[Mostly Weekly ~159]

I venti sotterranei che in terra si nascondono


A cura di Antonio Dini
Numero 159 ~ 20 marzo 2022

Benvenuti! Siete di nuovo su Mostly Weekly, la newsletter settimanale che esce quando è pronta. Non so più cosa dire se non un rassegnato "Fermate la guerra". Non mi occupo di raccontarla perché non è mio compito farlo (non più, perlomeno), quindi consentitemi di parlare d'altro.

Potete trovare qui l'archivio (opens new window) dei numeri passati di Mostly Weekly.

Covid: ma quindi abbiamo vinto il virus, è davvero finita? Direi di no (opens new window).

Vi ricordo che Mostly Weekly è aperta a tutti, senza pubblicità o affiliazioni. Volete contribuire? Fate una donazione qui su PayPal (opens new window) selezionando amici e parenti. Grazie.

Intanto, buona lettura.


There can be beauty in complexity but complexity is not the essence of beauty
–– Richard Gregg



~~~


Editoriale

Indipendenza
Di solito si dice che chi sceglie una carriera indipendente, professionista o imprenditore che sia, lo fa di proposito. È il suo sogno, la sua missione. A quanto pare, invece, la pervasività di Internet ha reso più fluido scivolare in questo spazio di autonomia e solitudine fatto anche di opportunità che bisogna saper cogliere con lo spirito e le competenze giuste. Vivere vendendo anche cipolle (opens new window). Pensateci domani, mentre andate in ufficio.

~ ~ ~

Manhattan
Manhattan ~ Foto © Antonio Dini

Importante

Il lavoro che cambia
L'onda del cambiamento sta arrivando. La grande ondata di ribellione nel lavoro post-pandemia è sopra di noi, come dimostra il fatto che al richiamo in ufficio del capo di Goldman Sachs si è presentata solo la metà (opens new window) dei dipendenti. In molti settori le persone non contano niente, possono essere sostituite da un software nel cloud (e lo sanno) ma in altri sono preziose e pochi individui possono fare la differenza. E lo sanno anche loro. Vedi i programmatori (opens new window), ad esempio. Il punto, comunque, è sempre lo stesso: come rendersi indispensabili (opens new window) sul posto di lavoro. Ammesso che ci sia ancora un posto dove si va a lavorare.

Fuga da Gmail
L'ho scritto un po' in tutti i modi: occhio a basare la propria vita digitale su uno dei grandi servizi, perché può essere molto pericoloso. Ad esempio, uscire da Gmail (opens new window) potrebbe essere salutare per molti di noi (che non vuol dire smettere di usarla, ma assicurarsi che non sia una trappola mortale).

Sicurezza
Si sta parlando abbastanza di questa cosa che adesso si potrebbero fare le autenticazioni senza password. Non è proprio così: è la Fido Alliance che ha pubblicato un white paper (opens new window) (pdf) in cui dice quali sono le strategie ottimali. Ma se n'è accorta Wired Usa e ne ha fatto una notizia (opens new window). Credo che anche solo i dongle di Yubiko (opens new window) ci siano da almeno 4-5 anni. E se persino Apple si è inventata la sua versione (opens new window), un mondo passwordless mi sa che lo vedo più lontano, non più vicino.

Il pragmatismo cinico e disincantato
È un po' che giro attorno agli scritti di Marco d'Eramo. M'ha consigliato di leggerlo tanta gente, anche un premio Nobel, e sono stato sempre affascinato dai libri della madre, la straordinaria Luce. Beh, questo articolo (opens new window) m'ha definitivamente convinto, se ce ne fosse mai stato bisogno. Marco d'Eramo non so se serve a capire la vita, ma sicuramente un po' di più il mondo.


Yamato

Kaze (風)
La parola scelta per questa nuova puntata del nostro dizionario tematico di giapponese questa settimana è molto semplice e breve: kaze (風), cioè vento.

Il vento, voi lo sapete, ha una dimensione squisitamente meteorologica e anche geografica (anzi, orografica, diciamo) e una più decisamente spirituale. Il vento è lo spirito, è l'anima, ma è anche il respiro della natura e degli dei. È il vento divino, il kamikaze‌ (神風) ma è anche il motore che fa sopravvivere la valle di Nausicäa ai veleni della guerra degli uomini nel manga e nel lungometraggio a cartoni animati di Hayao Miyazaki: ‌Kaze no Tani no Naushika (風の谷のナウシカ) cioè Nausicäa della valle del vento.

