[Mostly Weekly ~261]
Otto miliardi di celebrità e tutta un'altra AI
A cura di Antonio Dini
Numero 261 ~ 3 marzo 2024
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Ehi, perché mi è arrivata questa email?
Grazie per aver aperto questa mail! Sono Antonio Dini, e questa è la mia newsletter Mostly Weekly. Un po' di housekeeping: questa mail non ti arriva più con Tinyletter, perché ha chiuso i battenti. Ho spostato tutti gli iscritti di sei anni di vita di Mostly Weekly su Buttondown. L'archivio è sempre qui nel mio sito, comunque.
Tinyletter era lasciato a se stesso e a molti Mostly Weekly finiva quasi sempre nello spam. Adesso le cose dovrebbero cambiare: per chi non la riceveva più, spero questo sia un gradito ritorno!
A proposito di cose gradite, la nuova piattaforma mail non è gratuita, ma per fortuna per questo e i prossimi numeri abbiamo uno sponsor ufficiale: Synesthesia (opens new window). (Grazie Francesco!)
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Ah, se poi vi è venuta fame, ecco come preparare un oatmeal più gustoso (opens new window).
Intanto, buona lettura.
Don’t worry what people will say. If your first version is so impressive that trolls don’t make fun of it, you waited too long to launch
– Paul Graham
Editoriale
Otto miliardi di celebrità
La televisione ha cambiato profondamente la cultura italiana, uniformandola e rendendola molto meno ricca e vivace di quanto fosse un tempo. Tuttavia, l'ha resa "moderna". E noi siamo tutti figli di questa modernità. Quella della televisione stata la grande trasformazione del Novecento. Ormai, però, è acqua passata. Infatti, è impossibile pensare di poter tornare indietro, a un mondo pre-televisivo, perché (almeno per noi italiani) sarebbe un mondo arcaico, regionale, dialettale, rurale. Profondamente alieno. Tuttavia, ripensarci è un buono spunto per riflettere su quel che sta succedendo con i social media. Alessandro Lolli spiega sul Tascabile (opens new window) la mutazione antropologica causata da Facebook. Le cose importanti che abbiamo capito in questi anni, rimesse in ordine. E la rivoluzione della televisione sembra una lite di condominio, al confronto.
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Importante
La verità è scomoda
Un enorme studio su oltre 99 milioni di persone (opens new window) conferma la sicurezza dei vaccini Covid e che i loro benefici "superano ampiamente i rischi".
La rivoluzione su quattro ruote
L'automobile è la cinghia di trasmissione della società occidentale e non solo. Intere nazioni (gli Stati Uniti e l'Italia del Dopoguerra (opens new window)) sono state costruite a misura di auto e a infrastruttura per l'auto. Tuttavia, oltre a quelli ambientali (opens new window), sappiamo che l'approccio dell'auto privata (cioè guidano tutti quelli con la patente) ha avuto un determinato costo. Questi ricercatori (opens new window) hanno analizzato i dati e hanno visto che, dalla loro invenzione, le automobili e il traffico automobilistico hanno ucciso 60-80 milioni di persone e ne hanno ferite almeno 2 miliardi. Attualmente, 1 decesso su 34 è causato da una automobile.
Una volta qui era tutta campagna
Questo articolo spiega il senso di una ricerca scientifica secondo la quale (opens new window) venti anni fa le persone che negli Usa facevano esercizio e mangiavano esattamente come quelle di oggi erano più magre. Detta in un altro modo: siamo più grassi rispetto a quelli degli anni Ottanta non perché si mangia di più o ci si muove meno, ma perché sono cambiate altre cose del contesto. Vattelappesca quali.
Italiana
Milano come non l'avete mai vista
Una delle più belle storie che ho mai letto con protagonista Paperino si intitola Paperino pendolare (opens new window), è stata scritta e disegnata da Marco Rota nel 1977. Fumettologica spiega bene (opens new window) la sua storia e perché è notevole.
