[Mostly Weekly ~111]

Amori sbagliati


A cura di Antonio Dini
Numero 111 ~ 18 aprile 2021

Buona domenica! Io sono Antonio Dini e voi vi siete davvero iscritti a Mostly Weekly. Vi chiedo un piacere: molti mi segnalano che hanno ritrovato fortunosamente la newsletter nello spam. Certamente non posso dire a chi non la legge di tirarla fuori dallo spam, però a tutti gli altri posso chiedere di aiutarmi a tenere un punteggio elevato con questi sistemi di valutazione che sono diffusi trasversalmente tra servizi diversi, ad esempio confermando che questa non è una mail di spam o pericolosa se il client di posta (o il servizio stesso, come Gmail) avanzasse questo dubbio. Inoltre, se trovate Mostly Weekly nella cartella dello spam o della pubblicità, per favore estraetela cliccando sui bottoni "non è spam" o cose del genere, così il sistema "impara". Infine, se avete voglia di ripescare i vecchi numeri (che si riconoscono facile perché hanno tutti l'oggetto con [Mostly Weekly]) e toglierli dallo spam, magari aggiungendo l'indirizzo (che poi è il mio) nella rubrica di Gmail o di Outlook o quel che è, potreste avere un impatto positivo sulle inbox di molti altri lettori di questa newsletter settimanale e aumentare i vostri punti-karma. Grazie!

Ricordo che Mostly Weekly è aperta a tutti, senza pubblicità o affiliazioni: una donazione su (Liberapay (opens new window) o via PayPal (opens new window)) è però molto apprezzata. Intanto, buona lettura


‌Capitalist society has transformed work into love, and love, conversely, into work. But we are beginning to change our minds about our priorities, whether capital likes it or not
-- Sarah Jaffe



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Amare il proprio lavoro: un sentimento mal risposto
Uno sguardo molto critico (opens new window) al nostro rapporto con il lavoro: "Non sono solo le relazioni romantiche che hanno sofferto sotto il neoliberismo. Anche l'amicizia è una vittima del modo in cui è organizzata la nostra vita lavorativa. Uno studio del 2014 ha rilevato che una persona su 10 nel Regno Unito non aveva un amico importante; in un sondaggio del 2019 negli Stati Uniti, uno su cinque dei millennial intervistati ha dichiarato di essere senza amici". Qual è il problema? Essersi fatti convincere a dare più valore al lavoro che non al resto della vita. Quel resto che invece è la parte più importante.

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Promesse da mantenere
Promesse da mantenere ~ Foto © Antonio Dini

#### Importantologica

Smettetela di devastare il mondo
Questa (opens new window) è una fantastica intervista con uno scienziato ambientale e analista politico che chiarisce che una forma più verde dello stesso consumismo non può risolvere le nostre numerose crisi di sostenibilità. "Non c'è economia, c'è solo la conversione dell'energia. La vostra auto, le vostre case riscaldate, i vostri voli per l'Europa: tutto deve subire un grande taglio. A meno che non inventiamo un tipo miracoloso di tecnologia energetica, arginare seriamente il cambiamento climatico significa che dovremmo ridurre deliberatamente i nostri standard di vita. È impossibile vivere per tutti su questo pianeta come le persone nella contea di Santa Clara e sperare di avere un ambiente che prospera. Semplicemente impossibile".

Sterilizzazione di massa
L'editing genetico non è ancora una scienza esatta, con circa il 16% degli embrioni umani geneticamente modificati che contengono mutazioni accidentali. A me fa moltissima paura: rischiamo l'estinzione giocando con il DNA, ma andiamo pure avanti. Nel 2018 uno scienziato cinese (opens new window) ha annunciato di aver modificato geneticamente una serie di gemelli per renderli più resistenti alla contrazione dell'HIV. Ulteriori studi hanno scoperto che i gemelli non hanno ricevuto le modifiche previste. Le nuove tecniche di modifica genetica prendono di mira organi specifici, ma è ancora possibile che le modifiche del genoma finiscano accidentalmente negli organi riproduttivi e quindi nelle generazioni successive. Molti rischi sono ancora sconosciuti. Stiamo giocando letteralmente con il fuoco.

