[Mostly Weekly ~147]

Santo Stefano e altri pensieri


A cura di Antonio Dini
Numero 147 ~ 26 dicembre 2021

Benvenuti al numero di Santo Stefano di Mostly Weekly, la newsletter settimanale che esce quando è pronta. Se, come spesso accade nella settimana tra Natale e Capodanno, vi state chiedendo dove sta andando la vostra vita, sappiate che non siete i soli. Nel suo piccolo anche questa newsletter si sta chiedendo da dove viene, chi è e dove sta andando. Per questo tipo di riflessioni ci sono molte strade diverse che si possono imboccare: dal conforto della fede alla meditazione, passando per la nostalgia soffocante o lo sballo stordente.

Anche l'ignavia potrebbe essere una risposta possibile, molto difensiva e autolesionista (soprattutto se trovate Dante Alighieri nell'aldilà a decidere del vostro destino di ignavi che per viltà avete fatto grandi rifiuti). Riguardo alle letture, posso consigliare Ecologia e Psicogeografia di Guy Debord, che ha il pregio di essere basato su poche idee ma ben chiare: "Il mio ottimismo – scrive Debord – si fonda sulla certezza che questa civiltà crollerà. Il mio pessimismo su tutto ciò che essa farà per trascinarci nella sua caduta".

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Intanto, buona lettura!


I want to die peacefully in my sleep like my grandfather, not screaming in terror like his passengers
– Jack Handey



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Editorialogica

The Corpse Bride Diet
Non ho parole se non dire che sono dei luridi. E che la giustificazione morale dei dipendenti di queste aziende (TikTok, Facebook etc) stile processo di Norimberga: "obbedivo solo agli ordini" secondo me non giustifica assolutamente nulla. Un esempio? Come TikTok inonda gli adolescenti di video che presentano in maniera programmatica comportamenti di disordine alimentare in maniera rinforzata e positiva. È una inchiesta condotta dal Wall Street Journal (opens new window): a una dozzina di account TikTok automatizzati, registrati dal giornale con profili di ragazzi di 13 anni, l'algoritmo di TikTok ha mostrato decine di migliaia di video di perdita di peso entro poche settimane dall'iscrizione. L'articolo è una lettura straziante. Su una scala più ampia, questa inchiesta del WSJ mostra quello che molti osservatori e centri di ricerca dicono da tempo. TikTok e altre app Big Tech stanno spingendo i bambini e gli adolescenti in spirali oscure e pericolose con poca considerazione per la loro sicurezza e benessere. C'è di più. Uno dei ragazzi con cui il WSJ ha parlato ha pubblicato l'inchiesta sul suo account TikTok. L'azienda l'ha cancellato perché "contenuto insicuro". Quando il ragazzo ha fatto appello, hanno confermato la loro decisione dicendo che il suo video era "incitamento all'odio". Stiamo scherzando, vero? (No, non stiamo scherzando).


(L'altro editoriale, dopo che mi sono calmato)
Visto che il prossimo numero di Mostly Weekly sarà l'anno prossimo, vi segnalo questa cosa adesso, per tempo. A partire dal primo gennaio del 2022 succederà qualcosa di storico: per la prima volta 400 mila registrazioni audio anteriori al 1923 entreranno nel pubblico dominio grazie a una nuova legge statunitense, il Music Modernization Act. Per festeggiare questo evento (opens new window), l'Internet Archive sta collaborando con una serie di soggetti del mondo della conoscenza open per un evento virtuale il 20 gennaio, "A Celebration of Sound (opens new window)". E non c'è solo la musica da festeggiare. Il primo gennaio va in pubblico dominio anche il classico per bambini Winnie the Pooh (opens new window), poi A Sun Also Rises (opens new window) di Hemingway (non la versione italiana, perché da noi rimane sotto copyright la traduzione), Il figlio dello sceicco (opens new window) con Rodolfo Valentino, oltre a registrazioni musicali storiche come Maple Leaf Rag (opens new window) di Scott Joplin e migliaia di altre. Saranno tutte libere e gratuite per la creatività, cioè sarà possibile riutilizzarle e condividerle, o semplicemente per leggere, ascoltare, vedere.

