[Mostly Weekly ~234]

Ospitalità sincera, morte apparente e doping dei sostegni


A cura di Antonio Dini
Numero 234 ~ 27 agosto 2023

Archivio: antoniodini.com/archivio/ (opens new window)
Per iscriversi: antoniodini.com/iscrizione/ (opens new window)


Benvenuti su Mostly Weekly, la newsletter settimanale che esce quando è pronta.

‌Per cominciare, breve storia delle presentazioni aziendali (opens new window).

Poi, prima di continuare, vi ricordo che Mostly Weekly è andata avanti anche tutta l'estate. Oh yeah. La mia newsletter è aperta a tutti, senza pubblicità o affiliazioni. Per supportarla però potete fare una donazione qui su PayPal (opens new window) in modalità Amici (è una donazione, dopotutto, non una compravendita). Colgo l'occasione per ringraziare i donatori delle ultime due settimane: wow! Grazie mille!

Intanto, buona lettura.


Build a better mousetrap, and the world will beat a path to your door
– Ralph Waldo Emerson



~~~


Editoriale

Ci balocchiamo con il problema delle tariffe degli aerei (opens new window), che sono oggettivamente esplose, ma mi permetto di richiamare l'attenzione su un problema di fondo completamente diverso.

Infatti, secondo me il tema vero è che in Europa il traporto aereo low-cost a corto raggio è fortemente sussidiato con sconti fiscali, incentivi, facilitazioni varie. Ci sono aeroporti che pagano le low cost per atterrare là (perché sono aeroporti secondari e con l'arrivo delle low cost fanno entrare centinaia di migliaia di passeggeri). Tutto questo però crea un problema vero rallenta uno snodo, un passaggio fondamentale nella transizione verso un'economia dei trasporti più verde e sostenibile (opens new window).

Quello di cui non si parla tanto, infatti, è che, con il doping dei sostegni, siamo al paradosso che costano di più i biglietti dei treni che quelli degli aerei. E questo non va bene per niente: il treno dovrebbe costare meno e permettere a tutti di spostarsi spesso, velocemente e in maniera articolata in tutta Europa.

Europa (continentale) dove, tra l'altro, Trenitalia sta aprendo una fase di sviluppo importante (opens new window) grazie a collegamenti tra città europee. Collegamenti fatti senza passare dall'Italia.

Anche qui, volendo, c'è un altro tema a cui prestare attenzione: il rischio di accordi tra i pochi operatori di treni europei. Il rischio è che si possano creare dei cartelli, cioè che vengano stilati degli accordi "sotto il tavolo" tra le compagnie. Ad esempio, ipoteticamente, ci si potrebbero dividere le tratte e le zone di influenza, o gli slot orari, o le stazioni servite. Magari i servizi trasfrontalieri agli svizzeri o agli austriaci, quelli di lusso agli italiani, quelli merci ai tedeschi e cose del genere.

Per evitare il rischio dei cartelli, occorre certamente più competizione, ma occorre anche una normativa chiara e un antitrust vigoroso e attento. Ce li abbiamo? Non ne sono così sicuro. In Europa i prezzi dei biglietti dei treni sono ancora alti e devono calare molto, mentre in Italia (dove i prezzi sono relativamente bassi per l'alta velocità) deve essere completamente riorganizzato il trasporto regionale. Magari con una vera competizione (opens new window).

~ ~ ~

Agosto
Agosto ~ Foto © Antonio Dini

Importante

Di fronte a un universo imperscrutabile e indifferente, Pessoa ci suggerisce (opens new window) di coltivare una certa nostalgia per l'orizzonte inafferrabile.

Fukushima torna alla ribalta della cronaca (opens new window) (originale (opens new window)). Il Giappone da giovedì ha rilasciato nell'oceano l'acqua della centrale nucleare in rovina, nonostante le preoccupazioni di un nuovo disastro ambientale.

La storia dell'America Latina è complicata e lunga, molto lunga. Difficile orientarsi, facile perdersi. Però che un referendum in Ecuador (opens new window), Paese che ha vari problemi (opens new window), abbia deciso per fermare le trivellazioni petrolifere nel parco nazionale Yasuní in Amazzonia, giacimento enorme di biodiversità, è una buona cosa a prescindere.

Visitare Madrid vuol dire visitare la capitale di un impero. E la Spagna è un paese che è stato anche il cuore di un impero coloniale. El Pais racconta una storia di globalizzazione a due livelli (opens new window) usando il cibo come chiave di lettura. Perché due livelli? Beh, la scomparsa dei negozi di alimentari tradizionali, sostituiti dai supermercati, è il secondo livello, e fa parte della globalizzazione in corso a partire dalla seconda metà del Novecento in tutta Europa. Ma i negozi spagnoli che svaniscono per la sciare spazio ai supermercati sono le ‌tiendes de alimentos, che venivano chiamate anche colmados ultramarinos o coloniales. Insomma, negozi che vendevano abbondanze di cose provenienti dalle colonie d'oltremare: zucchero, te, caffè, tabacco. La prima globalizzazione.