Si scrive privacy, non si pronuncia
Nel Regno Unito c'era un ufficio governativo che per anni ha spiato tutti quelli che sono passati dagli aeroporti inglesi (opens new window), succhiando più dati possibili e creando un database di 650 milioni di persone a loro totale insaputa (ci sono anche io dentro, con tutta probabilità). Perché l'hanno fatto? Beh, perché potevano farlo. Altro che Brexit, ci vorrebbero i rimorchiatori per spingere le isole dall'altro lato della Groenlandia.

Le API di Google sono più belle
Non mi pare di averlo scritto nelle scorse settimane, ma ha vinto Google e ha perso Oracle (opens new window). Soprattutto, ha vinto una determinata concezione delle API: quella di Google e non quella di Oracle, che sostiene che le API di Android sono derivate in parte da Java e quindi violano il copyright di Oracle, che a suo tempo ha comprato Sun Microsystem, che aveva fatto Java. Ora, sia dal punto di vista politico che tecnologico ha sicuramente ragione Google, c'è poco da discutere, perché le API non funzionano come dice Oracle, però non è che quelli di Larry Ellison siano completamente in malafede. Anzi, forse forse qualche ragione ce l'avevano. Perché la struttura logica e di funzionamento di Android e delle sue app è quella della VM di Java: si chiama Dalvik (opens new window) e insomma, è proprio come Java. Comunque, da Lollipop in avanti c'è Art (opens new window).

Rimuovere, non aggiungere
Questo studio (opens new window) dovrebbe avere dignità di favola morale. I ricercatori hanno documentato che le persone tendono a risolvere i problemi aggiungendo e non sottraendo. Le implicazioni di questo semplice fatto sono enormi: aggiungere vuol dire produrre e consumare di più. Vuol dire spendere di più. Vuol dire inquinare di più. E, dal momento che questa abitudine mentale non caratterizza solo gli individui ma anche le grandi organizzazioni, ci sarebbe da fare una riflessione generale molto più ampia sulla nostra società e sul bisogno di creare una cultura della sottrazione. Che poi sarebbe quella specie di minimalismo che passa come un filo rosso attraverso il design, la letteratura, l'innovazione.

Chi ti salverà dal burnout puoi essere solo tu
La ricerca (opens new window) ha definitivamente dimostrato che il burnout è un problema organizzativo (opens new window), non individuale. Ma mentre la responsabilità di prevenire il burnout dei dipendenti ricade direttamente sulle spalle dei datori di lavoro, rimediare al burnout una volta che uno ne soffre è molto meno semplice. Gli studi (opens new window) dimostrano che gli sforzi esterni per tirare fuori qualcuno dal burnout, non importa quanto ben intenzionati, spesso falliscono. Anche se questo non esclude in alcun modo i datori di lavoro dall'assumersi la responsabilità di sostenere la salute mentale dei propri dipendenti, le ricerche più recenti (opens new window) suggeriscono che quando uno si sente esausto, la persona migliore per aiutarlo a recuperare è lui stesso.

Lavoratori autonomi con obiettivi e compensi chiari
Passare dal lavoro nella propria startup a lavorare per un'azienda già strutturata può essere una sfida (opens new window), soprattutto quando molte delle abilità della persona sono da autodidatta. Gli sviluppatori autodidatti potrebbero trovarsi alle prese con interviste tecniche molto difficili. Molte aziende cercano di giustificare una retribuzione più bassa per i propri lavoratori, ma alla fine l'occupazione potrebbe non essere la soluzione migliore. Un'opzione è lavorare con contratti temporanei con obiettivi e compensi chiari.