Se per Seneca "Il vento è aria che spira", per Lucrezio: "Son dunque i venti un invisibil corpo, che la terra che l'mar che l'ciel profondo trae seco a forza e ne fa strage e scempio". Per i giapponesi invece il vento è qualcosa di più sfumato. Nel suo Kaze no setsu (風の説), letteralmente "teoria del vento" o meglio "tutto sul vento", Makoto Ooka costruisce un labirinto di significati, allusioni e impercettibili rumori oltre a missioni impossibili per il lettore. Tradurre il poema è una sfida minore (ma pur sempre una sfida) che da anni fa impazzire i traduttori professionisti in molte altre lingue. Il vento è anche questo: semplicemente inafferrabile, come il suo senso. È un viaggiatore che ci porta informazioni preziose da lontano, per chi le sa sentire, ma che fugge traditore con i nostri segreti più preziosi subito dopo. E poco altro.


Apple & C.

Apple Studio Display
Da quindici anni uso lo stesso display Apple che a questo punto ha decisamente ammortizzato il suo costo (500 euro usato). Dopo tantissimo tempo, finalmente (opens new window) Apple ha presentato il suo nuovo Apple Studio display (opens new window) sotto i duemila euro. Però a quanto pare la webcam non è piaciuta per niente a John Gruber (opens new window) e non a torto (opens new window). (ma forse ci sono timide possibilità di miglioramento (opens new window))

Le cose di una volta
Penso che ve lo siete chiesto molte volte anche voi, o almeno io me lo sono chiesto molte volte: per quale motivo le cose che compriamo non sono come dovrebbero essere? Voglio dire: perché non funzionano come dovrebbero? Ecco, adesso c'è qualcuno che ha provato a rispondere. E bisogna dire che la sua risposta, anche se rivolta prevalentemente solo alle cose che riguardano la tecnologia, secondo me potrebbe avere una valenza molto più ampia e ancora più interessante. È tutta qui, da leggere (opens new window).

Saab
Il mio sogno sarebbe stata una Porsche 911 (opens new window). Non una di quelle di oggi, che sembrano veicoli dell'Impero di Guerre Stellari nella trilogia degli anni Novanta. No, penso alla Porsche 911 degli anni Settanta-Ottanta (opens new window), cioè la Carrera 3.2 (opens new window) dei bei tempi che furono. Invece, mi sto rendendo conto che potevo sparare più basso e pensare a una Saab 900 (opens new window), perché no? Alla fine è stata una macchina incredibile.

Luna dude
Attraverso il tempo, si succedono guerre ed epidemie (quanto è vero!). E accanto a questo si consumano le normali, piccole storie. Ad esempio: il progetto nato (probabilmente) in Italia di realizzare un orologio russo fortemente moddato (cioè modificato con pezzi ad hoc) chiamato Luna dude (opens new window). Il progetto è fallito per vari motivi, ma molte parti erano già state prodotte. Bastava comprare lancette, quadrante e altri pezzi sul sito russo, trovare un movimento e una cassa sempre russa di dimensioni adeguate, e assemblare il tutto. Difficile (opens new window) ma non impossibile. Con la guerra, è diventato assurdo (opens new window). E i prezzi su eBay sono esplosi. Storia fantastica da raccontare.

Fare le domande
Tanto tempo fa Eric Raymond si prese cura di un aspetto della cultura online che è fondamentale: saper fare le domande per ottenere delle grandi risposte. Questa guida (opens new window) è lo strumento perfetto per evitare di perdere tutti del tempo prezioso.

Pet project
Ibm ha deciso di rendere open source il suo progetto di un microscopio elettronico da trecento dollari (opens new window) realizzato con il Lego. Cioè, non è che hanno speso trecento dollari per fare un microscopio di lego (quelli sono bravissimi a farveli spendere quelli della Lego con delle piante (opens new window), delle automobili del futuro (opens new window) o addirittura lo Shuttle Discovery (opens new window)), ma insomma, ci siamo capiti.

Simula bene
Roland festeggia il suo più famoso strumento con questi simulatore online che permette di fare quello che solo la mente di Yuri Suzuki (opens new window) poteva predisporre: creare una musica fantastica (opens new window). E siamo tutti Kraftwerk (opens new window) almeno per cinque minuti.


Eventuali

