[Mostly Weekly ~193]

La pazzia di Elon Musk, gli artigiani gli utenti e le AI


A cura di Antonio Dini
Numero 193 ~ 13 novembre 2022

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Intanto, buona lettura.


A wealth of information creates a poverty of attention
–– Herbert Simon



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Editoriale

Molti stanno cercando di spiegare la "pazzia" di Elon Musk con Twitter. Le spiegazioni si susseguono serrate e soprattutto da noi sono decisamente limitate e spesso puerili, proprio come il personaggio suggerisce. Manca quantomeno lo scenario, la prospettiva. Se avete anche solo un po' di dimestichezza con i mercati, avrete notato che stanno accadendo alcune cose strane. Da un lato, Elon Musk sta distruggendo Twitter, certo. Ma Sam Bankman-Fried ha appena finito di distruggere la sua Borsa cripto FTX. Entrambi sono figure carismatiche, con un seguito online enorme, che hanno incrociato le persone più potenti e famose del mondo, anche se non è chiaro se abbiano idea di cosa stiano facendo. Però non sono casi isolati di megalomania. C'è una tendenza, uno schema, dietro. I due sono rappresentativi di un diverso tipo di padroni del mondo, che usano il loro potere sui social media per gonfiare il valore dei loro beni. Come scrive Malcolm Harris in questa ampia indagine (opens new window) sul nuovo panorama finanziario, è probabile che l'influencer capitalist sia destinato a rimanere, anche perché non possiamo far finta di niente e andare oltre.

Se volete sapere cosa cambia quando l'influencer anziché sponsorizzare la tequila ne compra una fabbrica per poi rivenderla a tre miliardi di dollari, avete trovato l'articolo che fa per voi.

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Auto cittadina
Auto cittadina ~ Foto © Antonio Dini

Parliamo di AI

Nel 1954 il sociologo Jacques Ellul pubblicò The Technological Society (opens new window), lavoro in cui delineava l'influenza incalzante della "tecnica" (la technique) sul mondo. Per Ellul, la Tecnica è il processo attraverso il quale la società converge sul metodo migliore conosciuto per raggiungere un determinato compito o risultato. Le macchine non sono necessarie per la realizzazione della Tecnica, ma in molti settori sono il punto di arrivo.

Prima dell'industrializzazione, pescare era un mestiere. Per generazioni i pescatori si sono orientati grazie al sole e hanno gettato le reti sulla base di abitudini e sensazioni. I pescatori esperti sono stati in grado di adattare spontaneamente le loro abilità alle condizioni meteorologiche e alle condizioni di pesca. I pescatori eccezionalmente bravi hanno lasciato in eredità delle tecniche migliorate frutto di decenni di esperienza.

Tuttavia, poiché il risultato desiderato della maggior parte delle attività di pesca è quello di massimizzare il numero di pesci catturati, le tecniche guidate dalle macchine hanno vinto: oggi i pescherecci sono tecnologicamente complessi e i pescatori si sono trasformati da artigiani che padroneggiano gli strumenti a tecnici esperti che manovrano le macchine.

Veniamo a questa mattina: dopo la diffusione dei computer stiamo assistendo alla diffusione delle AI. Lasciata "libera" di diffondersi nella società, l'intelligenza artificiale, a prescindere dalla sua declinazione (machine learning etc), sta causando dei cambiamenti analoghi alla tecnologia dei pescherecci. È in corso l'ascesa dell'Utente, che può essere interpretata anche come il ritorno del Dilettante. Per dirla con Ellul: un Utente è un Dilettante che ha accesso diretto alla migliore Tecnica. Il software ha eliminato il Tecnico come custode del metodo migliore.

Facciamo un esempio: il Designer era un Artigiano, ora molti operano come Tecnici. Domani, con l'accesso ai software più recenti, anche gli Utenti saranno dei Designer.

Già oggi l'Utente ha l'impressione di collaborare con il proprio designer personale: il compito dell'Utente era quello di proporre dei suggerimenti e scegliere tra le opzioni di progettazione fornite dal Designer. Ma questa volta il ciclo di feedback è istantaneo, il Designer è una macchina e il costo effettivo è diventato gratuito.