Yamatologica

Aidoru (アイドル)
Bentornati al nostro dizionario tematico di giapponese, questa settimana siamo un po' più di corsa del solito. La parola è un prestito linguistico dall'inglese: aidoru, che è la pronuncia corretta sillabicamente dal giapponese di "Idol". Infatti non c'è un kanji per scriverla (aidoru = アイドル) e rappresenta l'icona pop, l'influencer ante-litteram del Giappone. Preferibilmente cantante e ballerina, ma anche modella o avatar sintetico, le aidoru vengono create da agenzie specializzate nella gestione dei talent e sono l'epicentro di un fenomeno di merchandising e commercializzazione di prodotti e dell'immagine stessa della persona che in Europa perlomeno è ancora inedita. E stiamo parlando di un fenomeno giapponese che risale agli anni Settanta. Il termine, nonostante sia un prestito dall'inglese (con l'occupazione americana) nasce tuttavia dal francese. Anzi, da un film (Cherchez l'idole di Michel Boisrond del 1963, commercializzato con il titolo Aidoru o Sagase (アイドルを探せ), e dalla canzone del film, "La plus belle pour aller danser" interpretata da Sylvie Vartan, che è diventata la radice per l'estetica aidoru e del J-Pop. Se le prime aidoru erano delle performer che tenevano la loro vita privata segreta, è tra gli anni Ottanta e Novanta che il genere è esploso. Tanto che persino lo scrittore americano-canadese William Gibson ha usato il termine come titolo di un suo romanzo del 1996, Idoru, che in italiano è stato tradotto da Mondadori con Aidoru. Gli anni novanta però erano anche il periodo di crollo della popolarità delle aidoru, che preferivano essere viste come artisti e non come oggetti di consumo. Tutto cambiato negli ultimi venti anni, con un ritorno prepotente sulla scena giapponese delle aidoru soprattutto grazie a Internet e poi ai social (chiunque può postare materiale di qualità, un po' come le nostre influencer fai-da-te) con una serie di battaglie culturali tra "tifoserie" opposte. L'epicentro del fenomeno è tutto nella festa che si tiene nella capitale, il Tokyo Idol Festival. L'impatto economico delle aidoru è enorme (sono usate tantissimo nella pubblicità) e le condizioni di lavoro della maggior parte di queste persone sono pessime (e ci sono vincoli di castità, divieti di fidanzamenti, impedimenti ad avere una vita privata), mentre la loro sessualizzazione è estrema anche per gli standard della cultura giapponese, che non è filtrata come quella Occidentale.


Variologica ed eventualogica

Facile facile
Se c'è una cosa che su YouTube è fantastica è la facilità. La facilità con cui gli youtuber ti mostrano come si fa a fare qualcosa. In questo caso (opens new window), la facilità con cui programmare una interfaccia hardware da zero e un software per Game Boy che mina Bitcoin rimanendo connesso al nodo locale che uno ha scaricato. E non c'è nessuna ironia, al tizio gli viene semplicemente facile. Visto che YouTube è il tutorial del pianeta, qualcuno dovrebbe studiare questo "effetto facile" fin troppo facile.

Numeri primi illegali
Non ne avevo la più pallida idea ma tutto questo ha molto senso: Wikipedia spiega (opens new window) che ci sono numeri primi illegali e approfondisce la storia raccontando l'esempio Phil Carmody che ha generato un numero primo piuttosto lungo che rappresenta in formato numerico il codice del programma di DeCSS (l'algoritmo per rippare i Dvd). Tra l'altro, esistono anche altri tipi di numeri illegali (opens new window) perché rappresentano informazioni che in alcuni Paesi è vietato possedere.

Ricette fatte in casa
Ci sono riserve indiane, piccoli ecosistemi, che fanno crescere le tecnologie in maniera spettacolare. Ad esempio, i blogger che pubblicano le ricette (opens new window) sono dei geni del SEO e di pratiche del genere. Incredibile, vero?

