[Mostly Weekly ~115]

Tostaggine interiore


A cura di Antonio Dini
Numero 115 ~ 16 maggio 2021

Buona domenica! Benvenuti su Mostly Weekly, la newsletter settimanale che esce quando è pronta. Se tutti voi donaste un euro ogni settimana questa sarebbe "la soluzione a tutti i nostri problemi economici", come dice sempre Wikipedia. Beh, no, non ci andrei neanche vicino, ma apprezzerei comunque il gesto. Casomai, c'è qui PayPal (opens new window) (o Liberapay (opens new window), se qualcuno lo preferisce)

Intanto vorrei ringraziare di cuore chi, nelle settimane e mesi scorsi, ha ritenuto il mio lavoro per Mostly Weekly talmente interessante da voler versare un contributo. Fantastico! Voi sapete chi siete e sapete di aver toccato il mio cuore con il vostro gesto. Io vi dico: grazie ancora!

Per voi e per tutti gli altri, buona lettura


What I cannot create I do not understand
-- Richard Feynman



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L'importanza di un hobby
Purtroppo nella mia vita ho sempre avuto la tendenza a prendere sul serio i miei hobby e trasformarli in passioni, ossessioni, argomenti di cui occuparmi professionalmente. Farci qualcosa, insomma. Cose serie. Tuttavia, so che è l'approccio sbagliato. Avere qualcosa da fare per se stessi, per imparare qualcosa di nuovo, e soprattutto qualcosa in cui non essere particolarmente bravi, è importante e liberatorio. Suonare la chitarra, imparare a tirare di arco, giocare a scacchi. Al di là di tutto, quando si è chiarito con noi stessi che non diventeremo mai davvero bravi, è un atto piacevole e liberatorio. Il segreto è non mentire a se stessi ed avere aspettative realistiche: un equilibrio delicato tra tempi di pratica da non lasciar svanire, obiettivi ragionevoli a cui puntare e un sentimento di piacevolezza che deriva dalla sensazione di fare qualcosa per noi stessi. Potrebbe essere anche yoga o palestra o andare a correre: per alcune persone funziona, soprattutto quando davanti c'è la motivazione del benessere fisico. Ma ci sono altri, me incluso, che trovano piacevole fare cose che proprio non sono utili, anche se personalmente devo resistere alla tentazione di cercare poi di renderle tali.

Questo periodo, tra lockdown e vaccini, è particolare e trovare qualcosa da fare che ci faccia sentire bene non è per niente secondario. Occorre del tempo, un minimo di tempo, ma occorre anche una attitudine precisa: bisogna essere convinti che valga la pena fare qualcosa per il gusto di farlo, senza l'ambizione di diventare uno dei migliori al mondo. Avere un hobby non è per le persone competitive, ma se siete una persona competitiva avere un hobby (e la giusta attitudine di cui sopra) può essere l'occasione per darvi il permesso di fare una cosa media, se non scarsa, senza soffrirne.

La cosa che mi preme di più però è il ragionamento di John Kaag e Susan Froderberg (opens new window): "Oggigiorno è difficile capire la ragione per cui fare qualcosa, qualsiasi cosa, senza che ci sia uno scopo dietro". Non dovrebbe essere così. Non ci deve essere sempre uno scopo: né la carriera né la salute, né il dovere, né il primato. Invece, fa bene ogni tanto fare qualcosa per il gusto di farlo. Dopotutto (opens new window), "quando un hobby o una professione sono amati per se stessi, vogliamo che l'attività continui, indipendentemente da quanto tempo ci siamo già esercitaci. Questo potrebbe non renderci una star, ma fare pratica di una qualsiasi abilità per il solo piacere di farlo porterà a una vita molto più appagante che faticare per diecimila ore con il fine di raggiungere una maestria impossibile".

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Sta arrivando l'estate
Sta arrivando l'estate ~ Foto © Antonio Dini

Importantologica

Teshuvah
Tendiamo a considerare gli israeliani un unico, monolitico blocco. Invece ci sono punti di vista diversi (opens new window): “Per gli ebrei dire ai palestinesi che la pace richiede loro di dimenticare Nakba è grottesco. Tutti gli ebrei sanno sulla loro pelle che quando dici a un popolo di dimenticare il suo passato non stai proponendo la pace. Stai proponendo l'estinzione.”

Il potere della prossimità
La giustizia americana ha dei problemi enormi. Che purtroppo interiorizziamo anche noi. Questo articolo (opens new window) offre uno sguardo dietro le quinte su un'indagine durata un anno sulle leggi del Mississippi che hanno portato alcuni bambini di appena 13 anni automaticamente in prigioni per adulti solo perché erano vicino a persone che commettevano reati "da adulti".

