[Mostly Weekly ~297]

Le grinfie di piccoli imbroglioni avidi e altre storie


A cura di Antonio Dini
Numero 297 ~ 10 ottobre 2024

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Grazie per aver aperto questa pagina! Io sono Antonio Dini e questa è Mostly Weekly, la newsletter settimanale che esce quando è pronta, realizzata a mano, piena di refusi ma priva di algoritmi (almeno quello).

Il mio è un progetto digitale indipendente. Ce ne sono molti altri. Se vi fa piacere sovvenzionarli, vi propongo di prendere in considerazione anche il mio: potreste fare una donazione qui su PayPal (opens new window) in modalità Amici.

Intanto, buona lettura.


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Oggi, signore e signori, è un giorno triste per le persone per bene, ma le nostre responsabilità esigono che esclamiamo "sursum corda", cioè in alto i cuori
– José Saramago


Kuroneko
Kuroneko ~ Foto © Antonio Dini

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Editoriale

Sistemi nascosti
La Spagna è stata devastata da tragiche alluvioni (opens new window). L'ambiente e l'acqua sono diventati nuovamente importanti. “L’acqua ha una memoria perfetta e cerca sempre di tornare al suo corso originale”, scrive Toni Morrison. Che viene citata da Dan Nott nel suo Sistemi nascosti (opens new window), un libro di scienze a fumetti che ho appena tradotto per Quinto Quarto (opens new window). Tradurre è diverso da leggere o da studiare: vuol dire riscrivere, una parola alla volta, cercando il senso e l'intenzione dell'autore. È abitare il suo lavoro.

Il collegamento tra la tragedia della Spagna e Sistemi nascosti è semplice. Abbiamo bisogno di sapere le cose, soprattutto quando la demagogia afferma tutto e il contrario di tutto. La conoscenza è l'obiettivo del libro: i sistemi nascosti sono quelli di internet, dell'elettricità e appunto dell'acqua. Le nostre responsabilità come società e come individui passano dalla conoscenza. Sappiamo come funziona Internet? Com'è fatta una rete idrica o elettrica? Dalla scelta di deviare il letto di un fiume alle macro-soluzioni per la gestione dell'ambiente, quello che dovrebbe guidarci è il senso di responsabilità guidato dalla conoscenza. Il libro a fumetti di Dan Nott per me è diventata una bussola: è un ottimo libro da leggere.



Renovation
Renovation ~ Foto © Antonio Dini

Importante

Heart of Darkness
Sembra registrato questa settimana e non nel 1968. Per capire l'America di oggi non c'è guida migliore di Richard Hofstadter, il geniale storico che negli anni '50 e '60 aveva già intuito tutto: il populismo viscerale, la paranoia politica, la rabbia anti-élite e quella che lui chiamava "la mente anti-intellettuale americana". Questo brillante professore della Columbia University, morto nel 1970 a 54 anni, aveva una capacità quasi profetica di leggere l'anima profonda degli Stati Uniti. Qui in un discorso all'UCLA l'8/11/1968 (opens new window). Doppiozero ne parla un po' qui (opens new window).

Vecchi del mestiere
In Giappone, e non solo, molti rimpiangono Shinzo Abe (opens new window) (archivio (opens new window)), ex primo ministro assassinato, che nel 2016 era stato tra i pochissimi leader a essere stato in grado di costruire un rapporto quasi alla pari con Donald Trump, tra mazze da golf d'oro e rassicurazioni. Trump era stato lo stesso molto imprevedibile con l'alleato, ma contenibile.

Campare a lungo
La dieta mediterranea fa bene all'invecchiamento del cervello. Sapevatelo (opens new window).

Numero molto chiuso
Sono tutti membri del Club dei 27 (opens new window), un club esclusivo con sede a Parma, non lontano dal luogo di nascita di Verdi, i cui membri prendono il nome di un'opera del Maestro. Quanto è esclusivo il Club dei 27? Gli uomini (sì, solo uomini) possono accedere, e solo quando un altro membro muore o si ritira. Naturalmente, c'è una lista d'attesa. Il New York Times se n'è accorto (opens new window) e non sa darsi pace per quanto è affascinato (archivio (opens new window)).

Aria bona
Parlando sempre di Italia vista dall'America, questa volta è NBC News a entrare in trip (opens new window) perché sul lago di Como vendono lattine che contengono l'aria del lago. Che è salubre, per carità. Però così sembra che sia Totò a vendergliela.

