[Mostly Weekly ~295]
Gli AirPods curano, il Buddha esplode
A cura di Antonio Dini
Numero 295 ~ 27 ottobre 2024
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Grazie per aver aperto questa pagina! Mostly Weekly è una newsletter settimanale che esce quando è pronta, realizzata a mano, piena di refusi ma priva di algoritmi (almeno quello).
La mia trasferta giapponese sta quasi per arrivare alla fine. Scrivo da un bar-pasticceria nell'atrio della stazione di Ueno, a Tokyo, ma spedirò questa numero di Mostly Weekly dall'aeroporto di Helsinki. È volato tutto in un attimo, mannaggia.
Intanto, alcune cose non cambiano mai. Come il mio appello bipartisan al sostegno dei piccoli progetti indipendenti online. Sosteneteli! E se volete farlo, prendete per favore in considerazione anche il mio lavoro. Basta fare una donazione qui su PayPal (opens new window) in modalità Amici. Colgo l'occasione per ringraziare anche voi che avete continuato a donare durante il mio viaggio: grazie!
Intanto, buona lettura.
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Non possiamo scegliere i venti, ma possiamo regolare le vele
— Seneca
Editoriale
Sentirsi meglio o sentirci meglio?
Premetto che per adesso, grazie a Dio, ci sento bene. Sono nato così, non ho mai stressato il mio udito più di tanto e le visite all'otorino più o meno regolari sono fondamentali, assieme a un minimo di igiene acustica (sia fisica che ambientale). Ma più di un miliardo di persone sul pianeta ha piccoli o neanche tanto piccoli (o addirittura medio grandi) problemi di udito. E la maggior parte quando diventa adulta non fa nessun test e non vede un medico neanche per errore: chiede semplicemente alle persone vicine di parlare un po' più forte. Oppure non capisce. Oppure se ne va.
Apple, che vende da tempo degli auricolari per la musica e le telefonate (gli AirPods), ha deciso di ripetere lo stesso approccio che ha avuto con gli orologi smart Apple Watch: aggredire un settore commerciale dove vede una domanda potenziale che non viene servita. La domanda è quella per avere test gratuiti e apparecchi relativamente economici per l'udito. La tecnologia di Apple e il suo marketing consentono di "rompere" la nicchia degli apparecchi acustici (che costano due-tremila euro) e proporre la combo iPhone più AirPods Pro 2 a meno di 1400. Potenzialmente anche meno e funzionano sorprendentemente bene (opens new window). Negli Usa la cosa piace, perché si chiama privatizzazione della salute pubblica, e la FCC sta obbligando tutte le aziende produttrici di smartphone (opens new window) ad essere compatibili con gli apparecchi acustici.
La strategia delle AirPods di Apple per chi non sente bene ha molto senso e credo che possa portare un beneficio concreto paragonabile a quello che abbiamo visto con gli Apple Watch, presidio per la salute e una vita attiva. Apple poi è maestra nell'identificare mercati reali sotto-serviti (e non mercati potenziali e spesso solo speculativi) per poi costruirci sopra un impero: iPod, iPhone, AirPods, Apple Watch.
Il problema dell'udito però è più ampio: cosa vogliamo fare? La soluzione delle cuffie bluetooth da usare tutto il giorno, sia per andare nei concerti dove c'è un volume tossico della musica che nelle città sempre più rumorose fino al riconoscimento dei problemi con forme di test audiometrico, certamente aiuterà molte persone a sentire bene di nuovo. Ma salta completamente l'idea di un approccio preventivo e di cura del benessere dell'udito. Così come i sistemi di luce attenuata e con colori morbidi non risolvono i problemi per gli occhi devastati dalla troppa esposizione agli schermi, o i ritmi circadiani fatti saltare. Invece, sono sistemi che abilitano solo all'uso più lungo degli schermi.
Dopodiché, mi scrive un amico dopo anni che non lo sentivo chiedendomi lumi (in quanto "esperto" di cose Apple), perché l'idea di usare le cuffie di Apple e magicamente tornare a sentire bene grazie al machine learning è una vera bomba. Che dire? Va bene, presto si potrà fare (in Italia e in Europa c'è il blocco del Digital Markets Act). Ma non è tutto qui.