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La magia del Natale
La magia del Natale ~ Foto © Antonio Dini

Importante

Ponzi e riponzi storici
E se il Web3 fosse una truffa? Uno schema piramidale? Una fregatura per prendersi i vostri soldi e chissà cos'altro? Dopotutto, appartiene ai big (opens new window) del finanziamento (il venture capital (opens new window)) e secondo altri (opens new window) è una truffa bella e buona, una cosa che non sta né in cielo né in terra (opens new window). Insomma, bitcoin, blockchain e tutto il resto sono solo un'esca enorme per pescare dei pescioni giganteschi. Noi.

La fine del giornalismo locale
Negli Usa dal 2005 a oggi hanno chiuso circa 2.200 giornali locali. È un patrimonio di storie e di fatti enorme che sta scomparendo come neve al sole. C'è chi cerca di preservarlo (opens new window), ma non sta andando molto bene. In Italia ogni due giorni chiudono in media tre edicole. Quando saremo arrivati a un certo punto la struttura della distribuzione collasserà e con lei i giornali e le riviste. Anche da noi, le storie non le racconterà più nessuno e finiremo a leggerci qualche influencer saccente che spiega lui le cose. Il danno più importante, cioè quello alla democrazia, sta passando in cavalleria.

Andare sul New Yorker
Il minimalismo nella scrittura è diventato un tema vero. Un tema che è finito sul New Yorker (opens new window) con un bell'articolo che parla tra gli altri del mio editor di testo preferito (quello che sto usando anche in questo momento, cioè iA Writer (opens new window)) mentre il mensile del New York Times (opens new window) si occupa del concetto di second-brain e della possibilità di riorganizzare le idee sfruttando il computer e sostanzialmente i formati di testo semplice. Questo argomento continua a scivolarmi tra le mani, ma è quello di cui bisognerebbe parlare, lo ripeto da più di un anno, in maniera strutturata. Sono io che faccio fatica.

L'erba del vicino
Se volevate la dimostrazione che anche il giornalismo anglosassone scrive di medicina e salute con i piedi (e qui parliamo di uno che dice di scrivere di medicina e salute per il Time, il New York Times e Vice) questo articolo è perfetto (opens new window): il freddo fa male ma anche no, il riscaldamento globale fa male se siete allergici e avete l'asma, e comunque in vacanza c'è gente che s'ammala perché si riposa. Bah.

L'app che ti paga per filmare i crimini altrui
Viviamo in un mondo allucinante, da un punto di vista mediatico. Ad esempio, Citizen, l'app che consente alle persone di inviare segnalazioni di crimini locali, paga alcuni 25 dollari o più all'ora (opens new window) per trasmettere in streaming i crimini a New York City. L'azienda sta mantenendo la sua attività di assunzione "sotterranea" e pubblica annunci per le posizioni di streamer di reati attraverso un'altra società. Citizen non è menzionata negli annunci di lavoro, che dopo l'articolo che ha raccontato questa storia (opens new window) sono stati tutti cancellati. L'azienda è stata criticata molte volte per aver incoraggiato comportamenti sconsiderati.


Yamato

Komorebi (コモレビ)
Per il nostro dizionario tematico di giapponese questa settimana abbiamo una parola particolare: komorebi (コモレビ), cioè letteralmente "la luce che filtra attraverso le foglie degli alberi" (ma sarebbe meglio dire "che gocciola attraverso gli alberi", che è una immagine secondo me ancora più potente). La parola mi serve per introdurre il suo reciproco, l'ombra. Lo faccio attraverso l'idea che la luce che gocciola attraverso le foglie degli alberi in realtà sia metà della storia, perché riesce a disegnare forme e pozze luminose grazie all'ombra che viene creata dalle fronde. L'estetica qui c'entra sino a un certo punto: è più una filosofia che si basa su una differente percezione della realtà culturalmente connotata. Se si parla di Giappone e di ombra non si può non andare a trovare lo scrittore che ha utilizzato questa prospettiva per scrivere uno dei saggi più letti all'estero.