Siete pronti per un Appuccino? (No, non è un refuso)
L'effetto TikTok è determinante. Owen, un barista di Nashua, New Hampshire, ha detto a BuzzFeed (opens new window) che c'è stato un periodo la scorsa estate in cui una bevanda diventata virale su TikTok - moka bianca ghiacciata con schiuma fredda e una pioggerella al caramello - era così popolare da coprire circa un ordine su cinque durante il turno pomeridiano. Potremmo chiamarlo "L'ascesa dell'Appuccino": ovvero come fu che TikTok ha cambiato Starbucks. "Le bevande personalizzate virali e complicate sono il futuro di Starbucks, dove già oggi le bevande ghiacciate vendono più del caffè caldo". Se tutto questo vi sembra folle (TikTok, Appuccino, bevande ghiacciate) vuole solo dire che anche voi siete diventati vecchi. E se proprio volete sentirvi molto vecchi, guardate che effetto hanno (opens new window) gli influencer di YouTube alla Philip DeFranco sulle news "vere". (Tra l'altro, tutto il numero di CJR (opens new window) sul giornalismo è notevole).

Non ci sono più i pranzi gratis di una volta
Ogni pezzo di Internet avrà presto un prezzo (opens new window), dice Wired Usa. Benvenuti nell'era dell'abbonamento a tutto quanto: se finisce la pubblicità, questo è il destino che ci attende. E ci stancherà molto (opens new window). Diciamolo meglio, però. Abbiamo iniziato a pagare per i contenuti una decina di anni fa, ma i pay wall funzionavano solo per i grandi siti e i micropagamenti senza attrito di Apple funzionavano solo per i giochi (magari). Ora c'è un altro passaggio dalla parte dei pagamenti. Molte startup vivaci, da Substack (probabilmente di nicchia) a Clubhouse (che sta facendo flop) a Onlyfans, Cameo, Scroll o addirittura Twitter, esplorano modi per convincere le persone a pagare. Nel frattempo, tutto questo fa parte di una oscillazione del grande pendolo dal raggruppamento alla disaggregazione. Proprio come i blog hanno disaggregato i media e poi (per lo più) sono stati aggregati, ora queste aziende lasciano che i singoli creatori arrivino direttamente agli utenti, ma questa volta si vuole che vengano pagati.

Andarsene
Oggi usiamo il termine burnout un po' per tutto, una parola per descrivere l'intero vortice di emozioni endemiche della vita lavorativa nel 2021: ansia, dolore, noia, esaurimento. Una possibile cura però, a quanto pare, è lasciare il lavoro (opens new window). Cioè, proprio licenziarsi. Ammesso che ci abbia mai assunto qualcuno (per i freelance la mancanza di closure è un altro grosso problema).

Aere perennius
I nostri gadget, a partire dai telefonini, dovrebbero essere costruiti per durare. Per durare molto, moltissimo. E invece non durano praticamente niente. Un editoriale (opens new window) del NYTimes.

Accenture, questa sconosciuta
Forse l'avete sentita nominare: si chiama Accenture, qualche tempo fa era una divisione di Arthur Andersen (poi è fallita male, etc). Nel 2019 Accenture ha fatturato 43 miliardi di dollari. La domanda che molti si fanno però è un'altra: di cosa diavolo si occupa questa azienda (opens new window)? Non è certo la revisione contabile, ma neanche la consulenza dura e pura. No, è qualcosa di molto più complesso, tutto da capire.

Digital Evil Twins
Rio de Janeiro sta costruendo la prima mappa digitale (opens new window) di una delle più grandi favelas brasiliane. Le favelas sono insediamenti illegali non pianificati che crescono con l'accelerazione dell'urbanizzazione cittadina. La tecnologia digitale può aiutare i residenti a connettersi ai servizi di cui hanno bisogno. Io sono ancora terrorizzato dal ricordo delle favelas dei miei viaggi di lavoro in Brasile.

La rivoluzione del vestiario
Stiamo ripensando molte delle categorie che costituiscono la base della nostra cultura: quello che impariamo a scuola e che riteniamo sia il senso della nostra identità. Ad esempio, l'invenzione dell'agricoltura (opens new window): scopriamo oggi che forse è dipeso dal cambiamento climatico e dall'opportunità di vestirsi e quindi potersi spostare in parti del mondo in cui il clima era diverso per un mammifero nudo e poco peloso, anziché dal bisogno di cibo.

Il doppio standard di Facebook
Il meccanismo di funzionamento del social dei social è facile: mantenere altissimo il livello di interazione, di engagement, delle persone. Come carburante usa le loro idee e pensieri: servono ad alimentare l'odio e gli altri sentimenti forti, prevalentemente, perché il dialogo e l'ascolto non pagano in termini di interazioni. L'obiettivo è il tracciamento e la profilazione degli utenti da monetizzare. Ora, questo genera i problemi che sappiamo, tra cui le bolle informative, i movimenti di gente brutta e cattiva tipo Qanon e via dicendo. E Facebook in particolare ha sempre detto che non può controllare tutti i miliardi di interazioni che avvengono sul suo gigantesco database con tre miliardi e passa di profili. Ci vogliono settimane, mesi: per questo molti di questi gruppi di brutte persone continuano a fare quel che vogliono.

Se non che non è così. Se n'è accorto Signal, l'azienda della app per le chat protette. Che ha deciso di pubblicare su Instagram (che è di Facebook) una pubblicità che legge i dati raccolti sull'utente che la visualizza e glieli spiattella davanti. La trovate qui (opens new window). Solo che Facebook l'ha bloccata immediatamente, tempo neanche 90 secondi. Invece le pubblicità mirate per demografia (opens new window) dei servizi finanziari (che sono vietate) sono rimaste per mesi perché "è difficile bloccarle".

