[Mostly Weekly ~124]

Summertime


A cura di Antonio Dini
Numero 124 ~ 18 luglio 2021

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Intanto, buona lettura!



It's simple to be happy, but hard to be simple.
~ Rabindranath Tagore


Questa settimana sono vent'anni dal G8 di Genova. Ho ricordi contrastanti su quei giorni: ero a Genova anche io, come giornalista per ContattoRadio - Radio Popolare, e non è stata una bella esperienza. Aspetto che sia passato l'anniversario per riordinare meglio le idee. A quanto pare, come il fuoco sotto la cenere, è un pensiero ancora difficile da affrontare. Ne parla diffusamente, tra gli altri, Internazionale (opens new window).


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Editorialogica

Fare bella figura
Mentre tutti ci preoccupiamo dell'eredità tossica di Donald Trump, in realtà dovremmo capire anche che ci vuole poco per fare bella figura, dopo un presidente come quello. Ad esempio: la Casa Bianca ha intensificato la sua lotta contro la disinformazione sui vaccini lo scorso venerdì, con il presidente Biden che ha criticato direttamente Facebook e altre piattaforme per aver consentito la diffusione della disinformazione sui vaccini, aumentando di conseguenza il bilancio delle vittime in corso a causa della pandemia mortale. Alla richiesta di un messaggio a piattaforme come Facebook, Biden ha risposto: "Stanno uccidendo le persone. L'unica pandemia che è in corso è quella tra i non vaccinati. E sta uccidendo molte persone". Lo scambio completo è qui (opens new window). Un portavoce di Facebook ha risposto: "Non saremo distratti da accuse che non sono supportate dai fatti. Più di 2 miliardi di persone hanno visualizzato informazioni autorevoli su COVID-19 e sui vaccini su Facebook, che è più di qualsiasi altro posto su Internet. Più di 3,3 milioni di americani hanno anche utilizzato il nostro strumento di ricerca vaccini per scoprire dove e come ottenere un vaccino". Si, come no.

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Genova 2001
Genova 2001 ~ Foto © Antonio Dini

Importantologica

Lavorare da casa
Quest'estate chi lavora lo fa probabilmente da posti lontani da casa e dall'ufficio. Un po' di idee e di notizie. Facebook qualche giorno fa (opens new window) ha detto che la maggior parte dei suoi dipendenti potrà lavorare da casa. Se si lavora da casa cosa ci perdiamo? (opens new window). La verità sul lavoro da casa che fa male: sono i manager a soffrire perché vanno fuori di testa (opens new window). Aggiungo poi che questo tipo di cambiamento non riguarda solo il lavoro ma trasforma anche l'università e le college town (opens new window) degli Usa (da noi le piccole città con grandi università o i quartieri come Città Studi di Milano).

Meteo stagionale
Ora che si riparte e magari d'estate si va da qualche parte, ecco una serie di indicazioni (opens new window) su che tempo che fa nei dodici mesi dell'anno in varie città del mondo, compresa Firenze, Milano e Roma. Se cliccate sul singolo riquadro vi dice le temperature e le precipitazioni in media. I dati sono stati raccolti negli ultimi dieci anni.

Mamma mia, Windows
C'è chi ritiene che Windows sia un prodotto terribile. Personalmente non ne ho idea perché non lo uso, ma a leggere questo lungo articolo (opens new window) sul perché l'autore ha perso la fiducia in questo software (e perché Windows sia un avversario dell'utente), direi che non mi perdo niente.

Il piano b dello sviluppatore
Li chiamano side-jobs, lavoretti, hobby, cose che si fanno la sera o la notte. Questo sviluppatore spiega (opens new window) come si fa a portare avanti (dal 2015) un progetto "laterale" anche quando si ha un lavoro piuttosto intenso. Sembra una terapia più che un modo per lavorare. Però ci vuole un'idea (democratize good search) e poi la voglia di lavorare anche poco ma tutti i giorni. Tutti. Per sei e più anni.