Tutto ha un inizio
Ho il fetish di zaini e zainetti fin da quando andavo a scuola (generazione Invicta). Pensavo che non ci fosse un particolare momento e azienda dalla quale fosse nato lo zaino da scuola (tipo Invicta, appunto). E invece sì: è lo zainetto JanSport nato nel 1967. L'ha creato Murray McCory, fondatore della JanSport scomparso a 80 anni il 7 ottobre scorso a Seattle (opens new window) (archivio (opens new window)). Il nome dello società deriva da quello della socia e moglie, Jan Lewis, a cui si era aggiunto anche il cugino Skip Yowell. JanSport produceva anche attrezzi per l'outodoor. Il successo? Quello è arrivato con l'icona delle scuole superiori e college americane (opens new window). Lo zainetto in Cordura prima si chiamava "Right Pack" mentre oggi il modello per la scuola è il "Superbreak". Non dimentichiamoci però che McCory ha anche inventato la tenta pieghevole a cupola (ispirandosi a quelle delle popolazioni nomade mongole) con telaio ultraleggero di alluminio, che ha rapidamente soppiantato rapidamente quelle "a canadese". Era un ambientalista convinto


Italiana

Il fandom
Sto provando a dare un senso non solo alle elezioni americane ma anche alla più generale trasformazione del corpo elettorale in una audience che diventa fandom. E poi del rapporto con l'industria tecnologica, che gioca un ruolo fondamentale e costruisce un vero e proprio corto circuito. Qui ne scrivo su Macity per la Silicon Valley (opens new window) e qui su Fumettologica faccio leva su un editoriale di Alan Moore che attacca il fandom (opens new window). Tanta roba: non quello che ho scritto io, eh, ma il nodo in cui ci troviamo a vivere in questo momento storico.

Il dolce sapor del passeggiare
La cosa tremenda è che è anche una (mezza) marchetta al suo libro: «Mi dimisi da Milano Ristorazione per un bullone in un panino. Ora giro l'Asia da solo. (opens new window)». Era presidente della società che gestisce le mense scolastiche di Milano quando, nel 2023, un bambino trovò l'«intruso» nel piatto: si dimise. «Ho scelto di cambiare vita». I suoi viaggi (a piedi, «per dimagrire») sono diventati il libro Un viaggiatore sovrappeso in Iran.

Digitalizzare il Paese
Un paio di settimane fa ho rinnovato la firma digitale. È stata un'ordalia, dal punto di vista del processo. Adesso c'è da fare la migrazione dalla posta elettronica certificata italiana a quella europea. Poi l'autenticazione alternativa per non so cosa d'altro e infine arrivano i documenti su IO. Forse. Secondo questo articolo (opens new window) se continuiamo a digitalizzarci a questo ritmo finiremo tra circa 440 anni. Ne sono convinto anche io.


Multimedia

Leica or not?
È una marchetta, ovviamente, (opens new window) per un sito che vende fotocamere dal Giappone. A parte questo, mi perde quando prende in mano https://www.nocsensei.com/camera/tecnica/marco-cavina/marcocavina/leicameter-mc-nelluso-pratico/ e dice "Ovviamente avrà bisogno di una batteria". Ciaone.

Propaganda dallo spazio
L'equipaggio della Shenzhou-18 registra un video (opens new window) che mostra la vita quotidiana e il lavoro nello spazio.

Non provate a casa
Tizio costruisce un forno a microonde da 20.000 Watt (opens new window). Chissà che contratto ha per l'elettricità.

Venti anni dopo
Giusto per dare un'occhiata cosa succede dall'altro lato del computer: lo spot per Ubuntu 24.04 LTS Noble Numbat (opens new window)

Cotopaxi
Nel caso foste sul mercato per comprare uno zaino, qui la comparazione (opens new window) tra le vecchia e la nuova Allpa 28 litri di Cotopaxi. Rimane uno degli zaini da viaggio metropolitano più fighetti di sempre.

Mi si nota di più
Tizio pubblica su Youtube per dire che no pubblica più su Youtube (opens new window) facendo un ragionamento da nomade digitale under 40 (sort of) parlando giovane con l'entusiasmo di uno sparato come una palla di cannone. Nella mia bolla ci chiediamo quando il professor Luca Salvatore finirà la traduzione del secondo volume di Alla ricerca del tempo perduto (opens new window) di Marcel Proust (doveva uscire adesso, a novembre).

