[Mostly Weekly ~317]
Ecco le cartoline di primavera, e poi ci sono le parole che restano
A cura di Antonio Dini
Numero 317 ~ 30 marzo 2025
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Grazie per aver aperto questa pagina! Mostly Weekly è una newsletter settimanale che esce quando è pronta, realizzata a mano, piena di refusi ma priva di algoritmi (almeno quello).
Ecco la Mostly Card di primavera
Come dicevo la scorsa settimana, è arrivata la primavera. E con la nuova stagione è tornata anche l’idea di creare qualcosa di bello: una cartolina d’epoca, scritta e firmata a mano.

Nel 2023 avevo inviato una cartolina speciale, retro-tech, ed è stata un’esperienza molto intensa. Ora ho deciso di ripeterla con Mostly Card (opens new window), un piccolo gesto per sostenere il mio progetto indipendente Mostly. Se volete riceverne una come riconoscimento al sostegno del mio lavoro, potete fare una donazione di 10 euro o più via PayPal (opens new window) (modalità amici: è una donazione) e ovviamente non dimenticarvi di dirmi il vostro nome e indirizzo.
La primavera è il momento giusto per ricevere qualcosa di bello!
Intanto, buona lettura.

La saggezza consiste nel discernere correttamente dove siamo liberi di plasmare la realtà secondo i nostri desideri e dove dobbiamo accettare con tranquillità ciò che non può essere cambiato
— Seneca

Editoriale
Piccoli passi in avanti
Questa settimana l'intelligenza artificiale è diventata, ancora una volta, il "tema del giorno", con l'ultima versione di OpenAI, GPT-4o, che ha acquistato notevoli capacità di illustrazione. La parte tecnologica è stata aiutata dalla sensazione che ha avuto sui social grazie a uno stile in particolare, cioè quello dello Studio Ghibli. Cosa questa che ha semplificato, accelerato e, in buona parte, deviato la conversazione. Ne ho scritto qui (opens new window) e qui (opens new window) (è il mio lavoro), ma in generale ne stanno scrivendo un po' tutti e si è detto un po' di tutto. È una bella sbornia e, al di là del dato tecnologico e commerciale, è anche frutto di una strategia di marketing molto pensata e pianificata. Direi che OpenAI e Sam Altman è maestro in questo: non c'è niente di spontaneo. E fa venire il sospetto che ci sia anche un accordo con lo Studio Ghibli, che sulla vicenda non sta dicendo niente a parte le vecchie cose di Hayao Miyazaki contro l'AI nel 2016 (opens new window). Dopotutto, OpenAI ha appena ricevuto una nuova iniezione di soldi (opens new window) e previsto che il suo fatturato annuale potrebbe superare i 12,7 miliardi di dollari nel 2025, rispetto ai 3,7 miliardi generati nel 2024.
Direi che dopo questo, e dopo Elon Musk che fa un po' di finanza creativa e con la sua xAI si compra la sua X, tutto finanziato dal debito e che serve a mettere su carta il valore di queste due aziende (xAI varrebbe 80 miliardi di dollari, a febbraio erano 75, mentre X ne varrebbe 33 (opens new window)), per questa settimana possiamo pure passare ad altro.