Yamatologica

Cha no yu (茶の湯)
La parola di questa settimana del nostro dizionario tematico di giapponese è cha no yu (茶の湯), letteralmente "acqua calda per il tè". Indica quella che in occidente viene chiamata Cerimonia del tè, che è il rito al tempo stesso sociale e spirituale caratteristico del Giappone. Si tratta di un'arte tradizionale del buddismo zen, e infatti prende anche il nome di "Via del tè" (茶道, Sadō). È complicata, altamente ritualizzata, piena di regole e variazioni, per raggiungere il concetto di wabi-cha (侘茶), lo stile della cerimonia del tè che si collega alla concezione del mondo come wabi (侘), cioè l'estetica nipponica fondata sull'accettazione della transitorietà e dell'imperfezione delle cose. È l'impermanenza, la bellezza imperfetta, l'accettazione che niente dura, che niente è perfetto, che non si riesce a finire niente. L'acqua calda per il tè si usa soprattutto in spazi umili, con strumenti semplici e quasi grezzi. È una tradizione che fa pensare alla scelta di Indiana Jones quando deve identificare il Sacro Graal: la tazza meno ricca e sontuosa di tutte. Perché la bellezza e il sublime si manifestano meglio dentro qualcosa di umile anziché di sontuoso. Ma non pensiate che non ci sia anche una corrente più "splendida splendente" anche in Giappone: alla sobrietà del wabi, infatti, si contrappone lo stile basara (伐折羅), che deriva dal sanscrito vajra e, in quella lingua, indica il diamante. Nel Giappone feudale del Sedicesimo secolo la contrapposizione tra semplicità dove apprezzare lo splendore e la bellezza, e il lusso ricco e sontuoso ha fatto da differenza culturale nello stile degli shōgun Oda Nobunaga (織田信長, 1534-1582) e Toyotomi Hideyoshi (豊臣秀吉, 1536-1598). Una nota finale: il tè della cerimonia è il matcha (抹茶), tè verde in polvere, che viene mescolato all'acqua calda con uno strumento di bambù (il chasen, 茶筅). Il matcha è ricavato dai germogli della pianta del tè ed è lasciato in sospensione nell'acqua per essere bevuto con questa: non è infatti una infusione come quella che facciamo noi con le bustine. Il risultato è che è estremamente eccitante, come sa chi l'ha provato abbondando nella dose e restando poi sveglio per tutta la notte (oh yes).

La cultura del tè
The Book of Tea di Kakuzo Okakura è un lungo saggio che collega il ruolo del tè e della cultura del tè con l'estetica e la cultura giapponese in senso più ampio. Pensato per un lettore occindentale, scritto in inglese, è uno dei grandi classici sul tè. Ed è disponibile tutto online in una singola, lunghissima pagina (opens new window). Okakura Kakuzō (1862-1913) è stato uno studioso e scrittore giapponese discendente da una famiglia di samurai Ha pubblicato molti suoi lavori con il nome di Tenshin (天心).


Variologica ed eventualogica

Il rettangolo argentino
Oceana ha scoperto (opens new window) che ci sono un sacco di pescherecci e altre navi che scompaiono lungo le coste dell'Argentina. Cioè, spengono il transponder satellitare. Perché? È una cosa che ha a che fare con la pesca nelle acque argentine, ovviamente, e comprende almeno 400 navi cinesi.

Serbatoio dell'acqua
Gli Usa in generale e New York City in particolare hanno un rapporto con l'acqua (in città) differente da quello di noi europei. In parte per l'idrografia del continente, ma in parte anche per l'abbondanza di grattacieli che pongono interessanti problemi alla pratica dei vasi comunicanti su cui si basano i sistemi tradizionali di distribuzione dell'acqua. Qui c'è la storia della fine della costruzione (opens new window) dei giganteschi tunnel per l'acquedotto di New York City, che ci sono voluti cinquant'anni per farli (e poi ci lamentiamo noi). Qui qualche foto d'epoca (opens new window). Il sistema di distribuzione è il più grande al mondo.

Volume up, volume down
Cose belle: qual è il peggior controllo possibile per il volume audio in una interfaccia? Un groppo di designer ha proposto le sue idee: una meraviglia (opens new window).

Note dal margine
Steam Deck (opens new window) è la Nintendo Switch di Valve: decisamente.

Riparare qualsiasi cosa, anche un'auto, da soli, dovrebbe essere un diritto. Disse l'uomo (opens new window) che spese 700 dollari per riparare un guasto preventivato a 16mila da Tesla per la sua Model 3.

Per dire, c'è anche chi cambia la batteria alle AirPods (opens new window) quando sono vecchie.

Cosa sono gli RSS e come funzionano, spiegato facile (opens new window).