Tutto questo però ha un prezzo. Per Ellul, la capacità umana di libertà e virtuosità così si blocca. Mentre il mercato ottimizza senza sosta l'efficienza, le scelte sono sempre più dettate dalla tecnica. La nuova tecnologia dà origine a nuovi e migliori processi a cui i Professionisti devono continuamente adattarsi. Un pescatore potrebbe tornare alle vecchie pratiche, ma non può farlo se vuole competere sul mercato aperto.

La storia di questo disegnatore (opens new window), che ha scoperto di essere diventato a sua insaputa il modello di una AI, indica proprio questa direzione. Lo svuotamento del campo dei Professionisti e la trasformazione degli Utenti.


Importante

Quando il New York Times (opens new window) racconta la storia del divorzio di Hillary e Totti (e lo fa meglio della stampa italiana) è corretto sentirsi a disagio, soprattutto se si è giornalisti.

Da uno studio condotto su quasi duemila bambini (opens new window) è emerso che quelli che hanno dichiarato di giocare ai videogiochi per tre o più ore al giorno hanno ottenuto risultati migliori nei test di abilità cognitiva che riguardano il controllo degli impulsi e la memoria di lavoro rispetto ai bambini che non hanno mai giocato ai videogiochi.

A quanto pare i dolcificanti artificiali, quei composti usati a livello industriale per sostituire lo zucchero in bibite e alimenti, non sono poi così neutri come sembra. Anzi, proprio per niente (opens new window).

Vi siete mai chiesti cosa c'entrano le ciminiere bianche e arancioni che si vedono in mezzo alle strade di New York e da cui fuoriesce il vapore? È il sistema di teleriscaldamento della città, vecchio di più di un secolo. Oggi, sotto le strade di New York City ci sono circa 170 chilometri di tubature per il vapore, che servono come fonte di energia più pulita del petrolio o del carbone per oltre 1.500 edifici. Alcuni degli edifici più famosi di New York sono alimentati a vapore, come l'Empire State Building, il Chrysler Building, il Grand Central Terminal, le Nazioni Unite, il Rockefeller Center e altri ancora. Qui c'è tutto quel che volevate sapere (opens new window).

Se vi piacciono le storie di piloti militari che sopravvivono a un bel guaio (è un genere, sul serio), questa fa per voi (opens new window) (E qui c'è anche il sito con la storia della Uss Los Angeles CA-135 (opens new window)).


Yamato

Kogarashi (こがらし)
La parola giapponese di questa settimana per il nostro dizionario tematico è kogarashi (こがらし), il vento freddo che annuncia l'arrivo dell'inverno. Kogarashi è definito in modo piuttosto stretto dal servizio metereologico giapponese come le raffiche di vento provenienti da nord superiori a 28,8 km/h registrate in ottobre o novembre e capace di far cadere le foglie secche dagli alberi. C'è un haiku di Shuji Terayama (1935-1983) che restituisce perfettamente il senso del vento freddo improvviso e dell'arrivo dell'inverno:

Giochiamo a nascondino
Conta fino a tre
Ed è inverno


Italiana

Le emissioni di CO2, Paese per Paese (opens new window). E già che ci siamo, una spiegazione (lunga) di come sarà il mondo post climate change (opens new window) (in inglese). Fa paura.

Il giornalismo è un bene comune. Ma cos'è il "giornalismo civile" e in cosa è differente da quello tradizionale? Un bell'articolo (opens new window) pieno di idee e cose meno note però da sapere.

Derive. Il Post sta diventando un po' superficiale: l'informazione del segmento "tecnologico" ha i numeri ma non la capacità di andare in profondità, a quanto pare. Invece, sposa le tendenze in rete e non fa quel passettino in più per analizzare i motivi e distinguere i fenomeni tra loro. Peccato. Si vede qui per Twitter (opens new window) e più in generale qui sulla crisi del settore dei big tech (opens new window). Non sono due articoli di cronaca: uno spiega se è possibile un'ipotesi "gigante" e l'altro perché c'è una crisi. La risposta però non c'è. Altrove si provano analisi più pragmatiche (opens new window). Ma secondo me è una questione di cultura di fondo del nostro giornalismo (vecchio o nuovo) rispetto ai modelli anglosassoni.