Importante
Fame di trascendenza
Un po' di tempo fa Le Monde aveva un interessante editoriale (opens new window) sulle religioni e quelle che di solito vediamo non come religioni ma più che altro come filosofie spirituali: dal buddismo da auto-aiuto (non la pratica in Oriente) allo yoga, passando per la meditazione mindfulness e tutto il resto. Nella laicizzazione della società, si pensa, siamo sempre spirituali ma non più religiosi. Invece, sostiene l'articolo, guardando anche al lavoro dei padri della sociologia che hanno approfondito il tema della religiosità nelle società, cioè Emile Durkheim (1858-1917) e Max Weber (1864-1920), tutte queste pratiche invece mostrano le caratteristiche proprie di una religione. Infatti, alla fine il ragionamento di Le Monde è che siamo ancora una società molto spirituale e anche molto religiosa, solo che abbiamo cambiato modello di religiosità. Sono le Chiese a essere in difficoltà, non i credenti.
Cose americane
A me la religione risuona sempre con il culto ossessivo della corsa, la religione delle persone di mezza età (le maratone e tutto il resto). Be', sappiate che, più o meno nel 2010, c'è stato un periodo di mania della corsa a piedi nudi. È stata una specie di reazione alle tendenze dominanti delle scarpe da corsa dell'epoca. La mania del piede nudo è stata guidata da una crescente insoddisfazione per le scarpe da corsa tradizionali, che molti credevano contribuissero a lesioni e impedissero il movimento naturale del piede. I sostenitori della corsa a piedi nudi hanno sempre detto che incoraggiava un'andatura più naturale, riducendo l'impatto sulle gambe e sulla schiena e migliorando l'esperienza di corsa complessiva. Non lo so. A me sembra improbabile e vedo più i rischi connessi a poggiare i nostri piedi delicati sul suolo del mondo. Comunque, in effetti a casa mia si sta a piedi nudi (con i calzini, però). La storia della "barefoot mania" è qui (opens new window).
Altre cose americane
Gli stessi americani che ci hanno regalato la "barefoot mania" si sono anche dedicati a pratiche sociali come lo "Stoomp Coffee", che è un modo (fatto a San Francisco) per rivitalizzare il vicinato con una pratica di socialità. Qui la storia (opens new window).
Altre cose per la salute: la polipillola
C'è questo incrocio tossico: la maggioranza delle persone invecchia e quindi gli acciacchi crescono, poi le industrie farmaceutiche premono per aumentare il fatturato, e infine la struttura della nostra società premia le soluzioni facili e consumistiche: la pillola che la mandi giù e ti cura come per magia. Anzi, la polipillola, quella che sana tutto, incluse le unghie incarnite.
Ci faccio dell'ironia, certo, ma sapete che purtroppo è vero e il business retrostante è il motore di un mercato predatorio. Il ritorno della polipillola è reale (opens new window). L'idea è di somministrare a tutte le persone over 50 anni una pillola con più farmaci, per ridurre la pressione arteriosa e prevenire le malattie cardiovascolari. Così, a caso, anche se stai bene. Non sembra una buona idea. Però c'è sempre un team di esperti che suggerisce che l'approccio potrebbe ridurre drasticamente i decessi, anche per chi non rientra nei gruppi a rischio. Insomma, sarebbe un'ottima idea.
Tuttavia, non finisce qui, perché sempre nello stesso articolo (opens new window) (che non è per fortuna una marchetta o un attira-click come quelli a cui siamo abituati quando si parla di rimedi farmacologici da noi) alcuni cardiologi sono scettici, ritenendo che prima vada migliorata la prevenzione basata su dieta ed esercizio fisico. La polipillola potrebbe essere utile, sì, ma per pazienti con precedenti cardiovascolari. Invece, bombardare tutti i cinquantenni con un mix di farmaci quaasi a caso non è la risposta. Cioè, lo è, ma soprattutto per le trimestrali delle aziende farmaceutiche.
Italiana
Dal giorno alla notte
La deriva di Domus online: come si fa a passare da una pregevole carrellata sui lavori più importanti di Zaha Hadid (opens new window) alla ristrutturazione pulciosa dello studio Oblique (opens new window) ad Atene? Perché la ricerca del valore è accompagnata da quelli che sembrano i piaceri da fare agli amici di famiglia?
Senti chi parla
Temo che il solito riassuntone di articolo americano (il New Yorker, per non cambiare (opens new window)) questa volta provochi una ironia involontaria: il Post esplora in maniera critica il concetto di "letteralismo" nei film (opens new window) (la tendenza a "raccontare le storie in modo didascalico, sottolineando i messaggi ed evitando qualsiasi scarto artistico") senza rendersi conto che è esattamente l'approccio che segue con il suo "happy hour dell'informazione spiegata bene". E comunque, mentre in inglese "literalism" esiste e ha vari usi consolidati, in italiano "letteralismo" non c'è e in ogni caso non serve. Infatti, c'è già "didascalico" come parola, oppure "pedante".
L'ora del dilettante
La lotta di classe andrebbe lasciata fare a chi sa di cosa sta parlando. Altrimenti si fa critica con le bolle di sapone: basta toccarle e scoppiano. È il caso di questo articolo, che in realtà è un capitolo di un libro, di Fabrizio Acanfora pubblicato da L'Indiscreto (opens new window), che intanto mette come immagine una riproduzione di un'opera in vendita dall'editore (la casa d'aste che lo sponsorizza, visto che si parla di libero mercato). La tesi in breve è che la sinistra contemporanea ha abbandonato dle tematiche di classe e ha contribuito a una perdita di identità e di connessione con le fasce popolari. L'antitesi però è che, se è fondamentale riconoscere l'importanza dei diritti civili, è altrettanto cruciale che la sinistra riesca a integrare queste battaglie con quelle per la giustizia economica e sociale, evitando di cadere in una dicotomia tra diritti civili e lotta di classe. La sintesi è che i problemi sollevati sono parte di quelli sul tavolo, ma trattati in modo superficiale e incompleto: manca un progetto politico che coniughi equità economica e diritti civili.
Multimedia
Effetti speciali
Un reel di Blender 4.4 (opens new window) che fa vedere cosa si può fare con lo strumento più amato dal cinema di oggi (opens new window).
Cose a caso
Se la notte dormite bene, senza incubi, è il caso di porre rimedio: Blue Submarine Six (opens new window).
Manosphere
Ovviamente se non l'avete mai guardato e sentite le critiche politiche a Joe Rogan come esponente del patriarcato online (opens new window), l'avete già sottovalutato. Nel podcast Joe Rogan Experience c'è molto di più, inclusa la puntata con Bill Murray (opens new window).
Discorso
Chi era Mark Twain e perché è rilevante oggi più che mai, spiegato da Conan O'Brien (opens new window) mentre riceve il Mark Twain Prize. Vedi anche il Money Quote più sotto.
Tsundoku
Una delle cose che mi fa cadere dalla sedia sono le recensioni di Amazon. Su caposaldi dello studio, veri monumenti al pensiero umano, compaiono recensioni tipo: "Libro ben scritto lo consiglio." Oppure: "Veloce spedizione Bravi".
Ottanta anni di libri
Potrei mettere questa serie e finirla qui, per questa e ancora per qualche altra settimana. Invece, no, non lo farò. Comunque, sono ottanta volumi "neri", uno per ognuno degli ottant'anni della casa editrice Penguin. Il Little Black Classics Box Set (opens new window) viene 97,95 sterline (circa 117 euro, al cambio attuale) e ha dentro di tutto: dall'India alla Grecia, dalla Danimarca all'Iran, e per non dimenticare la Gran Bretagna e qualche pezzetto d'Italia (Dante, per dire, ma anche Vasari, Boccaccio e Marco Polo). Sono tutti pezzetti, estratti, ma con molto sugo. Se avete problemi ad arredare il soggiorno o la camera da letto, costa meno di una mensola di design.
E cinquanta di contemporanei
E visto che mi sfidate, raddoppio. Dopo gli 80 classici, ci sono i 50 moderni. È il Penguin Modern Box Set (opens new window) che costa quanto gli ottanta classici (97,85 sterline) e potrebbe essere la combo dell'anno se di mensolone da riepire ne avete due. Questi hanno copertina e costola chiara. Tra i tanti c'è un italiano molto amato dagli anglosassoni, cioè Italo Calvino, e il grandissimo Primo Levi.
In collina
W. Somerset Maugham è un autore enorme e al tempo stesso fuggente. Un libro in particolare, In Villa (opens new window), viene consigliato perché è una piccola gemma letteraria. A me, che sono fiorentino, ha colpito perchè parla di quella Firenze virtuale, eterea, olimpica, irraggiungibile, perché comprata e gestita dagli expat britannici. La colonia inglese che rende, agli occhi di molti dei miei concittadini, insopportabile la perfida e altezzosa Albione.
Coffee break
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Money quote
Twain era sospettoso del populismo, dello sciovinismo, dell'imperialismo, della mania ossessiva del denaro della Gilded Age, e di qualsiasi espressione di potenza o importanza di sé americana senza cervello. Soprattutto, Twain era un patriota nel senso migliore della parola. Amava l'America, ma sapeva che era profondamente imperfetta. Twain ha scritto: "Il patriottismo è sostenere il tuo Paese tutto il tempo e il tuo governo quando lo merita".
– Conan O'Brien