Lost Golden City
Non ne avevo parlato domenica scorsa, ma ho sbagliato. In quella che viene salutata come una tra le più grandi scoperte archeologica di sempre (opens new window), una città perduta che risale a più di tremila anni fa è stata scoperta nella provincia meridionale di Luxor, in Egitto. L'insediamento, noto come Aten, è "la più grande città mai trovata" di quel periodo in Egitto, secondo l'archeologo Zahi Hawass, che ha guidato gli scavi e ha annunciato la notizia in un post su Facebook. Nel suo post, Hawass ha definito Aten una "Città d'Oro perduta".

Il bambino che giocava a tennis senza rovescio
Forse sarà il bambino più felice del pianeta o quello più realizzato umanamente e professionalmente, ma a me nessuno toglie dalla mente che questo ha dei genitori psicopatici (opens new window) (soprattutto il padre). Magari rileggersi Open di Andre Agassi potrebbe aiutare a capire cosa intendo.

Un problema di realtà
I sistemi operativi a realtà mista, cioè quelli dove sono rappresentanti oggetti bi e tridimensionali in ambiente ibrido (realtà aumentata o virtuali e interfacce tradizionali) stanno diventando sempre più importanti, quindi la condivisione delle risorse deve essere eseguita in modo diverso. Ecco uno sguardo al problema (opens new window) per niente banale. E non siamo messi per niente bene perché le soluzioni usate per i nostri sistemi operativi non funzionano come dovrebbero. Ricordatevelo, perché ve l'ho detto prima io qui, eh.

Storia di un matrimonio indimenticabile (dalla rete)
L'idea c'è: gli algoritmi di una serie di contenitori della versione digitale della nostra vita hanno dei bias molto profondi e vanno avanti da soli. Però l'esecuzione (opens new window), anche se linguisticamente ben fatta, è contenutisticamente sciatta e superficiale.

Un esoscheletro per tutti
La tecnologia degli esoscheletri viene sempre più utilizzata nella vita reale in tutto il mondo. Questi dispositivi esterni supportano e proteggono i propri utenti, offrendo livelli di forza e resistenza superiori a quelli ottenibili da un essere umano anche protetto da armature passive. Gli esoscheletri vengono sviluppati per una varietà di attività quotidiane. Sono in fase di test in ambienti di fabbrica per ridurre il rischio di lesioni. Si prevede che i ricavi globali del mercato degli esoscheletri saliranno a 6,8 miliardi di dollari nel 2030. Questo articolo della Bbc (opens new window) contiene una panoramica di diversi progetti tecnologici di esoscheletro

Tre squilli e arrivo, due e torno più tardi
Ve li ricordate gli squillini? C'era una cosa simile anche in India (opens new window), fino a un po' di tempo fa. Poco tempo fa.

Amazon tra le stelle
Blue Origin ha siglato un contratto da 2,5 milioni di dollari (opens new window) con il Pentagono per progettare un veicolo spaziale a propulsione nucleare. Lockheed Martin e General Atomics fanno anche parte del programma Demonstration Rocket for Agile Cislunar Operations (DRACO). Il Pentagono vuole testare la tecnologia di propulsione termica nucleare, che fornisce la potenza della propulsione a base chimica con l'efficienza dei sistemi a base elettrica. Il Pentagono vorrebbe avere un veicolo spaziale a propulsione nucleare in orbita nel 2025.

Starlink tutorial
Ok, ne parlo sempre come della rivoluzione, lo strumento che adesso vorrei per andare a vivere in campagna, e che domani sarà il modo per avere internet in molti ambienti (non ultradensi, però). Ma come si fa? Questo è un lungo spiegone (opens new window) su come si configura Starlink di SpaceX, cioè Elon Musk. Attenzione perché si capiscono veramente molte cose, soprattutto quelle di cui nessuno parla (tipo la cella di copertura assegnata).