Lui si chiama Junichirö Tanizaki e nel 1933 ha scritto il saggio 陰翳礼讃 (In'ei Raisan) cioè letteralmente "l'elogio delle ombre" che però da noi in Italia è stato tradotto come Libro d'ombra. Il libro è snello (una settantina di pagine) e costa poco, è composto da 16 sezioni che argomentano il tema centrale del libro: "Dove non ci sono delle ombra, non c'è la bellezza". E l'ombra si genera non con il minimalismo luminoso e pacchiano, quello che ci è arrivato grazie a Ikea e a Marie Kondo per intenderci, ma con la tradizione e l'immobilità, contrapposta al progresso tecnologico e culturale.

L'estetica giapponese tradizionale si contrappone direttamente con il cambiamento così come la luce e l'oscurità rappresentano l'una l'Occidente e l'altra l'Asia in generale e il Giappone in particolare. L'Occidente, che cerca ossessivamente il progresso, vuole far luce e trovare chiarezza sempre e comunque. Invece, l'Asia nell'arte e nella letteratura apprezza le ombre e le sottigliezze, che sono collegate strettamente al concetto di equilibrio e di moderazione.

Una cosa che è facile dimenticarsi è che il Giappone, dall'Ottocento in avanti, con la riapertura forzata all'Occidente, ha sviluppato arte, cultura e pensiero politico e filosofico in contrapposizione a quello nostro di colonizzatori. Una serie di radicalizzazioni del pensiero e dell'azione, a partire dalla nascita dello Shintō di Stato, sono il frutto del tentativo di proteggersi da qualcosa di enorme che poteva far perdere la mente del popolo e delle classi dirigenti: la cultura molto potente e strutturata di un altro mondo.

Dalla metà dell'Ottocento non ci sono più autori giapponesi che trattino temi propri del Giappone senza in realtà fare un confronto con l'Occidente. La cultura giapponese si ridefinisce in funzione di quella occidentale, come una serie di anticorpi che cercano di inglobare e metabolizzare l'enorme carica virale straniera. In questa prospettiva le ombre, a mio avviso, rappresentano non tanto il ritorno all'equilibrio precedente, quanto la difesa molto presente di un Giappone che si inventa più nazionalista e tradizionalista di quanto non sia in realtà.

Il libro di Tanizaki è del 1933, ma viene pubblicato in Occidente solo nel 1977 e diventa un oggetto di culto istantaneo. Il Tanizaki nazionalista e conservatore diventa un ecologista ante litteram (perché predica il rispetto e l'armonia con la natura) mentre il suo lavoro assume connotati sempre più romantici e ideali. Soprattutto, le sue ombre e la loro importanza assumono un ruolo centrale nella storia della letteratura e della cultura giapponesi. La maggior parte delle connotazioni letterarie e delle contrapposizioni culturali tra l'occidente "avventuriero" e il Giappone tradizionale, arcadico e bucolico degli ultimi ottant'anni, nascono più o meno da questo libro. Tanizaki prende temi e idee note, le organizza con una retorica eccellente, e le mette in bella mostra.

Le ombre, infatti, come dicevo all'inizio, sono anche quelle generate dalla luce che viene bloccata tra le foglie di un albero: "Troviamo la bellezza – scrive Tanizaki – non nella cosa in sé, ma negli schemi delle ombre, della luce e dell'oscurità, che vengono create dal contrasto di una cosa contro l'altra". Quella bellezza è la sua etica che prevede uno stile di vita e una cultura molto ben definite. È un perimetro che vuole escludere l'Occidente per quanto possibile, anche se poi in realtà cerca solo di addomesticarlo. Ancora sono là che ci provano.


Eventuali

Ready, Run
Continuano a fare giochi per il Commodore 64. Sì, sul serio. Anche nel 2020: qui ce ne sono 25 (opens new window). Non sbaraglieranno il mondo del video game, ma sono fantastici.