Credo di averne scritto la prima volta una decina di anni fa. Adesso è realtà: la Pyxis Ocean, noleggiata dalla compagnia di navigazione Cargill, è partita per il suo viaggio inaugurale (opens new window). La nave è dotata di vele alimentate dal vento, progettate per ridurre il consumo di carburante. Viaggerà dalla Cina al Brasile per testare la tecnologia e offrire l'opportunità di valutare se i metodi tradizionali di propulsione delle navi possano essere la via da seguire per la movimentazione dei carichi in mare. Le vele potrebbero contribuire a risparmiare 20 tonnellate di CO2 al giorno per ciascuna nave cargo.

Con l'avvento dell'AI che disegna per noi c'è un settore dove i fake diventano deep: è il commercio visivo della carne umana. Immagini e immagini di donne e uomini in tutti i modi e in tutte le pose. Tutto virtuale, ma tutto osceno. E tutto in vendita. Una bella inchiesta (opens new window).

Studiare la cultura pop vuol dire avere a che fare con Madonna, la madre dell'auto-mitologia. Ecco come (opens new window) la personalità in continua evoluzione di Madge ha cambiato il modo in cui fan, studiosi e i suoi detrattori (una vera e propria categoria) pensano la cultura pop.


Yamato

Omotenashi (おもてなし)
La parola di questa settimana per il nostro dizionario tematico di giapponese è una parola profonda, importante e decisamente semplice da capire, almeno per noi popolazioni di cultura latina. È omotenashi (おもてなし) che di solito viene tradotta come "ospitalità". In realtà, se si guarda il significato letterale dei termini che la compongono, si capisce decisamente meglio: omote (表) significa "superficie" e nashi (無し) significa "meno", "minore". Messi insieme vogliono dire "disinteressato", "senza riserve", che è la specificazione dell'idea di "ospitalità sincera" che abbiamo anche noi. Questo è lo spirito dell'espressione che si capisce anche qua: una ospitalità che non si trattiene e non è data perché dovuta, ma voluta con il cuore.

Cortesia, accoglienza e ospitalità nella cultura giapponese sono dei concetti centrali. L'idea è quella di offrire gentilezza e attenzione agli altri senza aspettarsi nulla in cambio, creando così un ambiente confortevole e positivo per le persone che vengono accolte. Non è un'idea limitata al turismo e all'accoglienza alberghiera: fa parte di un modo più ampio di concepire le relazioni con le altre persone. È la persona a cui chiedete una indicazione per strada che vi accompagna per due isolati fino a che non vi ha indirizzati per bene, oppure il conoscente che viene con voi per aiutarvi a comprare un oggetto in un negozio dove non parlano inglese. Cose così.

C'è un'idea di fondo, che possiamo ritrovare ad esempio nella mindfulness, che è una pratica di meditazione di derivazione buddista zen. L'idea è quella dell'essere consapevoli del momento presente in modo deliberato e senza giudizio. I contesti e gli obiettivi dell'omotenashi e della mindfulness sono ovviamente diversi, ma il modo con cui procedono è molto simile: essere presenti nel momento e prestare attenzione a ciò che si sta facendo o alla persona con la quale si sta interagendo, con un'attitudine di gentilezza e apertura.

Tutta la cultura dell'accoglienza giapponese passa attraverso l'omotenashi, che forse è una di quelle che caratterizzano maggiormente l'immagine di quel popolo nel resto del mondo. Essere disponibili in maniera autentica, spontanea e disinteressata, impegnandosi al massimo per avere cura di un ospite, con gratitudine. È una dedizione profonda verso il proprio ospite e assieme a lui anche verso se stessi.

Questa idea, in Giappone, è la base delle relazioni sociali in qualsiasi contesto. Dentro c'è la ricerca dell'armonia, la cura del tutto dal piccolo al grande, l'assenza dell'invadenza degli spazi altrui, ma anche la sensibilità che oggi viene considerata a volte artificiale e addirittura criticabile, come la capacità di intuire le esigenze altrui.

Insomma, l'ospitalità giapponese è sincera: una forma di sensibilità disinteressata, una dedizione che nasce nel profondo dell'animo.


Italiana