Il timelapse di Google Earth
Una cosa come 24 milioni di immagini satellitari, che coprono un arco di tempo che va dal 1984 al 2020, 20 petabyte di dati e due milioni di ore processore per creare una macchina del tempo che fa viaggiare avanti e indietro nelle mappe di Google. Si vede la Terra che cambia sotto i nostri occhi. Non tutte le sone sono pronte ancora ma l'effetto dicono sia notevole (opens new window).

Il primo milione
Tre imprenditori e il loro unico dipendente hanno creato una microazienda che sviluppa un software (opens new window), un client di posta elettronica cloud costruito per la collaborazione (si chiama Missive (opens new window)). Quest'anno guadagnano un milione di dollari di abbonamenti, cioè sono soldi che tornano ogni anno. Il tutto senza una lira di finanziamenti e senza aver speso niente in marketing. Mica male. Però, attenzione: ci vuole fegato e muscoli, anzi resilienza. Perché ci hanno messo cinque anni.

Economia domestica: Bobby Pins
I Bobby Pins sono le nostre forcine. Ecco dodici possibili usi (opens new window) (per la casa) al di là di quello più ovvio di tenere i capelli a posto.

Vaccini e varianti
Il New York Times spiega un po' di cose (opens new window) sugli effetti dei vaccini rispetto al coronavirus, alle varianti, l'immunità di gregge, il rischio effettivo per chi si vaccina e cosa potremo fare o non fare una volta vaccinati.

Uomini, fate della vostra virilità un'arte
No, non è una pubblicità per qualche rimedio miracoloso atto a resuscitare o allungare o a dare altre magiche proprietà a quella metonimia al contrario che è l'uomo (il tutto per la parte). Invece, c'è veramente un sito che si chiama Art of Manliness (opens new window) e che dà consigli tipo: fare digital decluttering (opens new window), oppure prendere appunti a penna (opens new window) per avere una mente più efficace, oltre a tecniche per migliorare il proprio corsivo (opens new window) (quello che vi insegnavano in prima elementare con scarsi risultati: il corsivo richiede una penna stilografica, le penne a sfera sono fatte per lo stampatello). Insomma, una rivista per uomini che vogliono imparare l'arte di essere tali (tipo: sette lettere da scrivere (opens new window) prima di avere 70 anni). Mamma mia.

Armageddon
Se arrivasse un altro asteroide, che chance avremmo come individui di cavarcela? In questo articolo (opens new window) stile documentario da televisione satellitare, Wired USA prova a spiegarlo. In sintesi: praticamente zero.

Ocean online
Alcuni anni fa, degli hacker hanno utilizzato un termometro per acquario (opens new window) per accedere alla rete di un casinò nordamericano e rubare il suo database con i nomi di tutti. Gli analisti prevedono che entro il 2025 ci saranno fino a 31 miliardi di dispositivi connessi all'IoT in tutto il mondo. I dispositivi intelligenti possono essere preziosi per un'azienda, ma devono essere protetti. Lo stato attuale del settore sta creando un'enorme opportunità per i malintenzionati. Gli imprenditori dovrebbero rivolgersi a degli esperti per valutare la sicurezza della propria rete. Questo rischia di essere un incubo per i prossimi anni.

Il metronomo da polso
Sono molto molto perplesso. Ci sono una miriade di strumenti che i musicisti possono utilizzare per migliorare il tempo e il ritmo, uno dei importanti, utili e popolari è sicuramente il metronomo e, ancora meglio, il clicker che viene usato quando si suona per tenere il passo. L'apparecchio crea un rumore di clic a tempo, che aiuta a rimanere al passo con la velocità prevista dell'esecuzione, ma, come sanno tutti quelli che conoscono male una canzone, suonarla con sotto anche il metronomo, se non ci si muove a proprio agio con la musica e lo strumento, può confondere. Cioè in una situazione di tensione i clic finiscono per distrarre e far confondere. Per non parlare del fatto che la configurazione dei clicker tradizionali non è banale. Ecco dunque lo Smart Watch Soundbrenner (opens new window) che semplifica questi tipo di esperienza con un indossabile discreto. Secondo me non è una buona idea, ma magari funziona, chissà.