Cicci
Una rilettura (opens new window) della storia del Mostro di Firenze per chi non c'era. Nel senso, per la gente che non ha provato mai l'emozione primaria: andare a fare all'amore con la macchina dei genitori tra boscaglie varie sulle colline fiorentine pensando che sì, male che fosse andata, se anche arrivava Cicci il mostro di Scandicci, a far veloci però ne poteva essere valsa la pena lo stesso. Si sarebbe morti soddisfatti, in un certo senso. Ovvai.

Belli dentro
Probabilmente potrebbe essere una specie di format per la tv in streaming: la prima stagione la producono di sicuro. Comunque: l'idea (opens new window) di fare la scansione delle cose e vedere come sono fatte dentro per capire come funzionano, e poi farlo ai tappi delle bottiglie di ketchup e di succo di frutta è semplicemente geniale. Compreso scoprire che dentro uno di questi tappi c'è una specie di mini-sega nascosta che serve solo per aprire il sigillo di freschezza quando si svita il tappo per la prima volta.

Lavora, AI
Sono sicuro di averla già pubblicata ma in questi giorni mi è rimasta molta roba "sospesa" per vari motivi. Comunque, da un paio di decenni sono convinto che un'analisi automatica usando le reti neurali permetta di unire molti puntini. E magari anche tradurre e datare i frammenti greci (opens new window), perché no.

Nebbia
Pandemia, lockdown, guerre, accidenti vari. Ci si sente un po' confusi. Inizia anche la storia della primavera, che porta con sé l'idea, in molti, di farsi una bella curetta ricostituente. Non sempre serve ma fateci caso lo stesso: il cambio di stagione ha un impatto sui nostri ritmi biologici. Non a caso si sta cancellando l'ora legale, almeno negli Usa (opens new window). Comunque, per schiarirsi le idee, ci sono anche altri metodi: qui ci sono cinque suggerimenti di buon senso (opens new window) ma clinicamente approvati che possono tornare utili.

Ripescare
Il Post s'interroga: cos'è il ripescaggio di un libro (opens new window)? E già che c'è spiega anche che Adelphi è "una casa editrice che pubblica principalmente opere di scrittori del passato". Sapevatelo.

Botti vecchie e vino buono
A quanto pare ci sono relazioni positive, nessi di causazione, tra l'invecchiamento e la bontà delle proprie creazioni: giganti di settori diversi sono diventati tali dando il meglio in tarda età (opens new window). Tié, prendetevi questa, Millennials del piffero!

Sto bene qui, grazie
Se un giorno decideste di andare a vivere negli Usa, potreste voler scegliere dove precisamente sulla base del clima locale. Per trovare questo posto incantato con il numero massimo di giorni come li volete voi, il Goldilocks (opens new window), c'è un apposito calcolatore online: voi impostate le temperature e lui vi fa vedere (opens new window) come si posizionano tutte le particelle negli Usa. Dove si sta peggio e dove si sta meglio. Chissà se con il riscaldamento globale poi qualcuno vi rimborserà.


Multimedia

Se vi venisse voglia di costruirvi un rifugio bello caldo e protetto nel bosco, oltre a usare la vanga vi conviene sacrificare gli ultimi venti minuti di batteria del vostro smartphone per questo video Youtube (opens new window). Nella speranza che il telefonino prenda. (Questo tizio fa sembrare MacGyver un ragazzino sperso nei boschi).

Porno-orologeria: ho scoperto il mondo degli youtuber degli orologi, e fanno video che (opens new window), posso garantirvelo, da un punto di vista semiotico sono perfetti esempi di pornografia per tutto tranne che non sono vietati ai minori. Per ora, almeno.

I film di oggi non sono più roba buona, almeno nella maggior parte dei casi. Questo video in inglese lo spiega bene (opens new window). Non preoccupatevi che non sia in italiano: da noi non c'è più neanche bisogno di spiegarlo.


Tsundoku

Ho preso Bibbia pagana (opens new window) perché alla fine il nome di Giorgio Dell'Arti mi sta simpatico (a suo tempo, quando faceva una delle prime edizioni del Giudizio Universale dei libri, Dell'Arti mi ha regalato una mezza dozzina di cose che non ho mai letto) e poi perché pensavo si leggesse bene. Comunque, non lo sto leggendo, ma penso lo stesso si legga bene: sono tutti i miti greci messi giù con una cornice narrativa forte e un linguaggio uniforme, una specie di Antico Testamento della classicità. Colto è colto. Mentre Karol Kerenyi pensava che il mito greco non avesse alcun filo narrativo unico.