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Al-Khwarizmi
Scuole di pensiero
Quando si parla di lunghezze focali degli obiettivi a focale fissa si entra in un terreno minato. Meglio un 28 o un 35? Un 50? E il 40, dove lo mettete? Ecco, oggi se avessi quei 650 euro e una fotocamera che ne giustificasse l'uso, e magari fossi il me stesso di dieci anni fa, comprerei di corsa questo obiettivo della serie Color-Skopar con focale 35mm f/3.5 di Voigtlander (opens new window). Ho il "vecchio" 28mm f/3.5, che è uno degli obiettivi migliori che abbia mai usato, e non dubito che questo 35 possa essere ancora meglio. Certo che anche un 28 o un 40, però.
Bluemigrate
Volete andarvene da X e già che ci siete migrare i vostri tweet su Bluesky? Ecco lo strumento (opens new window) (a pagamento) per farlo. Il vantaggio è che mantiene la data relativa dei singoli tweet. Il limite è dato dalle API di X che non permettono di recuperare più di 3200 tweet e Bluesky non prende cose più lunghe di 300 battute (e non si migrano le risposte di altri, ovviamente). Insomma, perché volete fare una cosa del genere?
In Giappone
Pezzettini del mio viaggio in Giappone riguardano la tecnologia e sono atterrati (letteralmente e figurativamente) qua (opens new window) e qua (opens new window) (ma altro deve arrivare: stay tuned).
Consigli e trucchetti
Ad esempio, quale tipo di opzione usare (opens new window) negli script e nella riga di comando. Perché CSV (opens new window) è un gran formato. Armatevi di carta e penna per fare questi esercizi di machine learning (opens new window) (l'informatica non ha bisogno dei computer, dopotutto)
Driverless
A quanto pare a San Francisco Waymo guida meglio delle auto tradizionali con autista umano (opens new window): meno incidenti, meno premi assicurativi da pagare (quindi meno responsabilità sinistri).