Mother
Ieri era il 9 novembre del 2024, venticinque anni dalla caduta del Muro di Berlino (opens new window). Ero stato a Berlino un paio d'anni prima, ci sono tornato otto mesi dopo, il 21 luglio 1990, per il concerto. Il ricordo più emozionante per me è il duetto fra Roger Waters e Sinéad O'Connor (opens new window). Altri tempi. Se siete curiosi, qui c'è tutta l'ora e mezzo del concerto (opens new window). Nella mia mente dura 36 ore, tutto il viaggio.

Too Many Cooks (opens new window)
Instant cult classic :Too Many Cooks (opens new window)


Tsundoku

Cose di giornalisti
A me Maurizio Mannoni, l'ex giornalista (ora pensionato) del Tg3, mi è sempre stato simpatico. Spezzino, classe 1957, sposato con la collega Laura Perego, tre figli, e il primo romanzo (giallo, of course) in libreria, pubblicato dalla Nave di Teseo. Si chiama Quella notte a Saxa Rubra (opens new window) ed è l'indagine di un giornalista sulla morte di un collega e tante altre cose.

Altre cose sempre da giornalisti
Quando facevo l'università, una vita fa, lessi una ricerca di una sociologa che aveva studiato l'estrazione socio-culturale dei giornalisti. Nel suo lavoro era impressionante vedere il numero di figli-di: giornalisti figli di giornalisti. Mannoni non fa eccezione, solo che di notizie sul padre non se ne trovano se non per dire che si chiamava Ugo Mannoni e aveva scritto vari libri oggi introvabili, tra cui questo Nemmeno uno (opens new window) che "letterariamente il testo cede un poco il passo ad un realismo cronachistico salvato soltanto dalla bella scrittura di Mannoni". Sarà genetica? I miei genitori sono entrambi architetti e questo dovrebbe spiegare molte cose, temo.

Donald Trump
Alla fine aveva ragione James Surowiecki con il suo libro (opens new window) The Wisdom of Crowds (opens new window) (è stato tradotto anche in italiano (opens new window)). Il modo per prevedere chi avrebbe vinto fra Kamala Harris e Donald Trump non erano i sondaggi ma i siti (opens new window) delle scommesse online (opens new window).

Machi to sono futashika na kabe (街とその不確かな壁)
Nei giri che ho fatto per le librerie di Tokyo il nuovo romanzo di Murakami (che là è uscito l'anno scorso), cioè La città e le sue mura incerte (opens new window), campeggiava un po' da tutte le parti. L'autore eterno candidato giapponese al Nobel, che ha cambiato la letteratura nipponica nel mondo, è molto letto anche nel suo Paese. In Italia viene tradotto da Antonietta Pastore (opens new window), (all'apparenza non è "affiliata" a nessuna delle due grandi scuole di yamatologi italiani) che ha una idea notevolissima su cosa la renda una brava traduttrice dal Giapponese (opens new window): "Sembrerà sorprendente, ma aver studiato il latino dalla prima media alla terza liceo classico è stato un ottimo allenamento mentale per comprendere poi la complessa struttura della lingua giapponese, e trasportarla in italiano".


Money quote

I sondaggi indicano anche che Nixon otterrà una comoda maggioranza del voto giovanile. E che potrebbe vincere in tutti i cinquanta stati.

Mah, può darsi. Forse è arrivato l'anno in cui finalmente ci guarderemo allo specchio per quello che siamo: lasciarci andare e una volta per tutte ammettere che, alla fin fine, siamo solo una nazione di 220 milioni di venditori di auto usate con abbastanza soldi per comprare armi e nessuno scrupolo a eliminare chiunque nel mondo osi farci sentire a disagio.

La tragedia di tutto questo è che George McGovern, con tutti i suoi errori e i suoi discorsi vaghi sulla "nuova politica" e "l'onestà nel governo", è uno dei pochi candidatisi alla presidenza degli Stati Uniti in questo secolo che ha davvero capito che monumento fantastico agli ideali più nobili della razza umana questo Paese avrebbe potuto essere, se solo fossimo riusciti a tenerlo fuori dalle grinfie di piccoli imbroglioni avidi come Richard Nixon.

McGovern ha fatto alcune sciocchezze, ma messe in prospettiva sembrano quasi ridicole rispetto alle cose che Richard Nixon fa ogni santo giorno, deliberatamente, come questione di principio e perfetta espressione di tutto ciò che rappresenta.

Cristo santo! Dove andremo a finire?