Parlando di cultura di fondo dei nostri giornali, a questo punto lo devo ammettere: sono ipnotizzato dalle "interviste agli italiani" del Corriere della Sera. Sta diventando una specie di genere nel genere. Questa volta segnalo quella a Ringo DJ (opens new window) (di cui ammetto di aver ignorato persino l'esistenza).

Attenzione: per fare interviste come quella sopra ci vuole mestiere. Invece, per tenere un po' di prospettiva, quando le redazioni locali provano a fare le interviste "in grande stile", non sempre riescono. Ci vuole arte e mestiere, appunto, compresa un po' di malizia. Questa intervista ad Amanda Ginsberg (opens new window), la "mamma di Tinder", per esempio, non è venuta molto bene, secondo me.


Multimedia

Perché Tesla ha fatto fuori i sensori radar e ultrasonici, lasciando solo le telecamere per la visione? Qui c'è la spiegazione (opens new window). C'è una logica, dietro.

Qualcuno di voi forse già c'era. Era un mondo molto diverso. E pensare che è già due generazioni dopo il mio mondo di origine (C=64 e BBS). Comunque, un video rapidissimo (si fa per dire) che spiega com'era complesso scaricare la musica nel 2000 (opens new window).

Usare Vim, LaTeX e Git per scrivere prosa: un esempio di flusso di lavoro in video (opens new window) (cioè una demo-tutorial). È interessante provare a vedere casi concreti, tra l'altro imperfetti: questo utente ad esempio non ha ancora groccato i movimenti e la grammatica di Vim. Però ha fatto molto: ha trovato il modo di costruire un flusso basato su Vim, LaTeX e Git, e lo ha usato per scrivere in prosa (nel suo caso, la sua tesi di dottorato in Scienze Politiche). L'autore ha utilizzato iTerm 2 su macOS 10.9 "Maverick". Insomma, si può fare.


Tsundoku

Stalin's Library (opens new window) di Geoffrey Roberts per Yale University Press: il libro analizza la mole importante di note a margine che Stalin ha lasciato su centinaia di libri. Esse rivelano che l'impegno intellettuale non è incompatibile con una spietata megalomania. Questo non sorprenderà chi lavora nelle università contemporanee.

Libri sul minimalismo: Subtract: The Untapped Science of Less (opens new window) di Leidy Klotz. Quando gli esseri umani risolvono i problemi, trascurano un'opzione incredibilmente potente: non sottraggono. Invece, accumulano "cose da fare" ma non considerano "cose da non fare". Si creano incentivi per ottenere prestazioni elevate, ma non si eliminano gli ostacoli che impediscono di raggiungere gli obiettivi. Che si tratti di una pila di Lego, della preparazione di un panino al formaggio grigliato o della stesura di un saggio, Leidy Klotz dimostra che viene costantemente trascurato il principio della sottrazione come metodo per migliorare. La preferenza mentale delle persone per l'addizione (per aggiungere a ciò che c'è già piuttosto che pensare di togliere) è così diffusa e forte che si preferisce accogliere una idea sbagliata piuttosto che eliminarla.

What Works (opens new window) di Tara McMullin è un antidoto all'incessante ricerca del "di più" e alla cultura dell'impegno in cui viviamo. È un approccio non convenzionale alla definizione degli obiettivi, alla pianificazione e all'esecuzione che privilegia la pratica rispetto al raggiungimento degli obiettivi sia nella vita che nel lavoro. È un altro modo per fare le cose e andare avanti. Quanto basta, con quel che funziona.