La coda lunga
Il giorno in cui Lenna andò in pensione
Visto che la notizia del giorno (diciamo della settimana) è il nuovo modello di ChatGPT GPT-4o capace di fare disegni miracolosi, per assonanza ho ritrovato la storia della "signora della rete". Si chiama "Lena" o Lenna (opens new window) ed è l'immagine onnipresente utilizzata nei test degli algoritmi di elaborazione delle immagini. L'immagine è stata scannerizzata (con parametri ridicoli oggi: 512*512 pixel) dal paginone centrale Playboy del 1973 da qualcuno del Signal and Image Processing Institute della University of Southern California (USC). È la foto della modella svedese Lena Söderberg (opens new window) (oggi Lena Forsén (opens new window)): scansionata nel 1973 da allora l'immagine è stata utilizzata per decenni nei vari esperimenti per illustrare gli algoritmi di elaborazione delle immagini. Perché quell'immagine? Perché era una bella ragazza seminuda su Playboy e la maggior parte degli scienziati erano maschi bianchi eterosessuali, per metterla giù come oggi è complicato fare. L'immagine stata ritirata dallo IEEE ufficialmente solo l'anno scorso (opens new window) anche se da tempo non era più rilevante, con Nature che l'aveva già fatta fuori (opens new window) perché violava alcune policy (tipo il copyright, anche se c'era un mezzo accordo). In generale, è una forma di bias inconsapevole: una scelta candida ma che ha ha una lettura tutt'altro che neutra. La modella è stata invitata anche come ospite al convegno per i 50 anni della Conference of the Society for Imaging Science and Technology (IS&T) nel 1997 e poi di nuovo nel 2015 a un evento dello IEEE.

“Un uomo deve amare molto una cosa se la pratica senza alcuna speranza di fama o di denaro, ma anche se la pratica senza alcuna speranza di farla bene. Un uomo del genere deve amare le fatiche del lavoro più di quanto qualsiasi altro uomo possa amare le ricompense che ne derivano”
– G.K. Chesterton
END
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