[Mostly Weekly ~224]

La meraviglia della vita, il treno dell'Ibisco e le carte da gioco di Topolino


A cura di Antonio Dini
Numero 224 ~ 18 giugno 2023

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La prima autrice della storia? Era l'antica sacerdotessa Enheduanna. (opens new window)

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Intanto, buona lettura!


Viaggiare, sperimentare e imparare: questa è la vita
– Tenzing Norgay



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Editoriale

Manca molto poco all'inizio dell'estate, il 21 giugno. A me evoca ricordi di spiaggia molto tranquilla (da bambino andavo in Versilia) e il passo della Consuma e poi la valle del Casentino. Tutte cose molto esotiche se siete nati da un'altra parte, ma che facevano parte del bacino di utenza tradizionale di chi invece è nato e cresciuto a Firenze negli anni Settanta e Ottanta.

C'è voluto un po' perché si aprissero altri orizzonti e anche qui, come spesso capita perlomeno alla mia generazione, la dimensione personale e quella collettiva si si sovrappongono. Viaggi sempre più facili e sempre più a lungo raggio. Crescita e maturazione personale. Questo per dire che questa estate voglio andare a vedere alcune cose e salutare alcune persone facendo un giro fuori porta a Tokyo.

È la prossima trabahanza, perché mi porto il MacBook Air dietro e non voglio mettere in pausa Mostly Weekly. Ci saranno numeri estivi diversi, certo, e se riesco voglio vedere in anteprima il nuovo film di Hayao Miyazaki, Kimi-tachi wa Dō Ikiru ka (opens new window) (senza ovviamente capirci nulla, ma cercherò di raccontarlo qui) e altre cose. Ma ci siamo capiti. Il senso è che c'è così tanto da vivere e così poco tempo per farlo. Ma la meraviglia e la gratitudine quelle no, non sono mai abbastanza.

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Japan by Rail
Japan by Rail ~ Foto © Antonio Dini

Importante

Il 65% della popolazione mondiale (poco più di 5 miliardi di persone) è in rete. Dovrebbero leggere e scrivere in decine di migliaia di lingue diverse, ma non è così. Infatti è l'inglese a dominare il web (opens new window), seguito da russo, spagnolo, tedesco, francese e giapponese. Poi ci sono turco e portoghese e poi ci siamo noi con l'1,9% dei siti nel mondo ma con lo 0,81% dei parlanti italiano tra chi si connette.

Bill Gates fa politica estera e va a parlare direttamente con Xi Jinping, come e meglio di Richard Nixon. Il messaggio? La Cina vuole collaborare sul fronte della tecnologia (opens new window). Ovviamente con gli Usa. Accade perché la Cina in questa fase (opens new window) non sta andando benissimo e stare troppo dalla parte sbagliata delle sanzioni vuol dire non riuscire mai a riprendere il fiato. Tanto che una delegazione sta venendo in Italia (opens new window) per riportare l'ottimismo e la collaborazione Lega-M5S (e PD) sul fronte che invece l'attuale governo Meloni, come il precedente Draghi, non ha più avuto: la via della Seta (opens new window).

Intel, invece, aprirà una fabbrica di chip da 4,9 miliardi di dollari in Polonia (opens new window), così, per diversificare il rischio andando più vicino alla Russia possibile.

Black Lives Matter e il MeToo stanno lasciando segni dentro le persone: secondo una psicoterapeuta le coppie si stanno separando sempre più spesso (opens new window) per quel motivo. È uno di quei cambiamenti profondi della società americana che è sempre utile vedere (anche perché poi arriva anche da noi).

Un bel profilo a China Miéville (opens new window) di un po' di tempo fa: l'autore fantasy con venature sci-fi più interessante degli ultimi venti anni, probabilmente.

Tom Hanks dice (opens new window) cosa si guadagna e si conquista facendo film ma anche su cosa si perde e cosa va male.

Notizie dall'Argentina, dove sono stato pochi mesi fa: l'inflazione galoppa e i nomadi digitali accorrono. Adesso il governo offre prelievi con tassi di cambio migliori per gli stranieri (opens new window), nel tentativo di attrarre ancora più valuta forte, ma così facendo impoverisce gli argentini ancora di più. La foto che apre l'articolo (opens new window) è perfetta per mostrare un nomade digitale in azione.

Negli Usa è in corso il più grande trasferimento di ricchezza (opens new window) della storia.