Tanto da leggere
Ancora non ci sono stato (e forse sarebbe meglio se on ci andassi) ma a Milano ha aperto Reading Room (opens new window), un negozio dedicato alle riviste straniere. Centinaia di riviste straniere. Nato a Forlì, ha aperto anche a Roma, ma a quanto pare la maggior parte di chi è ossessionato dalle riviste di qualsiasi genere sta nel capoluogo meneghino. Ci facciamo un salto?
Guerre di Rete chi altro?
Il progetto di Carola Frediani (al quale nel mio piccolo collaboro anche io) fa il punto sulla questione di Julian Assange. Abbiamo un po' perso il punto su chi sia e perché sia in carcere e in attesa di estrazione: forse è il caso di rinfrescarci le idee (opens new window).
Multimedia
Donne credetemi
Sexus et Politica (opens new window) è un vecchio disco molto bello. Si parte dai testi dei più noti poeti latini, da Marco Porcio Catone a Quinto Orazio Flacco e Publio Ovidio Nasone, si passa alla riscrittura e messa in musica di Antonio Virgilio Savona e si arriva alla voce di Giorgio Gaber. Nasce così, nel 1970, uno degli album più strani e singolarmente potenti della musica italiana.
L'istante decisivo
A voler tornare indietro, a fare le foto con la pellicola facili facili e veloci veloci, io tornerei a questa: la Leica IIIG (opens new window), l'ultima delle Leica "Barnack", prodotta tra il 1957 e il 1960. Costicchia, ma è fantastica.
Come averle davvero in casa
Una collezione di cose belle (opens new window) per lo spatial computing. Sul Vision Pro sono una bomba, ma anche usando un iPhone o un iPad come visore di realtà aumentata, vedere e manipolare questi oggetti virtuali è tanta roba davvero.
Tsundoku
NPC
Molto, molto particolare. Una esplorazione degli aldilà immaginari creati dal neuroscienziato David Eagleman in Sum: Forty Tales from the Afterlives (opens new window). Spoiler: Anche se l'idea di diventare un personaggio di sfondo nei sogni degli altri non mi piace, l'esplorazione di questo tipo di scenari è decisamente intrigante.
Quanto denaro è troppo?
Cosa si può fare per impedire agli individui di accumulare una quantità illimitata di ricchezza che distorce i mercati e le democrazie? Nel suo nuovo libro intitolato senza tanti fronzoli Limitarianism (opens new window), Ingrid Robeyns spiega il concetto di "tetto alla ricchezza", cioè dove tracciare il limite, come raccogliere l'eccesso e cosa fare con il denaro. In questo modo, Robeyns accende un dibattito che, diciamo, è piuttosto attuale sull'idea stessa di ricchezza, rimettendo in discussione le forze che definiscono il periodo storico in cui viviamo (capitalismo e neoliberismo) e ci invita a ripensare radicalmente il nostro modo di vivere.
Nodi densi
La casa editrice Chelsea Green Publishing, di proprietà dei dipendenti e orientata all'ecologia, ha prodotto Kinship, Belonging in a world of relations (opens new window), un notevolissimo cofanetto con cinque volumi che contengono ciascuno saggi, interviste, poesie e storie di solidarietà che evidenziano l'interdipendenza che esiste tra gli esseri umani e quelli non umani. I volumi sono suddivisi in: planet, place, partners, persons e practice. I contributi di oltre 70 autori, tra cui Robin Wall Kimmerer, Richard Powers, David Abram, J. Drew Lanham e Sharon Blackie. Tanta roba.
El Tomo
Riguardando il giorno in cui ho fatto l'ordine su Kickstarter, è passato poco più di un anno. Ma finalmente è arrivato. Shift Happens (opens new window) è l'opera struggente del solitario genio di Marcin Wichary (opens new window), (in realtà con l'aiuto del buon Glenn Fleishman (opens new window)) e dice tutto ma proprio tutto sulle tastiere in 1.200 pagine con 1.300 fotografie (di cui 520 a colori scattate apposta per il libro), 42 capitoli, due volumi, 37 easter eggs e due font progettati apposta. Titanico. Non si era mai visto un libro sulla tecnologia come questo. È pieno di storie, alcune mai raccontate prima, intervallate da oltre bellissime foto spalmante nei due volumi. Questa edizione contiene un volumetto extra di illustrazioni aggiuntive e materiale "making of" (opens new window), e il tutto è confezionato in una custodia di qualità. Diamine, addirittura arriva con un super pacco a prova di bomba e ci sono le istruzioni per l'unpacking sicuro (opens new window). Come dice mia figlia, lo adoro.