Risolvere le debolezze
I consigli per come gestire il "capitale umano" di una azienda (che espressione orribile) sono spesso deliranti. Questo però ha senso (opens new window): anziché cercare i massimi talenti del settore, bisogna capire per bene la struttura della propria azienda e poi assumere chi aiuta a togliere di mezzo i punti deboli, le maggiori debolezze. L'articolo (opens new window) offre una lezione articolata e condivisibile. Invece questo impallinato (opens new window) è perso nei suoi problemi da startupper.

La Terra di mezzo a casa tua
Hobby per la pandemia: intanto che siete chiusi in casa, perché non prendete una mappa di un posto che amate particolarmente, magari la vostra zona dove abitate, e ne fate un quadretto da appendere sulla falsariga di una mappa di Tolkien? Qui intervista, spiega e mini-tutorial (opens new window)

La peggiore tastiera del mondo
Cinque tasti, si tengono con una mano sola, uno per ogni dito, e vanno premuti in varie combinazioni. Un incubo, lo potete vedere qui (opens new window)

C'è posta attorno a te
C'è gente che fa cose strane. Alcuni addirittura sopravvivono. E poi cercano gli amici (opens new window) che gli hanno dato una mano a farsi spedire dentro un (grosso) pacco postale dall'Australia alla Scozia.


Multimediologica

Anche Lok ha lasciato Hong Kong per sempre. L'ultima volta ci sono stato un paio di anni fa ed è una delle due o tre città che mi affascinano sempre. Guardare questo video (opens new window), molto emotivo certamente ma che però racconta lo stesso qualcosa, mi fa pensare che non sia stato venti anni fa, con la grande cerimonia del "passaggio di mano", ma adesso, un po' alla volta, che abbiamo perso Hong Kong.

Il poeta residente emerito di Mostly Weekly, Roberto R. Corsi, segnala che è stata appena pubblicata (opens new window) la versione in 4K presa dal master in 16mm di uno dei primi concerti dei Genesis, tenutosi al Bataclan di Parigi nel 1973. Accendete il monitor buono e godetevela in cuffia: per fortuna anche l'audio è notevole. (No, sul serio: sul telefonino proprio non rende)

Intervista interessantissima: in questo podcast in inglese (opens new window) il neurochirurgo Henry Marsh ripercorre 40 anni di carriera, cioè di contatto molto intimo con il cervello umano. Le sue intuizioni, non solo sul suo delicato lavoro a cavallo tra la vita o la morte dei suoi pazienti, ma anche sulla coscienza umana, la paura, la religione e molti altri argomenti, sono preziose. È uno sguardo affascinante e terribile: la pratica di quest'uomo è il rovescio della medaglia di quasi tutte le riflessioni filosofiche, religiose e metafisiche sulla vita degli individui, la coscienza, la consapevolezza, la trascendenza e il senso della vita. Un trauma, una lezione, un taglio sbagliato, e una persona cambia natura, personalità, intenzione nel fare il bene e il male. A cosa si riduce allora la morale? A uno stato biochimico influenzabile dall'esterno? E la vita? A una carica che, quando si dissipa, scompare nell'entropia generale dell'universo?

Maria João Pires una volta si sedette per suonare un concerto di Mozart e, quando la musica iniziò, si rese conto di aver preparato quello sbagliato; cioè l'orchestra stava suonando quello che avrebbero dovuto suonare, ma era lei che credeva che sarebbe stato un concerto diverso. Essendo però una grande pianista, Maria João Pires ha recuperato: il concerto giusto faceva comunque parte del suo repertorio e l'ha suonato perfettamente. La scena però è da brividi (opens new window), soprattutto se soffrite di ansia da performance.

L'artista visivo e astrofotografo finlandese J-P Metsavainio ha creato una immagine composita da 1,7 gigapixel della Via Lattea (opens new window), scattata con un tempo di esposizione totale di circa 1250 ore tra il 2009 e il 2021. È una cosa semplicemente straordinaria.