C'è talmente tanta malafede in tutto questo che è quasi impossibile crederci. Lo sapete che negli Usa è girata una campagna (opens new window) contro il blocco dei cookie e dei sistemi di tracciamento con le minacce di Facebook e Instagram per farsi pagare dagli utenti se non potranno avere accesso diretto ai loro dati? Cioè un ricatto bello e buono. Ma come facciamo ancora a tollerare una cosa del genere?

Il futuro dei Bitcoin, spiegato bene
Elon Musk ha bloccato l'uso dei Bitcoin (opens new window) per comprare le auto di Tesla per motivi ambientali. Le critiche alla prima criptovaluta sono tante, alcune pelose, altre meno. Tuttavia, sono davvero tante. Ci sono alternative? Si possono riformare i Bitcoin? Da anni si discute sulla crescita della blockchain di Bitcoin, con alcuni gruppi che desiderano aumentare il throughput delle transazioni aumentando le dimensioni del blocco mentre altri vogliono concentrarsi su tecnologie che riducono le risorse necessarie per eseguire la rete man mano che cresce. Questo articolo (opens new window) analizza i principali colli di bottiglia del throughput che limitano la capacità di throughput sicuro di Bitcoin e discute quale capacità di throughput possiamo aspettarci in futuro.


Yamatologica

Wasei-eigo ("inglese fatto dai giapponesi", 和製英語)
La definizione per questa settimana del nostro dizionario tematico di giapponese è una meta parola: wasei-eigo (和製英語), che significa parole inglesi fatte in Giappone. Si tratta di espressioni giapponesi basate su parole inglesi o parti di parole inglesi che non esistono nella lingua anglosassone standard o il cui significato è comunque differente dal termine da cui derivano. Sono pseudo-anglismi o pseudo-prestiti. Si tratta spesso di parole composte o portmanteaus costruite da parlanti giapponesi con termini inglesi: handorukīpā (ハンドルキーパー, "handle-keeper"), cioè "handle" in questo caso vuol dire "volante" (steering wheel) e la locuzione giapponese indica il guidatore designato. Oppure sukinshippu (スキンシップ, "skinship"), composto da "skin" (pelle) e kinship (parentela), è una parola che indica il contatto fisico tra amici molto vicini o tra persone che si amano. Alcuni termini wasei-eigo possono essere ripresi dai parlanti inglese o altre lingue direttamente dal giapponese, facendo un cortocircuito linguistico. Attenzione infine a non confondere i wasei-eigo con i gairaigo (外来語, "parole da fuori"), cioè i veri e propri prestiti linguistici che in Giappone arrivano storicamente dal cinese classico (soprattutto quello letterario) e poi in tempi più recenti dal portoghese, dall'olandese e infine dall'inglese, oltre a qualche parola che oggi arriva dal cantonese e dal mandarino. I gairaigo sono scritti in katakana oppure (ma raramente) in kanji, che in questo caso si chiamano ateji (当て字, 宛字 oppure あてじ, "caratteri assegnati"). Un esempio, lo avevo riportato qui qualche settimana fa, è aidoru (アイドル) che viene dalla pronuncia inglese normalizzata in giapponese di "idol", cioè la giovane pop star. Oppure hakkā (ハッカー) che sarebbe l'hacker (il black hat, cioè quello cattivo).

Dokodemo Sento
Cosa c'è di meglio di un buon sito molto nerd su un argomento di nicchia? Dokodemo Sento (opens new window) è un sito sui sento (bagni) in Giappone. Potrete scoprire molti sento insieme a informazioni, foto ed eventi correlati: "I bagni giapponesi si chiamano "sento" e sono tesori culturali che da secoli fanno parte dell'incarnazione culturale della vita dei giapponesi. Ci sono circa 2.600 sento in Giappone. Quello dei sento è un patrimonio culturale con un forte background storico ed è noto per dare grandi benefici per la salute e la bellezza delle persone".


Variologica ed eventualogica

Gente che cammina
Buone ragioni per camminare 1.900 chilometri attraverso l'inverno: Emily Ford ha camminato (opens new window) per molte delle ragioni che i "tizi bianchi allampanati" o chiunque altro potrebbe avere quando vanno nei boschi: per prestare attenzione a se stessa, per avere spazio per pensare alla sua vita, che ha portato avanti per 28 anni, e per capire dove vuole andare. Questi altri due tizi invece (opens new window) si sono persi di brutto nei boschi, ma era un episodio dei Sopranos (forse il più divertente della serie), cioè Pine Barrens nella terza stagione. Eppure, succede davvero, anche sugli Appennini e nelle foreste dietro a casa dei miei genitori, di quando in quando, che la gente si perda (opens new window). Dilettanti allo sbaraglio che sentono il fascino della montagna e non quello della camminata. Craig Mod (opens new window), invece, sull'atto deliberato di camminare per camminare ci ha fatto un'intera newsletter (opens new window): lunghe camminate che durano giorni, settimane, e un'altra effimera newsletter in particolare (opens new window) sulla camminata che sta facendo adesso. Si chiama Where Are All the Nightingales? (opens new window). Sono una camminata e due newsletter spettacolari.

