonard Berberi, Glory Lost and Found (opens new window) racconta come Come Delta Air Lines si è ripresa dalla disperazione per arrivare a un vero e proprio dominio dei cieli nell'era post-9/11. È di qualche anno fa ma molto valido.

Missionari americani
L'albero velenoso della fede (opens new window) Barbara Kingsolver è un libro bello cattivo. Sono americani, missionari, famiglia (figlie) di missionari. Kingsolver esplora colonialismo, fede e famiglia nel caso dell'Africa belga. La cosa fondamentale: sono missionari americani. Sempre in fissa con l'idea di esportare qualcosa: la fede? la democrazia? il libero mercato?

Gialli per l'estate
Per me l'estate è giugno, quando arriva la vera botta di caldo. Potessi scegliere, me la farei tutta sul lettino di uno stabilimento balneare della Versilia (sono vecchio, lo so). Cosa leggerei? Di tutto. Ma una cosa carina potrebbe essere questo Bozze non corrette (opens new window) di Pier Mauro Tamburini e Stefano Bartezzaghi. Un giallo costruito in maniera originale sull'idea di bozze non corrette, cioè che ancora contengono dei refusi. Più di mille. I quali permettono di trovare l'assassino dello scrittore che in realtà non si è suicidicato. Eh, be', se non vi ha già preso così.

Coffee break

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Money quote

Dall'eccesso di licenza, che molti scambiano per autentica libertà, germoglia e nasce il tiranno, come da una radice velenosa. Infatti, così come lo strapotere dei potenti genera la loro stessa rovina, allo stesso modo la libertà sfrenata riduce in schiavitù un popolo troppo libero. Ogni estremo si rovescia nel suo contrario - sia nelle tempeste atmosferiche, sia nei raccolti, sia nel corpo umano - ma questo accade soprattutto negli Stati, dove l'anarchia popolare e individuale precipita nella più brutale oppressione. Da questa licenza assoluta nasce dunque il tiranno e la più ingiusta e feroce delle dittature.

Da questo popolo ormai soggiogato, anzi da questa bestia, viene scelto di solito un capo spregiudicato e corrotto, che perseguita spietatamente i migliori cittadini e conquista il favore delle masse sperperando ricchezze proprie e altrui. Quando ancora è un privato e teme per la sua sicurezza, gli vengono affidati comandi militari; una volta ottenuti, li mantiene saldamente e presto si circonda di guardie del corpo, come fece Pisistrato ad Atene. Alla fine diventano i tiranni proprio di quegli stessi uomini che li avevano portati al potere. Se cittadini onesti riescono a sconfiggerli, lo Stato rinasce; ma se prevalgono individui disonesti e violenti, si forma una cricca di corrotti, che è solo un'altra specie di tirannia

– Cicerone, De re publica I, 68

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Al-Khwarizmi

Realtà alternative
In un recente studio (opens new window) abbiamo scoperto che Ibn al-Shatir è stato il primo astronomo ad aver sfidato con successo il sistema cosmologico tolemaico dei pianeti che ruotano attorno alla Terra e a correggere le inesattezze della teoria circa due secoli prima di Copernico.

Altri motori di ricerca
Intanto, è un motore di ricerca. Quindi, intitolato a ricevere richieste per trovare cose. Perplexity, ne abbiamo già parlato, è uno dei soggetti più prominenti nel nascente e rutilante mondo della GenAI. Il mese scorso ha raggiunto quota 780 milioni di interrogazioni (opens new window). Soprattutto, cresce costantemente: nel 2022 era a tremila richieste al giorno, oggi sono 30 milioni al giorno.

UX or not UX?
Lunedì c'è la WWDC25 (opens new window), la conferenza degli sviluppatori di Apple, dove l'azienda presenta le sue nuove tecnologie software, di solito: i sistemi operativi che poi usciranno a settembre-ottobre. Tra le varie indiscrezioni previste (opens new window) c'è una nuova impostazione grafica per l'interfaccia utente. Qui un lungo discorso (opens new window) sulle interfacce Apple e la loro "fisicità".

Buone idee
Cosa ne pensa John Gruber (opens new window), il creatore del markdown, del fatto che Apple stia per supportare il formato in esportazione dalla app delle Note (ammesso che sia vero). E cosa pensa invece (opens new window) del supporto in Notepad di Windows.

La coda lunga

Che cos'è la vita: una definizione
Che cos'è davvero la vita? È una domanda che ci portiamo dietro da sempre, ma forse stiamo cercando la risposta nel posto sbagliato. Nel suo libro Life as no one knows it (opens new window), Sara Walker ci propone di abbandonare il nostro punto di vista terrestre e di guardare alla vita attraverso gli occhi della fisica. Il problema di fondo è semplice (opens new window): siamo troppo legati a quello che conosciamo. DNA, cellule, metabolismo: tutto quello che per noi significa "essere vivi". Tutto questo riflette solo la nostra esperienza limitata. Ma se vogliamo davvero trovare la vita altrove nell'universo, dobbiamo smettere di essere così antropocentrici.

Walker propone un altro approccio, chiamato "Assembly Theory". Invece di definire la vita attraverso caratteristiche biologiche specifiche, questa teoria valuta gli oggetti secondo due parametri fondamentali: l'indice di assemblaggio (quanti passaggi minimi servono per costruire un oggetto partendo dai suoi componenti base) e il numero delle copie (quanto spesso quell'oggetto si presenta nell'universo).

Secondo questa prospettiva, la vita emerge quando questi due fattori si combinano: oggetti molto complessi (alto indice di assemblaggio) che esistono in molte copie (alto numero di copie). Questa combinazione indica un processo selettivo all'opera, qualcosa che assomiglia molto alla selezione darwiniana.

L'Assembly Theory funziona bene a livello chimico, dove gli oggetti sono molecole e i componenti base sono atomi. Ma quando si tratta di strutture più complesse (organi, organismi interi, o addirittura stelle) le cose si complicano. Nonostante queste difficoltà, l'approccio apre prospettive completamente nuove. La vita non è più vista come un fenomeno esclusivamente biologico, ma come un processo fisico che genera pattern complessi e improbabili. È un cambio di paradigma che potrebbe trasformare il modo in cui cerchiamo la vita nell'universo: anziché acqua liquida, potremmo cercare firme di complessità organizzata, ovunque si manifesti.

Con questa definizione potremmo scoprire che la vita potrebbe essere molto più diversificata e molto più diffusa di quanto avessimo immaginato.

“Un uomo deve amare molto una cosa se la pratica senza alcuna speranza di fama o di denaro, ma anche se la pratica senza alcuna speranza di farla bene. Un uomo del genere deve amare le fatiche del lavoro più di quanto qualsiasi altro uomo possa amare le ricompense che ne derivano”

– G.K. Chesterton

END

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