Suez! Dopo la trombosi della logistica globale, ecco a voi il giochino (opens new window) (fatto dalla Cnn) per guidare la supernave container attraverso le strette di un canale. Non è facile per niente. Una volta questo sarebbe stato un capolavoro in Flash, oggi è in Javascript penso.

Io questa cosa di Yamanuchi No.10 Family Office (opens new window) (Since 2020) non lo so cosa sia, ma se entrate è bellissimo! (È la famiglia che ha fondato Nintendo, oh yeah)

Radio web? Certo, lofi.cafe (opens new window). È una figata e vi tiene compagnia mangiando cicli di processore come se non ci fosse un domani (ma nella pseudo-Tokyo di Blade Runner)

Fratelli d'Italia. Non ho mai particolarmente amato l'Inno di Mameli, l'inno italiano. E ho sbagliato, mamma mia quanto ho sbagliato. Non so niente di chi ha condotto questo TedTalkX (opens new window), ma va detta una cosa: se vi alzate alla fine a cantarlo anche voi, vi verranno i brividi e anche da piangere. Perché quando ascolti per la prima volta il tuo inno nazionale viene da piangere. Dentro c'è tutto il Risorgimento e molto altro, sepolto sotto una montagna d'ignoranza, malafede e presupponenza di chi sopra la nostra storia ci ha pranzato e cenato o la dileggiata per partito preso o per semplice cafonaggine.

Sono sessant'anni che Yuri Gagarin è andato nello spazio: la storia della Bbc (opens new window)


Tsundokulogica

The Tangled Web We Weave (opens new window). La radiografia dello scheletro di Internet. Un'immersione profonda nell'infrastruttura della tecnologia, del potere e delle persone che fanno girare Internet. Il giornalista James Ball indaga "come il fenomeno apparentemente astratto e pervasivo sia in realtà costruito su un insieme molto reale di materiali e regole che sono posseduti, finanziati, progettati e regolati da persone molto reali", dimostrando che "Internet non è una forza neutrale ma un enorme infrastruttura che rispecchia la società che l'ha creata ”.

We Are Here (opens new window) è l'atlante di Aotearoa (il nome Māori per la Nuova Zelanda), un libro che aiuta i neozelandesi a dare un senso al loro Paese, a coglierne le dimensioni, la diversità e le complessità. Progettato da Tim Denee e Chris McDowall, questo libro presenta una raccolta di mappe, visualizzazioni di dati e illustrazioni che dire che è splendida è dire poco. Sono stato in Australia (ci tornerei volentieri) ma mai in Nuova Zelanda: spero di poterci andare presto.

Youth to Power (opens new window). La guida al cambiamento per i giovani. Il fenomeno dello sciopero globale per il clima è il risultato del fatto che le persone anziane (per lo più bianchi, per lo più maschi) decidono sulla vivibilità del mondo che le generazioni più giovani ereditano; decisioni su cui non hanno voce democratica. In Youth to Power (opens new window), l'attivista adolescente Jamie Margolin "accompagna i lettori attraverso ogni fase di come appare un attivismo efficace, sano e intersezionale". Se avete figli adolescenti che leggono l'inglese bene, questo è uno dei libri che li incoraggerei a leggere.


Algoritmologica

Tutta colpa di Mozilla
Dopo la sparatoria a San Bernardino, l'FBI ha chiesto ad Apple di aiutare a sbloccare il telefono dell'assassino. Apple ha tentato di assistere la polizia, ma ha rifiutato di creare uno strumento per aggirare il sistema di passcode in quanto ciò avrebbe ridotto in modo permanente la sicurezza dei suoi telefoni. Cosa è successo dopo è rimasto a lungo un tema dibattuto: con l'aiuto degli israeliani gli agenti dell'FBI sono riusciti a forzare il blocco "a prova di bomba" dell'iPhone? A quanto pare no: adesso infatti sappiamo la verità (opens new window). L'FBI ha quindi lavorato con un'azienda IT australiana, che ha sfruttato un bug in un pezzetto di codice scritto da Mozilla per ottenere il pieno controllo sul processore principale ed eseguire il proprio codice. Hanno quindi eseguito un software che ha permesso loro di indovinare ogni combinazione di passcode. Alla fine, dopo tutta questa fatica e una vertenza pubblica che ha scatenato una tempesta politica e mediatica l'FBI non ha ottenuto alcuna informazione utile dal telefono.