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Importante
Il ritiro del metallo
Il Grande Buddha di Kamakura (opens new window) è una gigantesca statua di bronzo che mi ha aspettato per venti anni (è là da più di sette secoli (opens new window), quindi ci sta). Dentro, il Kamakura Daibutsu è completamente cavo. Ha anche un paio di finestrine dietro, per far circolare l'aria. Duncan, un amico che fa l'artista che lavora anche con questi materiali, mi ha spiegato che lo spessore delle pareti delle fusioni in bronzo deve essere estremamente controllato (dai 2,5 ai 3,8 centimetri massimo) altrimenti la struttura può esplodere. Non collassare o crettarsi: esplodere. Durante il raffreddamento, infatti, il bronzo si contrae. Se la statua fosse piena, la parte esterna si raffredderebbe e si solidificherebbe prima dell'interno. Quando poi l'interno più caldo inizierebbe a raffreddarsi e contrarsi, non avrebbe spazio per farlo perché sarebbe "intrappolato" dall'esterno già solidificato. Questo creerebbe enormi tensioni interne che porterebbero nel caso peggiore, una rottura violenta che potrebbe effettivamente sembrare una esplosione. Si chiama "ritiro" del metallo ed è uno dei fondamenti della fonderia. In Italia dovremmo saperne qualcosa, visto che i cannoni e le campane hanno sempre uno spessore calcolato con molta precisione.
Fine di un'epoca di geolocalizzazioni
Una volta era tanta roba, adesso sta cercando di fare un carpiato all'indietro per ripartire: Foursquare (opens new window) scommette tutto su Swarm (opens new window) e chiude sito e City Guide (opens new window).
Antipatica
È stata super-potente, ma poi ha perso la brocca. E continua a non imbroccarne una, se mi scusate il gioco di parole. Lei ormai si definisce solo in negativo, in maniera riduzionistica. Che personaggio. È Marissa Mayer (opens new window) (archivio (opens new window)).
Sette ore
Le cade il telefonino in un buco e per riprenderlo ci casca dentro anche lei: una donna rimane appesa a testa in giù per sette ore (opens new window) dopo essere caduta in un crepaccio della Hunter Valley. Potrebbe esserci una metafora migliore dell'impatto degli smartphone?
Ansia ittica
Le luci artificiali notturne causano quello che considerano un comportamento "simile all'ansia" nei pesci zebra (opens new window), ma questo comportamento viene trasmesso anche alla prole, anche quando questa nasce in un ambiente con regimi di luce naturale.
Diritto allo studio
In Argentina stanno facendo a botte da tempo: Javier Milei li ha mandati in corto-circuito come poche altre cose. Uno dei temi adesso è l'università pubblica, che il capo di stato populista Milei vuol fare fuori (opens new window), mentre parte del Paese dice di no (opens new window). È una polemica sicuramente tattica, ma dietro c'è un elemento interessante: non è possibile una società diversa, plurale e libera senza una università pubblica.
Italiana
BBS e FidoNet
È morto Ward Christensen (opens new window), uno dei due papà delle BBS: aveva 78 anni e ha cambiato il mondo. Intanto, Il Post racconta a modo suo (opens new window) la storia delle BBS e da sapientino qual è le chiama "il BBS". Non si può sentire.
Digitalizzazione italiana
Ecco il portafoglio digitale (opens new window): come funziona l’It Wallet e quali documenti si possono caricare. Tempistica e scadenze.
Campanilismi
Lo stato della fantascienza in Italia è tragico: in mano a pochi, con le varie consorterie che si scontrano un giorno sì e l'altro anche. Questa volta, dopo aver scatenato una polemica con una precedente uscita (opens new window), Franco Forte (direttore di collana di Urania e mille altre cose) si toglie un camion di ghiaia dalle scarpe (opens new window) con una intervista che poteva anche scriversela da solo (ammesso che non l'abbia fatto). Il tema è: gli scrittori di fantascienza italiani che ho scelto sono bravissimi, sono i lettori a non capirci niente.
Multimedia
Rimetta a posto la candela
Claude sta per uscire dalla scatola (opens new window): l'AI di Anthropic può usare il computer e fare cose. Molte più cose (opens new window) (per adesso male, ma è solo questione di "quando (opens new window)", non di "se"). PS: rimetta a posto la candela (opens new window).
Devin
Ed ecco a voi Devin (opens new window), il primo software engineer AI (opens new window).
Lauciaino Floraidi Io invece mi ascolto il paper AI as Agency Without Intelligence (opens new window) del nostro filosofo tech preferito, Luciano Floridi, discusso da Deepdive di NotebookML: si ascolta qui (opens new window).
Sexy AI
I video di Panavision Paradise mi fanno impazzire anche se stuccano molto velocemente. Però l'estetica è notevole. A questa si aggiunge un tocco in più. Questo STAR WARS: A New Hope - 1950's Super Panavision 70 (opens new window) spinge ancora di più l'elemento sexy. Come nel video dell'Impero colpisce ancora (opens new window), per dire. È così che si fanno le visualizzazioni.
Allons au cinéma!
Se vi capita di essere a Firenze tra il 29 ottobre e il 2 novembre, sappiate che c'è il festival del cinema francese: siamo già alla sedicesima edizione. Il programma si trova qui (opens new window). I film sono sottotitolati in italiano.
Tsundoku
3D Typography
Alphabet in Motion di Kelli Anderson (opens new window): un pop-up book su Kickstarter che spiega come funziona la tipografia. Una bomba.