Momento nostalgia
Ci sono siti che stanno lavorando sul vecchio mondo e il nuovo. Ad esempio questo progetto è delizioso (opens new window): reimmaginare app moderne come Slack, Zoom e Figma su Mac OS 9. Ci manca a tutti molto questo stile di progettazione dell'interfaccia utente : non l'aspetto esatto, di per sé, ma lo spirito che vuole enfatizzare la chiarezza sopra ogni altra cosa, in cui i campi di contenuto sono chiaramente campi di contenuto, lo stato attivo dell'input è chiaro e i pulsanti sembrano pulsanti. Poi, qui c'è una serie di about box (opens new window) di vecchie, storiche applicazioni (momento nostalgia). Poi se volete c'è anche Endless Sky (opens new window), che è un nuovo vecchio gioco 2D perfettamente integrato con quei tempi.

Durare di più
Le batterie a stato solido di nuova tecnologia sono qui (opens new window) e cambieranno il modo in cui viviamo. Le nuove celle al litio possono durare 25 anni, caricare un veicolo elettrico in pochi minuti e non possono incendiarsi.

Piccoli piccoli
Sapete che c'è sempre una provincia della provincia. Che per quanto sia grande il posto dove sei andato, ce n'è un altro più grande dove vorrebbero andare quelli a cui ti sei appena aggregato. Per questo ogni tanto fa bene guardare da altre parti e vedere che invece nei posti da cui te ne sei andato succedono cose e si aggregano persone. Ad esempio, la storia di questa micro-casa editrice di qualità (opens new window), pur con un disturbante e inutile anonimato (anche un po' pretenzioso) nella versione di lui, è una storia interessante.

La mentalità vincente
Avevo visto tanti articoli di autoaiuto su come fare questo o quello, ma ancora nessuno di consigli pratici da seguire in caso di Covid. Cioè, se vi ammalate, qual è il piano? Eccolo qua (opens new window), e alcune cose secondo me sono utili anche da noi.

Le scale altrui
Negli Usa c'è un interessante dibattito sulle scale (opens new window): troppe. Gli appartamenti delle case americane hanno l'obbligo di legge di essere accessibili da due scale diverse. In moltissime altre parti del mondo, Italia compresa, invece, ne basta uno. Il dibattito tutto americano è: non sarebbe possibile fare così anche da noi? Perché due scale occupano molto più spazio, creando uno spreco che anche dal punto di vista ambientale. La soluzione? Cambiare la legge.

Tesla Submarine
Marketing di Tesla surrettiziamente al lavoro. Le Model 3 di Tesla China sono in grado di guadare sottopassi allagati con molta l'acqua (opens new window). Per via del mutamento climatico in Cina ci sono dozzine di uragani e tifoni ogni anno, quindi le inondazioni sono comuni in varie parti del Paese. Negli ultimi giorni sono usciti molti video della "Modalità barca" della Model 3. Il filmato mostra i veicoli che viaggiano senza problemi in acque decisamente "profonde" (acque in cui un motore termico tradizionale si spegnerebbe). I video sono disponibili nell'articolo (opens new window).

Down Under, Up Above
A ottobre l'Agenzia spaziale australiana e la NASA hanno firmato un accordo per inviare un rover di fabbricazione australiana sulla Luna nell'ambito del programma Artemis, con l'obiettivo di raccogliere rocce lunari che potrebbero fornire ossigeno respirabile sulla Luna. Questo obiettivo è importante: in realtà, infatti, c'è molto ossigeno sulla Luna (opens new window), semplicemente non è in forma gassosa. Invece, è intrappolato all'interno della regolite, lo strato di roccia e polvere fine che copre la superficie del nostro satellite. Se potessimo estrarre ossigeno dalla regolite, sarebbe sufficiente per sostenere la vita umana sulla Luna? Chissà cosa ne pensa Elon Musk. Ce ne dovrebbe essere abbastanza, sostengono gli studi teorici, per sostenere otto miliardi di persone per centomila anni. Se respirano piano, anche qualcuno in più.