Yamato

La parola di questa settimana per il nostro dizionario tematico di giapponese è stata difficile da trovare, perché sono partito da una linea ferroviaria, ho viaggiato fino alla società che la comprende e poi alla storia delle organizzazioni industriali giapponesi, a cui avevo accennato solo una volta e pure di sfuggita. Quindi, parto dal treno ma voglio in realtà parlare d'altro. E la parola è linea Tobu Tojo (東武東上線, Tōbu Tōjō-sen, anche se il nome ufficiale sarebbe "linea ferroviaria principale Tobu Tojo, o 東武東上本線, Tōbu Tōjō Hon-sen), una linea ferroviaria di 75 chilometri che parte dalla stazione di Ikebukuro nel quartiere di Toshima e arriva fino alla stazione di Yorii, nella provincia di Saitama. L'operatore di questa linea è la Tobu Railway, che si occupa anche di trasporto su strada (autobus/taxi), del settore immobiliare e della vendita al dettaglio. Tobu Railway è proprietaria, tra le altre cose, della Tokyo Skytree, la torre più alta del mondo.

Quotata alla Borsa di Tokyo, la Tobu Railway è una delle aziende ferroviarie più antiche del Giappone. È nata nel 1897 anche se ufficialmente è stata fondata con l'attuale struttura societaria nel 1911. Il nome Tōbu è composto dai kanji 東, "est" e 武蔵 Musashi, che indica l'area inizialmente servita. La provincia di Musashi (武蔵国, Musashi-no-kuni) è il vecchio nome per l'area che oggi comprende l'area metropolinatana di Tokyo e le province di Saitami e Kanagawa. Prima che Tokyo-Edo diventasse una città importante e poi capitale, la capitale della provincia di Musashi era Fuchū (府中市, Fuchū-shi) oggi un quartiere carino di Tokyo.

Soprattutto la Tobu Railway è parte del Gruppo Fuyo, che in giapponese viene chiamato ricalcando la pronuncia dell'inglese: Fuyō Gurūpu, cioè Fuyo Group (芙蓉グループ). È una keiretsu nata nel 1948 e discende da tre Yasuda zaibatsu, Asano zaibatsu e Okura zaibatsu. Cosa sono le keiretsu e le zaibatsu? Lo vediamo subito, poi torniamo alla storia del Fuyo Group.

Partiamo dalle zaibatsu, 財閥. I caratteri che costituiscono la parola sono 財 (zai) che indica "ricchezza, proprietà" e 閥 (batsu) che indica una fazione o un gruppo. Sono un "gruppo di ricchezza", cioè potenti conglomerati industriali e finanziari integrati verticalmente e controllati da una singola famiglia o da un individuo particolarmente influente tramite una holding. Esattamente il contrario della società anonima per azioni, l'influenza e le dimensioni delle zaibatsu hanno permesso loro di controllare parti significative dell'economia giapponese dal periodo Meiji fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. In particolare, le zaibatsu hanno avuto un ruolo crescente in Giappone a partire dalla guerra Russo-Giapponese del 1904-1905, la prima in cui un paese asiatico "povero" ha sconfitto uno dei grandi imperi europei (la Russia zarista) grazie alla sua superiorità tecnologica e militare.

Le zaibatsu nella prima metà del novecento sono diventate il vero motore dell'imperialismo giapponese: è grazie a loro che il Giappone ha avuto l'ambizione di voler diventare un paese imperiale e ha tentato di conquistare l'Asia orientale durante il periodo tra le due guerre e la seconda guerra mondiale. Dopo la seconda guerra mondiale le zaibatsu furono sciolte dalle forze di occupazione alleate e sostituite dai keiretsu (gruppi di banche, produttori, fornitori e distributori). Non sono scomparse, però: hanno degli eredi che sono a tutti gli effetti equivalenti delle zaibatsu. Ad esempio, si trovano ancora in altri Paesi, come i conglomerati chaebol della Corea del Sud.

Gli americani vollero eliminare le zaibatsu ma temevano anche l'avanzata del comunismo in Asia e cercarono di ricostruire l'economia giapponese in funzione pro-mercato e anti-sovietica e anti-cinese. Assieme a Tawian, un caposaldo e roccaforte davanti alle coste dei futuri avversari geopolitici. Per questo permisero il passaggio dalle vecchie organizzazioni industriali e finanziarie organizzate verticalmente sotto una holding e una banca di famiglia in altre organizzazioni, le keiretsu.