Non è morto e ha preso la notizia con ironia. Bruno Segre, il novantatreenne partigiano Elio di Giustizia e Libertà (ma nella sua lunghissima vita ha fatto molto altro), è stato dato per morto per alcune ore a causa di una omonimia, ma il fatto è l'occasione per una intervista gustosa (opens new window), anche se temo dietro paywall.

Invece lei purtroppo è morta davvero. Così, Nicola Lagioia scrive un ottimo articolo su Michela Murgia (opens new window), con "un ritratto intellettuale e qualche bastonata al grottesco spettacolo che si è verificato dopo la sua morte".

È morto John Warnock, cofondatore di Adobe assieme a Charles Geschke. Ho provato a ricordare perché il loro lavoro è stato fondamentale in questo articolo (opens new window). Questo video, la prima parte di The Story Behind Adobe Illustrator (opens new window), fa vedere molto bene cos'era lavorare ai disegni prima di Illustrator e perché PostScript e disegno vettoriale hanno cambiato la nostra creatività.

Internazionale riprende un articolo dell'Economist che tocca un tema che potrebbe essere anche interessante se trattato a dovere: non esistono più le stroncature di una volta (opens new window). Non solo di libri, dischi e film, ma anche di automobili, moto, computer, viaggi, prodotti commerciali di vario genere. Un po' per il rischio di cause, un po' perché c'è il marketing, baby. Eppure, le stroncature servivano: "I critici non si limitavano a colpire un nemico, ma ripulivano le sacre stanze della letteratura". Dopotutto, in epoca vittoriana “le recensioni erano considerate una forma di igiene culturale, dunque gli standard erano piuttosto elevati”.

Ho visto Oppenheimer, il film di Christopher Nolan, e mi è piaciuto molto (opens new window). È la storia di un uomo e dei suoi dilemmi etici, che poi sono o dovrebbero essere anche i nostri, e non un docu-drama su come si è arrivati alla costruzione della bomba atomica o sull'impatto che la fisica quantistica sta avendo nel mondo. Però, riguardo a quest'ultimo passaggio, una battuta durante il processo di seduzione tra Oppenheimer e la sua futura amante Jean Tatlock, cioè sostenere che siamo fatti soprattutto di vuoto anche se non sembra (tutto per avere l'occasione di intrecciare le mani e toccarsi), scatena una serie di considerazioni proprio sulla fisica quantistica. Ci pensa Mario Baratti a spiegarle e in buona parte a confutarle (opens new window) con un notevolissimo articolo per Aeon.


Multimedia

Ho dei ricordi bellissimi delle Hawaii e di Maui in particolare. Gli incendi sono stati una tragedia, umana e ambientale. Aerial footage of Lahaina Wildfire Disaster (opens new window)

Siamo nel 2023, in periodo di vacanze. E a giro si vedono relativamente poche macchine fotografiche ma quelle di Fuji sono tantissime (e sembrano macchine a pellicola, anche se non lo sono). Ecco perché (opens new window).

Una delle ragioni del successo delle Fuji sono le simulazioni delle pellicole (film simulations) che vengono applicate in modo permanente direttamente nella macchina alle immagini jpeg. Ma ci sono anche le Ricoh GR che, ve lo posso garantire, hanno delle notevoli capacità in questo ambito (opens new window).

Andy Kaufman ospite del David Letterman Show il 15 ottobre 1980 (opens new window). Kaufman era veramente un genio. Ricordate che qui siamo nel 1980: all'epoca Kaufman non andava mai in televisione. Qui interpreta l'ospite anti-talk show. È completamente opposto alle false, spumeggianti, energiche macchine di autopromozione che appaiono in questo tipo di programmi per promuovere film, libri, carriere. Kaufman era un artista. La commedia era il suo mezzo di espressione.

L'anteprima di un gioco molto carino: Slaps And Beans 2 (opens new window). Picchiaduro a scorrimento in pixel art anni Ottanta e protagonisti Bud Spencer e Terence Hill. Io ho il primo (opens new window) su iOS/iPad ed è molto divertente.


Tsundoku

Il mondo dei colori. Una storia culturale in sette tonalità (opens new window) è un libro di James Fox che ha un obiettivo piuttosto chiaro: esplora il significato e l'importanza dei colori nella storia dell'umanità. Mica poco. Il libro ripercorre questi significati per mostrare come sono cambiati e si sono moltiplicati, il ruolo che hanno avuto nella definizione della nostra identità nel corso della storia e come la loro comprensione ci permetta di vedere in modo nuovo molte delle pietre miliari della storia dell'arte: dal giallo oro dell'oreficeria dell'antico Egitto al verde brillante delle maschere funerarie maya, agli esperimenti cromatici di Turner, passando dalla purezza dei blu di Tiziano fino al brillante blu di Yves Klein e alla profondità del nero più nero che sia mai stato creato.