Strange New Worlds
Avremo una nuova stagione di Star Trek: Strange New Worlds (opens new window). È la stagione 3 (va in streaming nel 2025, qui il trailer (opens new window)). E intanto hanno rinnovato la serie anche per la quarta.
Fosco
Ci sono tantissimi libri ancora da leggere di e su Fosco Maraini: Le montagne di Citluvit. Storia e storie di Fosco Maraini (opens new window) di Francesca Brunetti è uno di questi. Ma soprattutto, hanno ristampato l'Isola delle pescatrici (opens new window)! Evviva!
Fratelli minori
Zeppo: The Reluctant Marx Brother di Robert S. Bader (opens new window) è la storia del fratello Marx che non voleva essere uno dei fratelli Marx, intesi come una vera e propria azienda dello spettacolo nata sulle assi dei teatri del vaudeville e diventata un colosso prima di Broadway e poi di Hollywood. È la storia di un personaggio molto più sfaccettato e complesso dei suoi fratelli maggiori, che ha avuto un grande successo come agente (di Barbara Stanwyck e Lana Turner, tra gli altri), imprenditore e mille altre cose. Il libro sembra essere un affascinante racconto delle molte vite di Zeppo.
Vite alternative
Il videogioco del mondo di Stefano Gualeni (opens new window) tratta un tema non semplice. L'assunto è che il gioco plasma la psiche degli esseri umani modellandone le capacità cognitive e sociali, e i mondi virtuali articolati in chiave videoludica non sono dimensioni eteree di puro svago, prive di conseguenze, ma realtà vive e dinamiche in grado di indirizzare il corso del nostro desiderio. L'Indiscreto anticipa un capitolo (opens new window) del libro su Videogiochi ed esistenzialismo.
Money quote
È proprio questo il momento in cui gli artisti si mettono all'opera. Non c'è tempo per la disperazione, non c'è posto per l'autocommiserazione, non c'è bisogno di silenzio, non c'è spazio per la paura. Parliamo, scriviamo, viviamo il linguaggio. È così che le civiltà guariscono. So che il mondo è ferito e sanguinante, e benché sia importante non ignorare il suo dolore, è altrettanto fondamentale rifiutarsi di soccombere alla sua malvagità. Come il fallimento, anche il caos contiene informazioni che possono condurre alla conoscenza, persino alla saggezza. Come l'arte
—Toni Morrison
Coffee break
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Al-Khwarizmi
Quattro chiacchiere
Ecco come si fa a chattare con più AI contemporaneamente: ChatHub (opens new window). Perché mai uno dovrebbe volerlo fare, direte voi? Provate, gli usi sono sorprendenti.
Fare quasi la stessa cosa
Non sorprende che Mira Murati, che si è appena dimessa da CTO di OpenAI per un periodo di "riposo", sta ora raccogliendo fondi per una nuova azienda. Reuters dice che (opens new window) vuole costruire nuovi modelli proprietari, ma anche che sta raccogliendo solo 100 milioni di dollari, e non possono essere vere entrambe le cose. Ma è divertente che tutti quelli che lasciano OpenAI vogliano avviare un'azienda che fa esattamente la stessa cosa di OpenAI, però senza Sam Altman.
Bianco e nero
I sensori delle fotocamere scattano a colori perché c'è un filtro davanti ai fotodiodi (che registrano solo luce o assenza di luce) che scompone le fonti luminose nei colori fondamentali. Togli il filtro e sei in bianco e nero con il triplo della risoluzione. Leica fa così (opens new window). E c'è gente che si ingegna (opens new window) per farlo anche (opens new window) con la mitica Ricoh GR (ma Ricoh non lo farà (opens new window)).
Election Day
A quanto pare Qualcomm, che sta per fagocitarsi Intel (opens new window) (in crisi nera (opens new window)) ha deciso di aspettare qualche giorno (opens new window) (archivio (opens new window)) per vedere come vanno le elezioni americane.
Gadget e basta
Visto che sono in viaggio: collezione di piccoli zainetti (opens new window). Nota: io cammino per le città con una tote bag con dentro tutto, senza problemi, da anni.
La coda lunga
La buona musica è economica
Da quindici anni ascolto i cd (tutte edizioni con master pre-2000) con un player portatile Technics degli anni Novanta (uno degli ultimi "sani" dal punto di vista dell'elettronica) usando un amplificatore allo stato solido Classe D e una coppia di casse da scaffale Indiana Line. Non serve altro. Adesso ritorna di moda parlare del chip TPA3255 (opens new window). Soluzioni successive alla mia, ma la stessa roba. E che roba.
“Un uomo deve amare molto una cosa se la pratica senza alcuna speranza di fama o di denaro, ma anche se la pratica senza alcuna speranza di farla bene. Un uomo del genere deve amare le fatiche del lavoro più di quanto qualsiasi altro uomo possa amare le ricompense che ne derivano”
– G.K. Chesterton
END
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