In giapponese keiretsu è composto da 系 (kei) che vuol dire "sistema, catena", e 列 (retsu) che vuol dire "fila, serie". Le keiretsu sono una serie o una catena di aziende di vario tipo correlati tra loro. I rapporti tra le società sono di proprietà o di cooperazione reciproca con funzioni ad esempio di controllo, di partnership commerciale, di condivisione delle risorse. Dal modello basato su una grande azienda madre con diverse sussidiarie che operano in settori diversi ma collegati (integrazione orizzontale) è prevalsa con il tempo la rete di "aziende amiche" e questa forma di organizzazione vede sempre più spesso una rete di relazioni informali ma socialmente molto profonde come legame definitivo, oltre a quelli legali, tra tutte le varie anime della keiretsu.

La casa madre della Tobu Railway è il gruppo Fuyo, come dicevamo, che è nato nel dopoguerra, un pezzetto alla volta, dalla convergenza di tre zaibatsu: Yasuda, Asano e Okura. La Yasuda fu una delle prime a essere smantellata, dopo la guerra, e la sua banca, la Yasuda Bank, divenne la Fuji Bank.

A differenza delle keiretsu che si sono sviluppate dalle zaibatsu di Mitsubishi, Mitsui e Sumitomo, sostanzialmente rifondandole e dando continuità di fatto ai gruppi industriali, il gruppo Fuyo decise di costruire la sua strategia sull'idea di apertura ad altre imprese, oltre che alle zaibatsu ereditate. I vertici dei singoli gruppi aziendali che lo compongono cominciarono a riunirsi, a orchestrare fusioni e riorganizzazioni societarie e diedero forma al moderno gruppo Fuyo, che è considerato una keiretsu relativamente più piccola rispetto ad alcuni dei grandi conglomerati come Mitsubishi, Sumitomo o Toyota. La dimensione di una keiretsu può essere determinata da diversi fattori non solo quantitativi: si va infatti dal valore delle aziende affiliate alla loro portata e influenza che esercitano nell'economia giapponese. Il cuore, però, è sempre una banca d'affari, che nel caso del gruppo Fuyo è la Fuji Bank, che nel 2000 si è fusa con la Dai-Ichi Kangyo Bank e la Industrial Bank of Japan, formando il Mizuho Financial Group.

Il cuore però rimane sempre quello dell'ibisco, la pianta e il fiuore che è il significato di Fuyo (fuyō, 芙蓉, in giapponese indica i fiori eleganti chiamandoli "fiori di loto bianchi") e che è anche usato come nome alternativo per il monte Fuji, la montagna più alta del Giappone e omonima della banca Fuji. Oltre ad essere la vista dei passeggeri di alcuni treni della Tobu Railway.


Italiana

La piazza che non c’era (opens new window) è l'articolo con il quale Giacomo Papi racconta quel che ha visto in piazza del Duomo a Milano durante i funerali di Silvio Berlusconi: "un evento poco partecipato, poco emozionante ed emozionato, in definitiva molto triste: un finale minore per un’epoca intera e per una vita sgargiante e chiassosa". Insomma, e se il funerale di Berlusconi non fosse stato quell'evento che i media raccontano?

Un ritratto atipico di Berlusconi (opens new window), visto da molto vicino ma non troppo.

L'aggressività di un tenero carnivoro (opens new window): se noi umani uccidiamo (anche i nostri simili) ci sono motivi biologici, sociali, evolutivi ed ecologici

L'estate è sempre stato un momento particolare. Tra le altre cose, perché escono le carte da gioco allegate a Topolino. Qui la loro fantastica e dettagliatissima storia (opens new window) (con tutti i mazzi fatti in ottant'anni, incluse le napoletane). Intanto mi sono comprato su eBay il mazzo disegnato da Cavazzano. Non lo sapevo ma le carte da gioco viaggiano in Posta con il piego libri. Fico.


Multimedia

La sequenza di apertura musicale più iconica: che altro dire. Saturday Night Fever (opens new window).

Tony Hadley e Morgan in Through the Barricades (opens new window). La televisione è quella cosa lì.

Pochi giorni fa a Praga, il 2 giugno per la precisione, un estratto del concerto di Hans Zimmer: Top Gun Anthem (opens new window).

Altra versione di Eruption di Eddie Van Halen: '83 US Festival (opens new window)


Tsundoku

La tesi di questo libro è che non bisogna guardare all'iPhone, all'iPod e al Macintosh. Se vogliamo capire come Apple sia diventata un colosso del settore, non bisogna cercare altro che l'Apple II del 1977. Progettato dal brillante ingegnere Steve Wozniak e introdotto sul mercato dal suo cofondatore Steve Jobs, l'Apple II è diventato uno dei personal computer più importanti della storia e ha reso Apple quel che è oggi. The Apple II Age: How the Computer Became Personal (opens new window) di Laine Nooney riesce a dire cose nuove su una storia, quella di Apple e Steve Jobs, apparentemente consumata da una enorme pubblicistica.