Alessandro Robecchi è uno scrittore potentissimo e prolifico. Il suo Una piccola questione di cuore (opens new window) è un altro piccolo romanzo favoloso che mi piace anche se quello del giallo è un genere che non sopporto e poi quando è "localizzato" ("l'investigatore di città", per intendersi) mi fa morire. Però in questo caso funziona. Robecchi sta crescendo moltissimo come scrittore, ma definirlo come fa la quarta di copertina lo "Scerbanenco del nostro tempo" mi pare eccessivo e al tempo stesso limitante.

Non è esattamente un libro: è un live, un doppio Dvd con testi e altro. Recital (opens new window) di Corrado Guzzanti però secondo me è la cosa da avere dall'artista romano: autore e attore sofferto e complesso, che esplode sul palcoscenico e poi lo sfugge a volte per interi decenni, preda dei suoi neanche troppo nascosti tormenti interiori. Che talento straordinario e quanta sofferenza.


Coffee break

Mostly Weekly è una newsletter libera e gratuita per tutti. Se volete supportare il tempo che passo a raccogliere e scrivere le notizie, potete farlo offrendomi un caffè alla settimana su PayPal (opens new window) (che detto così sembra quasi un "in alto le mani, questa è una rapina", però vabbè ci siamo capiti).


Al-Khwarizmi

Machine Learning, spiegato bene
Ennesima guida "spiegata bene" (opens new window) al machine learning, reti neurali, addestramento e varie forme di regressione statistica. Però con molta grafica fatta bene che rende l'esperienza gradevole e di buona comprensibilità.

Geeelattti, venghino diavolesse e diavoletti
Dunque, a quanto pare c'è questo corto circuito che non finisce più. L'open source vede arrivare un contributo paradossale: il GW-Basic di Microsoft (opens new window) in versione primi anni ottanta, che segue la riapertura dell'anno scorso di MS-DOS 1.25 e 2.0.

TUI
Vi faccio un regalo, va. Text user interface (opens new window). Prego, ringraziatemi dopo.

Lapce
Ehi, ma io la conosco? A me? No, no. Questo dev'essere lo scambio di battute più comune per quelli che scaricano Lapce (opens new window), il nuovo editor di codice di cui sentivamo tutti il bisogno e che NON somiglia a VSCode. No, no. Neanche un po'. Però è veloce. Sì, come no.

La tela dell'ascella
Sembra un racconto di Margaret Atwood e invece è la versione non ufficiale della shell di Google che ovviamente gira solo su web (da cui la tela del ragno nel titolo). Si chiama Goosh (opens new window). Anche il nome è un azzeccatissimo disappunto.

L'isola del template
Come una perfetta storia di pirati (il tema del css sembra quello) questo è il racconto (opens new window) dell'invenzione da parte del CSS Working Group di due strutture di alto livello: @conditional e @otherwhise, che però non si chiameranno così, anche perché c'è un casino da risolvere con i nomi scelti da tempo per il Saas. E quindi? Sarà divertente vedere come finisce. Cioè probabilmente con @if o @when.

Disegnare in 3D
Il Cad per il resto di noi, e per di più open source: ecco Plasticity (opens new window). Funzionerà? Chissà.

Bzzz
Quindici suggerimenti su come progettare delle API REST che siano anche buone e funzionino bene. Se ce ne fosse bisogno, voglio dire. Sono buoni consigli (opens new window) comunque. Sempre se ce ne fosse bisogno, sia chiaro. Perché, a proposito: quand'è l'ultima volta che avete scritto un'API RESTful? L'avete sanificata?


Passeggiate
Passeggiate ~ Foto © Antonio Dini

Una modesta proposta

ci_penserò_poi.sh & > /dev/null




I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.



“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


END




Ti è piaciuta? Inoltrala a chi potrebbe essere interessato.
Se l'hai ricevuta, qui puoi iscriverti
Qui invece c'è l'archivio dei numeri passati
Se vuoi contribuire al futuro di Mostly Weekly, puoi pagare un piccolo contributo equivalente a un caffè alla settimana usando PayPal (opens new window)
Buona domenica!