Multimediologica

Un bel po' di tempo fa avevo tirato fuori dei video di Matteo Mancuso. Il giovane prodigio della chitarra jazz va avanti con il suo trio: suonano nella Valle dei Templi ad Agrigento nel FestiValle, International Jazz Day Unesco 2021 (opens new window)

Per tutti quelli che si sono persi il settantenne baronetto miliardario che ha portato il suo fallico giocattolo nello spazio, ecco il video di due ore e venti (opens new window) di Virgin Galactic, Sir Richard Branson, Unity 22 e tutta la banda dello show messo assieme per far vedere che l'11 luglio non è stata una questione di ego. No-no.

Arte e privacy è un connubio sempre più attuale. Questo progetto, raccontato dall'artista stesso (opens new window), è durato anni ed è iniziato con il Secret Service (che ha le competenze sul cybercrimine analoghe alla nostra polizia postale) che si muove su denuncia di Apple dopo che l'artista ha installato un malware dentro i Mac esposti in un Apple Store di New York fotografando di nascosto la gente che li va a vedere. L'articolo è ricchissimo di citazioni e note, quasi l'opera di una vita.

Le foto della pandemia. Michele Smargiassi, che è il punto di riferimento per la critica della fotografia in Italia oltre che una persona squisita, racconta il progetto di Paolo Pellegrin (opens new window): un reportage dall'Italia sulle pieghe oscure del nostro inconscio durante la pandemia.


Tsundokulogica

Incontrare delle persone sconosciute e pararci è una attività fondamentale, vitale. Lo spiega Hello, Stranger (opens new window) di Will Buckingham, che insegna a costruire delle connessioni in un mondo sempre più disconnesso e distante. Ma lo spiega anche The Power of Strangers (opens new window) di Joe Keohane, che ritiene che la nostra vita sia diventata sempre più circospetta e sospettosa, invece poter incontrare gli altri ha un potere benefico. Infine, lo racconta Fractured (opens new window) di Jon Yates, un libro centrato sull'idea che le nostre società stiano cadendo a pezzi e che per rimetterle assieme sia necessario, tra le altre cose, incontrare l'altro. Ottimismo ed empatia, cos'altro?


Algoritmologica

WiFi Card
Semplice e geniale: con questo WiFi Card (opens new window), generatore di QR Code online è possibile produrre e stampare il QR già codificato per far connettere gli smartphone degli amici che ci vengono a trovare alla nostra WiFi. Se vi fidate a dargli la password (e dovete, perché al massimo la prendono e poi vengono la notte a collegarsi al vostro WiFi, cosa che mi sembra improbabile).

Monodraw
È un software commerciale per Mac ma è bellissimo. Monodraw (opens new window) serve per disegnare e fare diagrammi e scritte usando il testo. È un editor per la Ascii Art. Invece, Svgbob (opens new window) trasforma i diagrammi testuali in maniera grafica creando in file vettoriale svg.

Coffee break
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chrome.scripting
Cose che mancavano: chrome.scripting (opens new window). O forse no.

Stanford CS Curriculum
Il curriculum completo di Computer Science a Stanford, su un foglio di Google (opens new window)

ppl
Casomai vi interessasse avere una rubrica accessibile tramite riga di comando, ecco a voi ppl (opens new window)

Against SQL
SQL è brutto e cattivo? No, però (opens new window) è inespressivo, incompressibile e non poroso. Qualsiasi cosa voglia dire.

Functools e altro
Per quelli bravi in Python che vogliono diventare bravissimi: la libreria standard di Python contiene moduli che possono rendere il vostro codice molto, molto migliore. Si chiama functools (opens new window). Se invece volete vedere come funziona bene Javascript, che ne dite di esplorare tre metodi fondamentali per quel linguaggio, cioè call, apply e bind (opens new window)?


Firenze Campo di Marte
Firenze Campo di Marte ~ Foto © Antonio Dini

L'ultima bustina (di Minerva)

Storia di due posti di lavoro
Il caso li ha messi insieme oppure questi due articoli segnalano qualcosa di più profondo? Vi lascio unire i puntini tra questa storia della Bbc (opens new window) che spiega come mai essere cronicamente annoiati sul posto di lavoro possa avere conseguenze molto gravi e quest'altra di Haystack (opens new window) che invece spiega come una sua ricerca mostri che l'83% degli sviluppatori è in pieno burnout (colpa anche del covid).




I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.



“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


END




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