Il sesso orale durante il covid è più sicuro dei baci?
Ok, è un articolo del Guardian (opens new window), che non è esattamente Repubblica o il Corriere, non fa titoli acchiappa-click gratuiti né ha mai avuto il colonnino delle vergogne. Però questa guida all'estate fatta da esperti per giovani (e meno giovani) ambosessi con gli ormoni belli carichi affronta un tema interessante. Limonare potrebbe esporre al rischio contagio. L'altra cosa, invece no. E questo sì che potrebbe essere un grosso disincentivo a vaccinarsi.

Covid is the new black
Negli Usa è successo di tutto durante il Covid-19 gestito dall'Amministrazione Trump e da un esercito di negazionisti al potere. Questo articolo (opens new window) cerca di raccontare la storia una prospettiva particolare: quella delle persone in carcere. "All'inizio della pandemia, abbiamo chiesto a quattro persone incarcerate di raccontare la vita quotidiana con il coronavirus". Bruce Bryant, Jennifer Graves, James Ellis e Christopher Walker "rivelano ciò a cui hanno assistito e come hanno affrontato il caos, la paura, l'isolamento. E le morti".

Essere concentrati, avere tempo
Per le persone sempre molto impegnate trovare il tempo per un periodo di lavoro senza interruzioni può sembrare irrealistico. Ma ci sono metodi che possiamo utilizzare (opens new window) per ottimizzare il tempo limitato per il "lavoro profondo" che abbiamo a disposizione. Consigli non stupidi che dovrebbero farci capire che abbiamo in generale un problema di gestione del tempo (di "povertà di tempo", per essere precisi) che sta costando cara sia agli individui che alla società. Qui ci sono un po' di altri suggerimenti (opens new window) su come individuare sei "trappole" che ci stanno fregando un sacco di tempo.

Tre strategie per quagliare sul lavoro e nella vita post-pandemia
Come i lettori abituali di Mostly Weekly sanno bene, non amo gli articoli e i libri di self-help. Quando l'articolo viene fatto da una testata ritenuta di solito autorevole può aver senso però approfondire. In questo caso è un articolo (opens new window) del settimanale Time che spiega: "Gli ostacoli interni che comunemente impediscono il cambiamento - la tendenza a cedere alla tentazione, a essere pigri, a dimenticare, a provare insicurezza e così via - sono superabili. Ma proprio come le diverse malattie rispondono a trattamenti diversi, così anche le diverse barriere al cambiamento. Non possiamo semplicemente fornire loro una qualsiasi soluzione e aspettarci risultati positivi. Abbiamo bisogno della soluzione giusta".

Lessico famigliare
La linguistica è connotata culturalmente e quindi cambiano molte cose nella maniera con la quale i Paesi si rappresentano fenomeno simili. Noi abbiamo l'esempio del "lessico famigliare", negli Usa invece c'è il "familect" (opens new window). Il genio degli americani è anche questo: inventarsi una parola nuova che fa sembrare una cosa solo loro un concetto di portata universale. "Molti di noi hanno un linguaggio segreto, il lessico privato della nostra vita familiare. Forse avete un soprannome dato da un genitore che vi portate dietro anche da adulti. Forse avete una vecchia battuta o un riferimento musicale condiviso. Durante la pandemia abbiamo trascorso molto più tempo in casa e il nostro slang all'interno del gruppo familiare è cambiato di conseguenza". Perché parliamo in modo più strano a casa? Quando le persone condividono uno spazio, la loro esperienza collettiva può far germogliare un loro vocabolario particolare, noto come 'familect'".

Taiwan e il covid
La presidente di Taiwan Tsai Ing-wen, mentre l'isola sta affrontando uno scoppio di casi di Covid, annuncia che le prove di fase 2 sono state quasi completate (opens new window) e chiede a tutti di rilassarsi, stare tranquilli e resistere ancora un pochino. Il vaccino fatto in casa dall'industria taiwanese sta per arrivare entro la fine di luglio.

Ricircolo virtuoso
Quando sento i miei stimati colleghi che si dedicano anima e corpo alla rappresentazione delle informazioni (data journalism e data visualization) mi viene da sorridere. Perché poi ci sono gli americani che fanno cose come questa (opens new window) e i nostri eroi sembrano bambini che giocano con il Commodore 64. Il tema è: quanto è sicuro volare? Man mano che i vaccini diventano disponibili e le restrizioni vengono allentate, milioni di persone stanno ricominciando a prendere l'aereo, e le domande su quanto sia sicuro imbarcarsi su un volo ci sono. Solo che da noi per spiegarlo al massimo ti metto la foto di un aereo che decolla da Orio al Serio dieci anni fa con in sovrimpressione un grafico a quattro canne. Negli Usa, invece, proprio no.