Lasciar andare, regalare
L'eccezionalismo di Marie Kondo sta nel fatto che ha reso pubblico un concetto in realtà non suo, e per di più l'ha banalizzato trasportandolo sul piano delle cose, mentre all'origine era un pensiero più ampio e meno materialista. Dire addio, lasciar andare, “salutare”. “È una scelta salutare – scrive Nicoletta Cinotti (opens new window) – che fa bene alla nostra salute, mentre trattenere richiede uno sforzo e un impegno che ci sfinisce. C’è un’altra declinazione del lasciar andare che è altrettanto importante: regalare". Buon Santo Stefano.


Multimedia

Il fallimento del CD
Questo articolo di Wired Usa (opens new window) mi piace per due motivi. La prima è la struttura retorica con cui è costruito, tipica dei polemisti e degli opinionisti americani (ci sono fiori di manuali per schematizzare e imparare come si fa a scrivere per blocchi un articolo come quello che indico). La seconda è il tema: non ho mai smesso di comprare CD da quando ho 14 anni, forse ho solo rallentato per dei periodi (e ne ho comprati pochi, tutto sommato). Seguire i ragionamenti dell'autore per il quale gli hipster comprano i "vinili", tutti quanti ascoltano musica in streaming e noi che compriamo i CD possiamo rilassarci perché il formato è fallito e non ci sono speculazioni in atto (quindi è comprabile a prezzi ottimi), mi piace da morire. Dunque, voi suonate i vostri Spotify e i vostri impianti analogici post-nucleari, io mi ascolto i miei CD che mi permettono di avere un rapporto sano con la musica.

Questo signore non sa come usare (opens new window) una chitarra elettrica. No, no.

Oggi cominciano ad essere pochi quelli che hanno visto Seinfeld dall'inizio alla fine, considerando che in Italia è molto meno popolare che negli Usa. È su Netflix, ma va apprezzato sennò l'algoritmo non ve lo consiglia. Guardate questo dietro le quinte (opens new window)


Tsundoku

La fine del 2021 è anche la fine del centenario di Frédéric Dard, lo scrittore seriale francese diventato un mito soprattutto per il lavoro fatto con il suo principale personaggio San-Antonio (da noi Sanantonio) di cui abbiamo già parlato qualche volta. In Francia è stato ristampato tutto (opens new window) in una raccolta di 21 volumi con carta di Bibbia: ci hanno messo una vita ma l'ultimo volume con gli 11 romanzi finali usciti tra il 1995 e il 2001 (l'autore era morto nel 2000 ma l'ultimo, Céréales Killer, è stato terminato dal figlio Patrice) è uscito lo scorso giugno giusto in tempo, grazie a uno sforzo epico e in dubbio sino all'ultimo portato avanti dalle éditions Bouquins.

Chiara Alessi ha scritto un libro sugli oggetti, il design e la filosofia che c'è dietro, ma anche la loro storia e i loro aneddoti. Si intitola Tante care cose (opens new window) e ne parla qui su Linkiesta (opens new window) raccontando con l'occasione un secolo di creatività e imprenditoria italiana.

Tanto tempo fa avevo scritto su Fumettologica di Twelve Tomorrows (opens new window) (e poi avevo ripreso l'argomento qui (opens new window)). Ero partito dalle copertine degli illustratori: adesso sono cambiate ma la serie di libri va ancora avanti (opens new window).


Coffee break

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Al-Khwarizmi

Il viaggio di Teseo
Si parla parecchio di Matrix (il film) perché c'è un altro film della serie in arrivo. E quindi è naturale che saltino fuori un sacco di articoli che addentano il tema cercando un angolo particolare. Vice, dopo aver chiarito che le interpretazioni di Matrix sono state parecchie (una allegoria per la fede cristiana (opens new window), il viaggio della terapia psicanalitica (opens new window), addirittura l'esperienza di cambiamento (opens new window) di una persona trans), spiega che la serie di film ha anche preso e dato molto (opens new window) alla cultura hacker contemporanea anche perché è stato il primo film a descrivere un attacco in maniera corretta (opens new window).

Bulletproof React
Cose utili: Bulletproof React (opens new window) è una raccolta di buone pratiche per la creazione di applicazioni React già pronte per la produzione. Il repository contiene una guida su come fare le cose in React con una struttura di progetto che si adatti bene. Utilizza casi reali in modo pratico per aiutare gli sviluppatori a scrivere applicazioni migliori.