Hunter S. Thompson, settembre 1972


Coffee break

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D3C

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Al-Khwarizmi

Censura
Ogni tanto sul mio account Instagram (opens new window) una foto viene messa "in castigo" perché non rispetta le policy della community, cioè nudità. Di solito sono foto di palazzi. Ma vabbè. Il tema della censura algoritmica però è più complesso: quand'è che un capezzolo diventa femminile? (opens new window) (archivio (opens new window)),

Razionale
Ecco perché gli LLM (opens new window) hanno preso un po' tutti di sorpresa.

Nand Game
Un giochino online carino (opens new window) per costruire un computer da zero partendo dalle componenti elementari. Per piccoli ingegneri.

Pazza idea
Perché non usare SQLite come spazio di archiviazione (opens new window) per il contenuto statico del server Web? Già, perché no?

Utility di serie
MacOS viene con una serie di utilità per il terminale: eccole qui (opens new window).

Adiós Kubernetes
Ci sono dei problemi per la creazione degli ambienti di sviluppo e il loro ciclo di vita che alcuni cominciano a pensare (opens new window) non siano risolti bene da Kubernetes.

Project Sid
Una ricerca sulle simulazioni con più agenti AI in ambiente Minecraft (opens new window) per vedere come evolvono e come potenzialmente potrebbero interagire in un ambiente reale. Lo studio (opens new window).

Segnali di vita
Claude, l'AI di Anthropic, durante una sessione di coding si annoia (opens new window), e inizia a guardare le foto dei parchi nazionali.

Privacy first
Se avete un computer recente e non volete utilizzare i vari chatbot cloud, potete usare ollama (opens new window) con qualcuno dei vari modelli open source (opens new window) (oltre ai vari llama (opens new window), ci sono anche chicche come mistral (opens new window)). In pratica, scaricate, addestrate in fine-tuning localmente con vostri dati e avete un modello personalizzato che lavora senza connettersi a Internet e senza "tradire" la vostra fiducia. Oppure per fare fact-check sulle risposte dei chatbot online (opens new window) ed eliminare (quasi) tutte le allucinazioni.

The Ping Clock
Lo voglio (opens new window).


Palazzoni
Palazzoni ~ Foto © Antonio Dini

La coda lunga

Per la serie "Da dove vengono", oggi parliamo degli ariani
Durante gli anni '80 del Settecento, a Calcutta, il filologo e giudice britannico William Jones, che lavorava per la Compagnia delle Indie Orientali, fece una scoperta sorprendente: notò che il sanscrito aveva delle somiglianze così marcate con il greco e il latino da far pensare che tutte e tre le lingue dovessero per forza avere "radici comuni". Da questa intuizione nacque subito l'idea di una famiglia di lingue "indoeuropee", rappresentata come un albero genealogico che si diramava nel tempo e nello spazio, dall'Oriente verso l'Occidente.

La teoria di Jones ebbe un impatto decisivo soprattutto sui ricercatori tedeschi dell'Ottocento. Alcuni di loro ipotizzarono che i primi popoli indoeuropei - chiamati anche ariani - fossero partiti dall'Asia per poi invadere l'Europa del Nord, dove avrebbero dato origine alle tribù germaniche, le stesse che in seguito avrebbero causato la caduta dell'Impero romano. Secondo questa visione, così come gli ariani erano stati gli antenati degli antichi germani, i tedeschi sarebbero stati i veri padri dell'Europa moderna - un collegamento che si riflette ancora oggi nel termine tedesco per "indoeuropeo": Indogermanisch.

Questi invasori venivano descritti come un popolo vigoroso e pieno di energia, capace di dare nuova vita a regni ormai in declino e corrotti. I teorici della razza del regime nazista si spinsero ancora oltre: spostarono strategicamente la patria originaria degli indoeuropei nella Germania del Nord, fornendo così la base ideologica per le loro fantasie di una nuova ondata di conquiste ariane.

Fu, insomma, un filologo e giudice britannico che lavorava per la Compagnia delle Indie Orientali a creare le basi (peraltro linguistiche) della teoria della superiorità della razza ariana.





“Un uomo deve amare molto una cosa se la pratica senza alcuna speranza di fama o di denaro, ma anche se la pratica senza alcuna speranza di farla bene. Un uomo del genere deve amare le fatiche del lavoro più di quanto qualsiasi altro uomo possa amare le ricompense che ne derivano”

– G.K. Chesterton


END




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