Tutti insieme appassionatamente.
Una lezione magistrale (opens new window). "La scienza occidentale è una piccola e curiosa sorellina per quanto riguarda questa costa, mappando idee e osservazioni in spazi in cui invece è la scienza indigena che è stata fondamentale per la costruzione di parentele e l'equilibrio ecologico nei millenni".

I neri nelle praterie
I vicini del piano di sopra: il Canada. Terra molto meno innocente di quando non ci piace raccontare. Questa però (opens new window) è una esplorazione interattiva e multimediale della vita da neri nelle praterie di Manitoba, Saskatchewan e Alberta.

La foto della ragazza nella Kent State
La storia (opens new window) di una morte, di una fotografia e dell'altra ragazza che è entrata malamente nella storia. "Credo che uno dei nostri ruoli più importanti come insegnanti sia quello di fornire delle opportunità di autentica guarigione ai giovani". Invece, c'è l'abisso.

Herman e il Serpente
Come fu che un diplomatico neozelandese in pensione consegnò alla giustizia un famoso assassino, il Serpente. C'è anche la serie su Netflix ma prima leggetevi questo (opens new window).

Una lucertola nella bolla
Le cose piuttosto singolari della natura: una ricerca mostra (opens new window) che una dozzina di specie di anole dei Caraibi e dell'America Latina (un tipo di lucertole) sott'acqua possono espirare aria per creare bolle piene di ossigeno che si attaccano alle loro teste. Gli scienziati teorizzano che le bolle potrebbero aiutare gli animali a rimuovere l'anidride carbonica e ad attirare più ossigeno dall'acqua attraverso la diffusione. Un'analisi degli anoli che mostravano questo comportamento e dei loro lignaggi ha determinato che il comportamento nelle lucertole si è evoluto separatamente ben cinque volte. Diversi tipi di insetti mostrano un comportamento simile, ma gli insetti hanno tassi metabolici significativamente più bassi, hanno bisogno di meno ossigeno e sono più piccoli, quindi le bolle hanno un rapporto tra superficie e massa corporea maggiore.

Un polipo in testa
Non è mai stato iconico come uno Stetson, ma questo affascinante copricapo funzionale (opens new window) diceva molto sui samurai che una volta lo indossavano. L'elaborato elmo nell'articolo, con il suo ornamento principale dotato di vari tentacoli, è stato realizzato alla fine del XVI secolo. Le armature giapponesi nel complesso risalgono a circa il IV secolo, dice Barry Till, curatore emerito di arte asiatica presso l'Art Gallery of Greater Victoria nella British Columbia. Nel corso dei secoli, l'armatura si è evoluta in complessità e materiali, soprattutto dopo che l'introduzione delle armi da fuoco nel 1543 ha reso necessaria una protezione più robusta. Un'armatura completa arriva ad avere anche circa 20 parti diverse, tra cui l'elmo, la protezione per il viso, la protezione per il torace e le parastinchi. I samurai hanno strutture ispirate alla natura (soprattutto insetti perché dotati di esoscheletro, ma anche altri animali come appunto o polipi) e sembrano i robottoni dei manga, solo più piccoli. O forse è il contrario?

Il primo apparecchio acustico che non richiede la prescrizione medica
Avevo dei dubbi se includere questa notizia, perché preferisco non presentare cose che possono alimentare aspettative o false speranze di tipo medicale. Tipo le notizie in cui si millanta la sconfitta del cancro, per intendersi: ci sono famiglie con persone ammalate (o scomparse) che su queste cose sono dannatamente serie. Così come il calo dell'udito, che è una patologia estremamente disturbante e con delle importanti connotazioni sociali. Però da tempo attendevo l'arrivo in quest'ambito dominato da aziende di settore come Amplifon, dei "generalisti" dell'audio, come Bose. Adesso ci siamo. I dispositivi indossabili SoundControl di Bose (opens new window) sono i primi apparecchi acustici approvati dalla FDA che possono essere venduti direttamente dal pubblico. Infatti, i clienti potranno acquistare i dispositivi indossabili senza visitare un medico o senza ottenere una prescrizione. Gli apparecchi acustici hanno una funzione CustomTune che personalizza i livelli di volume, tono, acuti e bassi. Hanno anche una funzione Focus che consente a chi li indossa di concentrarsi su suoni e aree specifiche. Le batterie dovrebbero durare quattro giorni con 14 ore di utilizzo al giorno. SoundControl sarà disponibile a partire dal 18 maggio negli Usa per 850 dollari più tasse.

La banca dei ricchi
C'è una banca svizzera super segreta per ricconi, che ha 215 anni di vita. Si chiama Pictet (opens new window), dal cognome della famiglia dei fondatori. E questa banca adesso sta attraversando un periodo di grande trasformazione e non pochi contrasti.

Il senso del disgusto
Al "Museo del cibo disgustoso (opens new window)", in Svezia, dove ai visitatori vengono serviti piatti come lo squalo fermentato e il tofu puzzolente, si scopre l'orrore di cosa è schifoso rispetto al piacere di cosa è invece considerato buono.