Un display molto intelligente
A un certo punto era circolata la voce che Apple stesse sviluppando uno smart display. Adesso non se ne sa più niente, nonostante l'indiscrezione sia tornata fuori di recente, ma l'idea è furba: la scheda grafica esterna potrebbe essere nel display. Secondo i siti di indiscrezioni (opens new window), infatti, Apple starebbe sviluppando un nuovo display con il nome in codice J327. Il display dovrebbe avere un chip A13 dedicato e il Neural Engine. Il Neural Engine accelererà le attività di machine learning. Un display che può utilizzare la propria CPU/GPU aiuterebbe i Mac a usare una grafica ad alta risoluzione senza utilizzare le risorse del chip interno del computer. I piani di lancio per il display sono sconosciuti.

L'arma finale per l'Internet of Everything
PlasticARM è un proof-of-concept di microprocessore fatto con materiale plastico creato da Arm (opens new window), a basso costo e flessibile. Può gestire velocità di 29 kHz utilizzando 20 milliwatt di potenza. Il chip non ha una memoria riprogrammabile, ma i ricercatori si aspettano che questo cambi nelle versioni future. Sebbene i chip non siano molto potenti, sono notevolmente più economici, il che li rende una scelta interessante per applicazioni usa e getta (etichette, confezioni, scatole).

Tutto su WebRTC
L'importanza della neutralità della rete e l'universalità dei protocolli. Ad esempio, WebRTC (Web Real-Time Communication) è una raccolta di API che consente il trasferimento dei dati da peer-to-peer. Viene utilizzato per lo streaming o le reti P2P come Torrent. WebRTC richiede ancora un server per connettere i peer, ma la connessione tra i peer è crittografata. Questo articolo (opens new window) spiega come funziona WebRTC, coprendo le API principali.

Linux-malware
Voi pensavate che Linux fosse imbattibile e invincibile? Certamente da un punto di vista architetturale ha dei punti di forza notevoli, ma in realtà l'insicurezza di un sistema operativo è inversamente proporzionale alla sua popolarità: quante più persone ritengono sia rilevante "applicarsi" per forzarlo, quante più vulnerabilità vengono trovate ed exploitate. Linux non sta diventando un grande sistema desktop (forse nel 2022? Mah!) però è l'arma finale lato server. Quindi ci sono un sacco di problemi di insicurezza e, in seconda battuta, di malware. Questo repository (opens new window) tiene traccia di interessanti malware Linux e UNIX. Include report DFIR, informazioni sugli attacchi, comunicati stampa e accademici, campioni di malware e altro ancora.

Una batteria spessa come un foglio di carta
Alcuni scienziati di Singapore hanno sviluppato delle batterie allo zinco biodegradabili sottilissime. Le batterie sono costituite da elettrodi serigrafati su entrambi i lati di un foglio di carta di cellulosa rinforzata con idrogel, rivestito con uno strato di lamina d'oro. Sono flessibili e hanno uno spessore di circa 0,4 mm. Se sepolte nel terreno, le batterie si deteriorano e "sciolgono" con pochissimo impatto ambientale in circa un mese. Le batterie potrebbero essere potenzialmente utilizzate per alimentare dispositivi indossabili, smartphone pieghevoli e sensori biomedici. Nell'articolo è disponibile un video (opens new window) che mostra le varie proprietà delle batterie. Una batteria spessa 0,4 millimetri è in grado di alimentare un piccolo ventilatore per 45 minuti.

Harlem
Continuiamo a cercare di domare Javascript, in questo caso Vue. Lo facciamo questa volta con Harlem (opens new window), un gestore di stato estensibile per Vue 3. È dotato di estensioni e plug-in, un'API semplice e funzionale per creare, leggere e modificare lo stato dell'applicazione e altro ancora. Nel repo è disponibile una demo interattiva che mostra alcune delle funzionalità principali di Harlem.