Coffee break
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Al-Khwarizmi
La crisi dell'Apple Vision Pro che non lo era
A quanto pare le voci sul suo fallimento sono fortemente esagerate (opens new window).
Un pennello molto grande
Come si usa l'AI per bene? Quali implementazioni possono essere usate per fare qualcosa di utile? Ho trovato questo sito (opens new window) che consente di fare delle ricerche a partire da una semplice frase. Quando funziona è davvero notevole.
Molti, maledetti e subito
Avete presente la Grande Trasformazione del mercato delle app degli ultimi dieci anni? No? Ve la spiego. Una volta il software si comprava per un tot e poi si potevano usare a piacimento, almeno sino a quando il sistema operativo e l'hardware sottostante erano compatibili. Adesso, invece, sta spopolando un approccio diverso, in cui il software si affitta, pagando un altro tot al mese. A me il modello delle App-as-a-Service non piace. Preferisco pagare un po' di più all'inizio ma averle tutte per me. Beh, ho trovato questo sito (opens new window) che raccoglie il software Mac da pagare una sola volta e mi piace parecchio.
Imparare facendo
Quando andavo a scuola vietarono le calcolatrici perché non facevano imparare a risolvere i problemi. Rendevano più stupidi. Presumo che prima del mio tempo abbiano vietato i regoli calcolatori, e che dopo siano stati vietati smartphone e smartwatch. Adesso, la cosa si fa ancora più interessante per chi non vuole imparare. Nel maggio del 2022, Google ha annunciato l'acquisizione di un'applicazione di risoluzione dei problemi di matematica che si chiama Photomath (opens new window). L'accordo si è concluso l'anno scorso, ma Google ha portato l'applicazione su Play Store con il suo account di editore solo adesso. Photomath permette di scattare una foto a un'equazione matematica, anche scritta a mano, per ottenere spiegazioni passo-passo su come risolverla. Supporta matematica elementare, algebra, geometria, trigonometria, statistica e calcolo. Sicuramente rende chi la usa più intelligente.
La coda lunga
Last Exit
Già lo sapete, ma Elon Musk ha fatto causa a OpenAI (opens new window) perché "non è più così aperta", dopo aver rilasciato alla sola Microsoft una tecnologia per l'intelligenza artificiale generale (AGI) closed source. Secondo Musk è il tradimento dell'idea stessa di OpenAI, che doveva essere una azienda che si occupa di intelligenza artificiale senza ambizioni di profitto ma per il bene dell'umanità. Altrimenti, non solo moltissimi ricercatori non sarebbero andati a lavorarci, ma si sarebbe rischiato (e secondo Musk si rischia concretamente) l'Apocalisse della AI. Non so Musk possa aver ragione, ma contemporaneamente è partita anche una indagine della Sec (la Consob americana) per capire se Sam Altman non abbia effettivamente ingannato gli azionisti (opens new window).
Elon Musk forse sta facendo causa a OpenAI perché è un troll che si nutre di rancore o perché gioca una partita sporca per il suo tornaconto (opens new window), non lo so. Tuttavia, la sua azione legale mette sul tavolo un tema che stiamo sistematicamente evitando: la totale assenza di una postura umanitaria da parte delle aziende che si occupano di AI. Se l'AI è quella rivoluzione epocale che pare essere, ce la stiamo giocando come se fosse un carbone, un acciaio o un petrolio qualunque, solo per citare le tre generazioni di robber barons del capitalismo mondiale che hanno approfittato delle grandi rivoluzioni a scapito del benessere e della felicità del resto del mondo. Peccato, avremmo potuto fare diversamente, questa volta.
“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”
– G.K. Chesterton
END
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