Gli occhiali di Steve
Se siete curiosi di sapere dove finisco a perdere tempo, incantato dalla rete, leggete la storia degli occhiali di Steve McQueen (opens new window) ("King of Cool"), i Persol 714 (opens new window). Ecco, io mi ero perso esattamente lì, ieri mattina.

Fare il botto
Una testimonianza tecnica impressionante: in questo articolo un marine americano spiega come e perché le esplosioni (scoppio, impatto, deflagrazione) causano traumi profondi e tutto quello che ne consegue. Da leggere (opens new window): “La lesione cerebrale traumatica è una "ferita invisibile" che ho subito 17 volte.”


Multimediologica

Gin Wigmore
C'è stato un momento che la voce persa di questa cantante neozelandese secondo me era destinata a grandi cose. Poi Gin Wigmore è scomparsa nel niente, ma qualche canzone memorabile ce l'ha l'asciata (non tante: sono queste (opens new window))

Farsi un giro in bici
Questa cosa di girare il mondo dal computer sta prendendo piede. Dopo i rumori ambientali, ecco un giro in mountain bike competitiva (opens new window) che ne vale la pena. Meglio uno schermo grande, audio a manetta e un attimo di pazienza perché il caricamento potrebbe richiedere un po' di tempo, ma ne vale la pena. Ci sono varie corse da vedere, oltre alla corsa da cui iniziamo.

Nothing Exciting in Japan Sei minuti di niente sul bordo di una linea ferroviaria locale: Nothing Exciting in Japan — Hinaga to Tsu. Perché no (opens new window).

Incontri ravvicinati con lo squalo
Basta un drone da quattro soldi per filmare immagini inedite (opens new window) come i branchi di squali bianchi che nuotano sotto ignari surfisti a Malibù e cose simili. Viviamo tempi interessanti.

Scrivere
Questa è la registrazione (opens new window) di un vecchio corso di laurea in scrittura dell'università di Chicago. Dura un'oretta. Se lo guardate cambierà il vostro modo di pensare la scrittura nel mondo reale per sempre.

GTA V come non l'avete mai visto
Un team di Intel Labs ha creato una rete neurale convoluzionale (non me la sono inventata io questa parola, e si usa anche in informatica con lo stesso senso della botanica (opens new window)) che migliora le immagini utilizzando rappresentazioni intermedie prodotte da pipeline di rendering convenzionali. Il metodo può essere utilizzato per migliorare le immagini generate dal computer sino ad avere una qualità fotorealistica fotogramma per fotogramma. Può essere eseguita anche a una velocità tale da essere adatta ad ambienti interattivi. Nell'articolo (opens new window) vengono mostrati diversi video d'esempio. Notevole.

Sfocare i confini
La nuova dslr di Canon, la R3, scatta foto a 30 fotogrammi al secondo. In pratica (opens new window), registra un video e poi ti lascia scegliere quale fotogramma prendere. Notevole, se ci pensate. Anche rivoluzionario?


Tsundokulogica

The Death of Things
Ci sono alcuni libri che hanno una prospettiva meravigliosa. Non li comprerei, non li leggerei, ma sapere che esistono e poter leggere delle critiche ricche e articolate come questa (opens new window) mi soddisfa pienamente. L'oggetto del libro The Death of Things (opens new window) di Sarah Wasserman è lo studio della letteratura angloamericana a cavallo tra ottocento e novecento (soprattutto novecento) per descrivere e raccontare la presenza degli oggetti e la loro progressiva evoluzione nelle descrizioni letterarie degli autori. Non so se vi rendete conto, ma è una rappresentazione di una potenza e profondità pazzesca, che dice molto di noi, di chi scrive di noi, e di come ci rappresentiamo tutti assieme. Perché tra gli oggetti da archiviare e curare e quelli invece totalmente eliminabili, c'è una terza categoria di cose che non sono né presenti né perdute. Sono cose che stanno morendo, ci arrivano in uno stato di perenne disfacimento e scomparsa, ma al tempo stesso le intercettiamo, passano e fanno parte transitoriamente della nostra esistenza. Sono effemeridi della nostra società. Insomma, è un gran libro che non leggerò ma che sono felicissimo che esista.

L'arte di viaggiare Il libro "L'arte di viaggiare (opens new window)" di Alain de Botton (opens new window), autore che andava di moda un decennio fa (genere filosofo pop), è intrigante. Si tratta di una trasformazione ed esplorazione attraverso la filosofia di come viaggiare e se il viaggio sia limitato alla sola dimensione spaziale. Il nostro de Botton all'epoca aveva molto da dire e lo faceva in modo gradevole, oggi l'ho perso di vista.

Topolino misterioso
Non ricordo di averlo mai scritto, ma mi è sempre molto piaciuta una serie breve e oramai leggendaria di avventure di Topolino prodotta per l'ahimè defunto Mickey Mouse Mystery Magazine. Su Fumettologica (opens new window) il mitico Andrea Fiamma ha spiegato qualche anno fa perché è stata una storia proibita: un Topolino maturo che venne osteggiato e censurato. La sua storia, raccontata dai suoi creatori.