Sono convinto che il tema di fondo non sia l'intelligenza artificiale ma il modo con cui questa entra in relazione all'automazione fisica. La rete può essere competente quanto vuole, ma oltre ai sensori ai sistemi per esprimere le proprie potenzialità servono degli attuatori. E qui rientrano in gioco le persone in un modo che spesso non consideriamo. Il libro di Moritz Altenried è una lettura molto interessante: The Digital Factory- The Human Labor of Automation (opens new window) parla dei lavoratori della fabbrica digitale di oggi, tra i quali ci sono magazzinieri di Amazon, gli autisti delle consegne, gli addetti ai giochi cinesi, i moderatori di contenuti filippini e gli ottimizzatori di motori di ricerca dell'America rurale. Ripetitivi ma stressanti, noiosi ma spesso emotivamente impegnativi, questi lavori richiedono poche qualifiche formali, ma possono richiedere un ampio grado di competenze e conoscenze. Questo lavoro è spesso nascosto dietro la presunta magia degli algoritmi e si pensa che sia automatizzato, ma in realtà dipende fortemente dal lavoro umano.

Imparare vim: dopo qualche anno di iato, torna Jovica Illic, neopapà, e torna il suo Mastering Vim Quickly (opens new window) più varie altre cose (video, libri supplementari) in fortissimo sconto ancora per poco (tipo lunedì già non è più in sconto). Lui è uno singolare ma bravo.


Coffee break

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Al-Khwarizmi

Sta arrivando la resa dei conti per le startup della Creator Economy (opens new window). Le startup che si rivolgono ai creatori con prodotti link-in-bio, software di contabilità e altri strumenti si sono moltiplicate a centinaia negli ultimi anni. Ma per molte aziende non si è materializzato un numero sufficiente di clienti, costringendole a cercare acquirenti, a cambiare rotta o a chiudere.

Il declino (opens new window) della mia amata San Francisco (opens new window) è sotto gli occhi di tutti (opens new window), purtroppo. La pandemia e il lavoro da casa sono la mazzata finale? (opens new window)

Durante la WWDC Apple ha presentato una versione nuova dei suoi processori (M2 Ultra), una nuova versione di Mac Studio e il nuovo Mac Pro. Sono delle bombe (opens new window). M2 Max è fondamentalmente un M1 Ultra, e M2 Ultra quasi raddoppia le prestazioni di M2 Max.

Nel mondo della tecnologia più commerciale continua questa corsa al tablet eInk perfetto: da un lato Amazon (opens new window) con lo Scribe, dall'altro Remarkable 2 (opens new window) e dietro arrivano anche altri, oltre a Kobo Elipsa 2E (opens new window). Vedi Lenovo (opens new window), per esempio.

A Google hanno creato AlphaDev (opens new window), un sistema di intelligenza artificiale che utilizza l'apprendimento per rinforzo per scoprire algoritmi informatici migliorati, superando quelli affinati da scienziati e ingegneri nel corso di decenni. Per esempio, AlphaDev ha scoperto un algoritmo più veloce per fare sort (opens new window), cioè un metodo per ordinare i dati. Ne aveva parlato Paolo Attivissimo (opens new window).

Intanto, una AI ha devastato (opens new window) una gara per creare copertine di libri indie di fantascienza.

Infine, visto che Apple ha presentato il visore Vision Pro (opens new window), si riparla di metaverso un po' di più. E c'è sempre quello che tira fuori la storia (opens new window) che Second Life è un posto ancora molto abitato.

Ah, intanto Google vende i Google Domains (opens new window) a Squarespace e chiude gli Album di foto (opens new window) (permettendo di scaricarli)


Mostly Here
Mostly Here ~ Foto © Antonio Dini

La coda lunga

Valerio Stivé racconta magnificamente, in inglese, l'avventura del Comicon di Napoli, tra l'orlo dello scudetto e la scampagnata di noialtri della redazione di Fumettologica. Io ero nel pacchetto di mischia, come si dice, e (a parte la citazione, di cui lo ringrazio) mi emoziono ancora (uééé) al pensiero dello scudetto al Napoli che abbiamo mancato per così poco. E sì, quella città è davvero meravigliosa. Da leggere (opens new window).




I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.



“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


END




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