Coffee break

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Al-Khwarizmi

La settimana scorsa non ne ho scritto niente perché non ho avuto tempo. Per fortuna ho trovato quest'ottimo articolo di Sue Gee (opens new window) ha scritto per onorare Kathleen Booth, recentemente scomparsa all'età di 100 anni. Tra le altre cose, Booth ha inventato il primo linguaggio assembly, ha co-costruito l'hardware dell'ARC e ha fondato il primo dipartimento universitario di informatica. Riposi in pace a una leggenda dell'informatica.

Se siete stufi di tutte le guerre tra runtime JS, potete leggere questo articolo (opens new window) sull'esecuzione di JavaScript in WebAssembly con WasmEdge, il runtime Wasm più veloce in circolazione. D'ora in poi, facciamo un gioco divertente: beviamo qualcosa ogni volta che sentiamo parlare di un nuovo runtime. Potete sempre usare il Kool-Aid se per qualche motivo non avete voglia di sbronzarvi di lunedì mattina.

Miško Hevery (il creatore di Angular) ha scritto perché la Resumability è la migliore alternativa alla Hydration (opens new window). E sì, ovviamente so cosa significano tutte queste parole.

UnoCSS (opens new window) è un motore CSS atomico istantaneo e on-demand che ha appena rilasciato una documentazione interessante (opens new window) e interattiva. È stato creato da Anthony Fu, membro dei Core Team di Vue, Nuxt e Vite (alias Vue Mafia). Il nome del progetto si basa ovviamente sulle sue intense partite a Uno con Evan You e il resto della Vue Mafia.

Ricordate "il software si sta mangiando questo", "il software si sta mangiando quello"? Beh, adesso si sta mangiando le auto (opens new window) Ma no, non per via della guida autonoma, che è in pieno inverno della AI e ci vorranno generazioni prima di avere un'auto senza volante (opens new window).

Secondo Om Malik siamo arrivati alla fine della on demand economy (opens new window): le startup per il delivery non deliverano, insomma. Qualcosa ha iniziato a crollare.

Sto provando un'ottima app per creare e fare presentazioni: iA Presenter (opens new window). Ci tornerò sopra. È solo per Mac e basta sul markdown (è fatta da iA (opens new window) che poi sono quelli di iA Writer (opens new window), il mio strumento principale di scrittura ormai da anni). Tuttavia, mi sono trovato a usare il mio iPad per fare una presentazione che avevo creato con iA Presenter (opens new window), e quindi avevo bisogno di trasformarla in un formato compatibile. Esportata in PDF dal Mac, salvata su iCloud l'ho poi aperta e convertita su Keynote (PDF to Keynote (opens new window)) usando questa piccola utility gratuita per iPad e iPhone che, a quanto pare, funziona anche sui Mac Apple Silicon. Fantastico. "Sia che utilizziate Beamer (LaTeX), Deckset o qualsiasi altra applicazione per presentazioni, PDF to Keynote vi permette di importare le diapositive PDF con fedeltà 1 a 1 in Keynote come immagini vettoriali. Quindi, utilizzate gli strumenti di annotazione e presentazione di Keynote per presentare con sicurezza". Mi piace molto questa idea. Oltre a supportare l'apertura di file PDF attraverso la pagina Condividi ("Apri in PDF a Keynote"), PDF to Keynote supporta anche qualsiasi provider di archiviazione, inclusi, ma non solo, iCloud Drive, Google Drive e Dropbox attraverso l'interfaccia File standard. Personalmente continuo a preferire il Mac per moltissime cose soprattutto quando complesse o quando richiedono molto uso di tastiera e cambio continuo di contesti. Però i trenini di app su iPad permettono di fare davvero tante cose, adesso.


Autunno
Autunno ~ Foto © Antonio Dini

Una modesta proposta

Avete presente i paywall dei giornali? Quelli che sono "l'arma totale" contro la quale alcuni fanno polemica e altri invece aderiscono? Beh, pare che metà degli utenti americani (opens new window) li stia forzando e scavalcando. Voi li scavalcate? Non lo so. Mi viene da proporre, invece: perché non li aboliamo?




I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.



“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


END




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