Mission Economy
Mariana Mazzucato ha un'idea: questo è "il momento chiave per cambiare il capitalismo". L'economista italiana ci crede e pensa che sia necessario mettere lo scopo pubblico al centro della società e risolvere i problemi che interessano le persone, dando al governo un nuovo ruolo. Il suo libro, Mission Economy (opens new window), sembra davvero interessante: "Un intervento potente, che sfida i governi ad applicare ai problemi della società e dell'economia la stessa determinazione e coordinamento che una volta venivano applicati per portare gli uomini sulla Luna".


Algoritmologica

L'American-Dream-as-a-Service
Non sono del tutto d'accordo con le sue opinioni sugli esseri umani che hanno bisogno di generare valore economico, ma questa intervista con Austen Allred (opens new window), uno dei fondatori di una scuola di programmazione piuttosto unica, fornisce un buon punto di vista esterno sul processo di assunzione imperfetto dell'industria tecnologica e come spesso colpisca maggiormente i gruppi più emarginati. "Il processo di assunzione non è solo un filtro per le competenze, è anche un filtro di classe. E le persone non ne parlano né lo riconoscono. Non sapevo come utilizzare Google Calendar fino a quando non mi sono presentato al mio primo lavoro. Qualcuno mi ha detto: "Mi prendo un po' di tempo sul tuo calendario". E io ho pensato: "Oh, wow, allora devo avere un calendario da qualche parte". Non è ovvio se non vieni da una certa classe sociale".

L'inverno delle AI sta arrivando?
Ci era stata promessa un'intelligenza artificiale forte, ma invece abbiamo ricevuto solo un'analisi di metadati (opens new window). In che modo, cioè, i semplici dati strutturati superano l'apprendimento automatico intelligente. Ci si mette anche Andrew Ng (opens new window) con una critica serrata alle montature dietro alle AI e perché molti paper di aree che sembrano veramente fighe in realtà sono molto difficili da generalizzare.

La grande rete locale di Amazon
Con gli AirTag e la rete wireless locale "Find My" di Apple, che adesso è aperta a terze parti, vale anche la pena guardare l'equivalente di Amazon (opens new window), basato su dispositivi Alexa e Ring, che ora ha anche una partnership con Tile. La rete locale è sempre stata una specie di concorrente di quella dei cellulari (addirittura ai tempi del Dect, ricordate?), ma sta finalmente diventando interessante per applicazioni a bassissima potenza, basso costo e larghezza di banda ridotta, tipo: "Trova la mia borsa" è il primo caso d'uso, ma potrebbe esserci altri, più grandi, che ancora non vediamo. Magari però non quello del tizio che si è spedito l'AirTag per posta (opens new window) in modo da vedere che giro gli fa fare il postino. (In Italia punterebbe a casa del tizio che lavora al centro di distribuzione e non si sposterebbe più, probabilmente).

La fine delle password
Google ha dichiarato guerra alle password (opens new window). Non è una novità che se ne possa fare a meno, ma la capacità della casa di Mountain View di raggiungere miliardi di persone potrebbe spostare il bilancino e farci entrare in un mondo completamente diverso. Tipo: la CIE senza pin mezzo stampato e mezzo mandato per posta. Intanto, anche GitHub (che non dimentichiamoci è di Microsoft) sta combattendo la sua battaglia (opens new window) per eliminare l'autenticazione via password e sostituirla con SSH, cioè chiave pubblica e privata.

La formica e i giganti
Siamo formichine sotto la lente dei giganti del web: Google, Amazon, Facebook e Microsoft. Questa estensione del browser (opens new window) consente di monitorare (e bloccare) i big ma fa anche di più. Poiché gran parte del web è ospitato o in qualche modo connesso a Big Tech, il sito da dove si prende l'estensione mira a educare gli utenti su come i dati fluiscono da e verso le più grandi aziende tecnologiche, rivelando quanto queste aziende siano diventate parte integrante dell'esperienza quotidiana di Internet.

Se Sparta piange, Atene sghignazza
Con la morte dei cookie in molti si disperano. Ma per Amazon potrebbe essere una delle più grandi botte di fortuna di sempre (opens new window). Di quelle che ti fanno raddoppiare il fatturato (e che spiegano l'importanza dei cookie di prima parte).

Kobra
Programmare senza scrivere codice. Kobra (opens new window) è un linguaggio di programmazione visuale per l'apprendimento automatico. Consente ai data scientist e agli ingegneri di costruire oggetti più rapidamente senza dover scrivere codice o occuparsi di concetti di programmazione. Cioè Kobra può aiutare le persone a lavorare con algoritmi di apprendimento automatico senza dover prima imparare a programmare. Adesso disponibile la beta per la prova online.

Orchest
Sempre parlando di zero-code, ecco un altro esempio, direttamente nel browser, per di più: Orchest (opens new window) è una IDE basata su browser per chi fa data science. Gli utenti possono costruire visivamente pipeline, eseguire qualsiasi sottoinsieme di una pipeline direttamente o in base a una pianificazione, impostare parametri per provare diverse idee di modellazione e definire ambienti di runtime personalizzati. Una animazione che mostra come creare le pipeline è disponibile nel repository.