Automatizzare
Pensate un po' come sarebbe bello poter impostare da zero un nuovo Mac: deployment automatico. Ci sono vari approcci possibili, uno di questi è usare Homebrew. In questo articolo (opens new window) viene spiegato come creare un file di configurazione che permetta di installare non solo i software per la riga di comando, ma anche le app cask e quelle dall'App Store di Apple tramite una funzione che si chiama mas e che è fenomenale.

Cinque app per il Mac
Di queste cinque (opens new window) app per Mac quella che è stata una notevole scoperta per me è Maestral (opens new window), il client che è l'alternativa open source al client di Dropbox (e funziona molto meglio).

Il terminale
Qui invece abbiamo due articoletti divertenti che parlano di come migliorare il terminale: questo per rendere il terminale (opens new window) migliore e questo invece (opens new window) spiega passo passo come installare la shell fish, oh-my-posh e Hyper. Fish (opens new window) ho provato a usarla più volte e, per quanto non Posix, è utile perché semplifica molte cose, al prezzo però di complicare la vita perché bisogna imparare un altro ambiente oltretutto poco standard. Invece oh-my-posh (opens new window) è il gestore dei temi e la configurazione di fish che fa un po' il verso a oh-my-zsh (opens new window), quello sì un vero casino da configurare per bene. Altri trucchi si trovano qui (opens new window). Se invece volete minimizzare il prompt, potete usare Pure (opens new window) o qualche sua alternativa come af-magic (opens new window). Infine, se avete sempre sentito parlare di questa storia che c'è gente che sviluppa per il front end web dal terminale, magari con zsh usando solo vim, tmux, provate anche a leggerne, è interessante e si può fare (opens new window). Senza esagerazioni. Magari imparate a colorare le sintassi (opens new window) che vi interessano. Al massimo, prendete in considerazione di usare tmuxinator (opens new window), che è semplice e molto efficace per alcune cose (tra cui l'automatizzazione dell'ambiente di lavoro per lo sviluppo).

Il problema dei dot file
La configurazione di un ambiente di lavoro non solo per lo sviluppo è una cosa complessa. Molto complessa. Troppo complessa. In parte perché le nostre aspettative su questo genere di ambienti sono sbagliate e partono da un approccio IDE o di software tradizionale (configurare una macchina Unix è un esercizio completamente diverso da configurare Microsoft Office, che arriva con molte più opzioni e default già configurati). Ma in parte perché l'utilizzo dei file di configurazione (dot files) è un inferno. E anche solo automatizzarli (opens new window) richiede doti da mago del circo. Non aiuta il fatto che la moltiplicazione dei file, dei contesti, delle cartelle, ha superato l'approccio dei file system tradizionali e le metafore non sono più adatte a reggere il peso di milioni di pezzetti di testo sparsi ovunque. Si può rimettere ordine (opens new window) ma solo se si hanno dei superpoteri stile film della Marvel.


La magia del parcheggio
La magia del parcheggio ~ Foto © Antonio Dini

Una modesta proposta

Una buona vita è dolorosa Lo psicologo Paul Bloom parla (opens new window) dell'importanza della sofferenza, delle carenze dell'edonismo e del motivo per cui non si sarebbe mai collegato alla matrice di Matrix (sto parlando del film). E ci sarebbero un sacco di cose da dire al riguardo. Compreso il fatto che, per il bisogno di fare un sacco di cose e la fretta di riuscire a farle, siamo quasi sempre incapaci di pensare al quadro d'insieme: chi siamo, perché stiamo facendo quello che stiamo facendo, quali obiettivi abbiamo. Secondo me una risposta possibile che non ci costringa a definire e ridefinire "una visione del mondo come sistema" è quella di avere capacità critica di pensiero. Capire cosa leggiamo, sentiamo e vediamo, e avere la consapevolezza critica di capire cosa significa per noi. Non dico di giudicare (che fa molto moralista e ci impedirebbe di scoprire il mondo), ma neanche svuotarci e accettare tutto in modo acritico, perché verremmo riempiti dal senso di altri e non va bene lo stesso. Ricordate Aristotele? La virtù sta nel mezzo. Per questo una buona vita per essere tale è (anche) dolorosa.




I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.



“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


END




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