Le sette figlie di Eva (opens new window). Tutti gli europei possono essere fatti risalire (attraverso il Dna mitocondriale) a una delle sette "madri del clan" (Ursula, Xenia, Tara, Helena, Katrine, Velda e Jasmine), vissute da diecimila a quarantamila anni fa. Come lo sappiamo? Nel 1994 Bryan Sykes fu chiamato come esperto per esaminare i resti congelati di un uomo intrappolato in un ghiacciaio del nord Italia per oltre cinquemila anni: l'uomo venuto dal ghiaccio. Sykes riuscì a estrarre il Dna dall'uomo venuto dal ghiaccio, ma ancora più importante, scrive Science News, fu la sua "capacità di collegare direttamente quel Dna agli europei di oggi". Nel libro Sykes rivela come l'identificazione di un particolare filamento di Dna che passa ininterrottamente attraverso la linea materna permetta agli scienziati di risalire al nostro patrimonio genetico fino alla preistoria, fino a sette donne primordiali, le "sette figlie di Eva".

Gian Piero Piretto è un professore molto poco ordinario (gioco di parole tra il suo ruolo e il suo modo) di letteratura russa che scrive anche libri non accademici, in cui unisce racconti sui posti dove è stato con ricette locali. Essendo tutto centrato su ricette di città, Eggs Benedict a Manhattan (opens new window) è forse uno dei libri per eccellenza per flâneur.


Coffee break

Mostly Weekly è una newsletter libera e gratuita per tutti. Se volete supportare il tempo che passo a raccogliere e scrivere le notizie, potete fare una piccola donazione su PayPal (opens new window) in modalità amici e parenti (che detto così sembra quasi un "in alto le mani, questa è una rapina", però vabbè ci siamo capiti).


Al-Khwarizmi

Dopo che Apple ha presentato il suo Vision Pro, visore per la XR, realtà aumentata e virtuale, c'era da chiedersi cosa avrebbero fatto gli altri. Ecco, non chiedetevelo più: Project Moohan è l'inevitabile rincorsa di Google in collaborazione con Qualcomm (chip) e Samsung (hardware). Pare che sia già un caos burocratico e organizzativo (opens new window).

A quanto pare ci sono dei problemi con i drive esterni SDD di Western Digital: perderebbero dati. E l'azienda rifiuta di parlare della questione con la stampa americana (opens new window).

Ammettiamolo: quando si sviluppa un sito web non si ha alcun controllo sulle condizioni in cui il sito verrà visitati, quindi è meglio creare regole flessibili e permettere ai browser di calcolare i risultati migliori in base alle condizioni in cui si trovano. In altre parole: non esiste un viewport ideale (opens new window).

Questo lungo articolo in due parti (opens new window) illustra il funzionamento di Stable Diffusion e cerca di immaginare come questa tecnologia verrà utilizzata e da chi. Stable Diffusion è stato fondamentalmente addestrato per rendere più chiare le immagini con molto rumore, non a crearne da zero. Alcune riflessioni: è probabile che la domanda di vera arte "fisica" (fatta di atomi) non sia destinata a scomparire. I supporti fisici continueranno a essere utilizzati per l'addestramento delle AI generative. L'AI generativa sostituirà una parte dell'illustrazione e della scrittura, in particolare quella in cui il contenuto non è importante (cioè autoriale).


Sempre agosto
Sempre agosto ~ Foto © Antonio Dini

La coda lunga

Alle volte basta un titolo di giornale per dire tutto: "L'India è atterrata sulla Luna per meno di quanto è costata la realizzazione di Interstellar (opens new window)". Pensate che sacrificando due ore del nostro tempo libero al cinema potremmo probabilmente debellare qualche malattia o dare un futuro a bambini di paesi poveri che non possono studiare. Addirittura, provare a rendere migliori quelle parti del mondo da cui le persone scappano, inseguite da una vita misera e dal rischio di morte che non li abbandonano neanche quando arrivano in Europa. Pensateci.




I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.



“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


END




Ti è piaciuta? Inoltrala a chi potrebbe essere interessato.
Se l'hai ricevuta, qui puoi iscriverti
Qui invece c'è l'archivio dei numeri passati
Se vuoi contribuire al futuro di Mostly Weekly, puoi fare una piccola donazione usando PayPal (opens new window) modalità Amici e parenti
Buona domenica!