Siti html con Swift, perché no?
Mi piace! Ecco Plot (opens new window), un linguaggio specifico per scrivere HTML, XML e RSS in Swift. Plot si concentra sulla generazione di siti statici e sullo sviluppo web basato su Swift. L'ultimo aggiornamento di Plot ha aggiunto una nuova API per la creazione di componenti HTML in un modo molto simile a SwiftUI. L'articolo (opens new window) introduce la nuova API con esempi su come utilizzarla.

Due al prezzo di uno
Volete fare un ripassone di teoria musicale? E intanto anche di Python? Ecco qua: teoria musicale di base in circa 200 righe di Python (opens new window). Mi ha perso attorno alla seconda riga, ma vabbè. L'importante è esercitarsi, no? Pratica, pratica, pratica.

Coffee break
Mostly Weekly è una newsletter libera e gratuita per tutti. Se volete supportare il tempo che passo a raccogliere e scrivere le notizie, potete farlo magari offrendomi un caffè alla settimana (opens new window) oppure mandandomi proprio dei soldi direttamente su PayPal (opens new window) (che detto così sembra quasi un "in alto le mani, questa è una rapina", però vabbè ci siamo capiti).

Arriva la next gen del CSS
Io non ho ancora capito il Css attuale e già siamo alla next gen. Una cosa notevole a quanto pare saranno i @container. Si tratta di una proprietà all'interno della specifica CSS Working Group Containment Level 3, che consente agli sviluppatori di definire gli elementi in base alle dimensioni del loro container principale. Sarà il più grande cambiamento nello stile web dal CSS3. Gli elementi saranno in grado di indirizzare i container genitori rispetto ai discendenti e applicare i propri stili di conseguenza. L'articolo (opens new window) contiene diversi esempi di come utilizzare la proprietà @container.

Il buon vecchio tag <img>
Le immagini sono il cuore del web, ovviamente assieme ai link. Però, nonostante siano in circolazione dall'inizio del web, ancora non le usiamo bene. Qui spiegano (opens new window) come gestire al meglio il tag <img>.

Vim+fzf
È pericoloso usare Vim da solo. Serve qualcosa che aiuti a gestire la grande responsabilità che deriva dal grande potere. Che ne pensate di fzf? (opens new window) Dopotutto, se Vim costringe a ripensare il modo in cui usiamo il computer, fzf chiude il cerchio e ci fa vivere nell'inferno a rovescio. Consiglio a quel punto anche Ranger (opens new window). Tutti e tre sono disponibili su homebrew.

La sintassi di TypeScript
TypeScript offre così tante opzioni per la sintassi che può essere travolgente! Ecco alcuni buoni suggerimenti (opens new window) per iniziare.

macOS hardening
Una interessante guida per rendere più sicuro il Mac (opens new window).

La tastiera più veloce di Seattle
Ok, è roba da Windows (macOS è citato solo per par condicio) ma in effetti ci sono suggerimenti vagamente utili. Voglio dire, se siete utenti Windows ci sta che ne abbiate bisogno: imparare a fare le cose più velocemente (opens new window) con un po' di scorciatoie e trucchi di tastiera, soprattutto per Windows.

Continuous deployment e Git flow
Se avete sempre desiderato implementare una strategia di continuous deployment, forse dovreste seguire (opens new window) la strada delle GitHub Actions. Poi, potreste anche prendere in considerazioni dei modi per lavorare meglio, come Git flow di Vincent Driessen (opens new window) che permette di fare molte cose (opens new window): gestire in modo più ordinato i branch e scalare i gruppi in maniera più rapida.

Notion
Così ammetto che è un po' sprecato, comunque vale la pena parlare di Notion (opens new window). Si tratta di uno spazio di lavoro all-in-one per gruppi che consente di lavorare, pianificare e organizzarsi. Le API di Notion connettono le pagine e il database in modo tale che gli sviluppatori possano costruire all'interno dell'app delle parti dove lavorare molto interattive per gli utenti. È disponibile anche una documentazione piuttosto ampia sulle API. Insomma, è una cosa sulla quale molti stanno facendo cose, voi guardatelo e poi mi ringrazierete.


Giappone o Franciacorta?
Giappone o Franciacorta? ~ Foto © Antonio Dini

L'ultima bustina (di Minerva)

Abbracciare la propria tostaggine interiore
"Non ho avuto la depressione, ma se sono sincera con me stessa, sono sicura che c'era anche un po' di quella cosa lì." Che consiglio daresti al te stesso quando aveva 28 anni? Kim Fields in questa intervista notevole spiega (opens new window): "Gli direi: mettiti a tuo agio prima che puoi nella tua ricerca di essere una tosta e convinciti dell'idea di essere una tosta e tutto ciò che questo comporta. Cioè, convinciti di ogni parte di te che è intelligente, che è forte, che è sensuale o sessuale. Gli direi tutto sul crescere e a volte fottersene completamente: far così a volte va molto bene. Questo per me vuol dire essere che devi essere una persona tosta oltre ad essere l'artigiana migliore che puoi in qualunque sia il tuo mestiere. Questo in effetti è il mio punto debole; proprio adesso sono su quello".




I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.



“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


END




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