Google FLoC? No grazie
Vi ricordate? Ne avevamo già parlato: il FLoC è il metodo per prendere l'impronta digitale vostra e di tutti i vostri apparecchi pensata da Google dopo aver deciso di chiudere con i cookie di terze parti. Beh, c'è una estensione di DuckDuckGo (opens new window), che tra le altre cose è il mio motore di ricerca, che blocca il sistema di tracking su Chrome. Invece, se avete un sito e volete fare opt-out da FLoC? Qui la spiega su come si fa (opens new window). Infine, Brave, il browser alternativo basato sulla versione open source di Chrome (cioè Chromium), ha annunciato (opens new window) che FLoC è "un passo nella direzione sbagliata" e che disabiliterà FLoC da tutte le sue versioni del browser perché facendo finta di essere a favore della privacy degli utenti invece gli crea notevolissimi danni.

Andar di bolina
C'è una pratica che è molto importante da conoscere e che magari a un certo punto della vita può venire anche utile. È quella del self hosting: vi complica l'esistenza, non è pratica, espone a rischi di sicurezza non indifferenti, richiede competenze piuttosto complesse, ma il premio è quello della conoscenza e una maggiore consapevolezza quando poi utilizzate gli altri servizi di rete. È anche una pratica di cui si parla molto in rete: perlomeno in quella parte della rete dove vado a far flanella. Questa collezione della serie Awesome (opens new window) raccoglie un monte di materiale utile e libero per fare selfhosting di praticamente tutto. Ma i ragionamenti che si possono fare sono più ricchi di senso che non solo i dati e le procedure tecniche. Ad esempio, qui potete trovare una buona integrazione (opens new window) di Indieweb al perché fare self hosting, mentre vale la pena leggere questa specie di manifesto "Always own your platform (opens new window)", che parte dal presupposto che il sogno dell'internet con i social e le grandi piattaforme stia morendo, ed offre una serie di buone ragioni sul perché bisogna possedere i propri dati e il luogo digitale dove sono conservati. Infine, questo buon hacker di provincia (opens new window) spiega come ha costruito il suo sito statico usando il markdown, pandoc e l'html statico. Indimenticabile poi Low Tech Magazine (opens new window), che è un sito a bassissimo impatto e va ad energia solare (quando la batteria è vuota il sito va giù (opens new window)). Infine, a me e a voi non capiterà mai, ma avere i propri dati e il proprio hardware senza legami esterni obbligatori permette di lavorare disconnessi, come racconta questa coppia che ha fatto della resilienza e della autodeterminazione il proprio principale obiettivo politico oltre che tecnologico (opens new window) (e spiega anche come fare libri (opens new window) con pandoc). Insomma, guardate che il vento non sta cambiando, ma è sempre possibile andare di bolina, cioè accarezzare la direzione più vicina a quella del vento. E strozzarlo.

Non ti dimenticar di noi
Visto che ci siamo: parliamo anche di brutalist web design (opens new window) e di questo manifesto che è un vero meta-manifesto: questa pagina è stata progettata per durare (opens new window), cioè l'idea che si possa non solo far risparmiare energia e banda quando si serve una pagina web, ma anche farla durare di più perché non si complicano inutilmente le cose. Si perde molto? Può darsi. In realtà quello che perdiamo costantemente di vista è il fuoco. Questo vecchio talk di Maciej Ceglowski (il creatore e unico gestore di Pinboard (opens new window)), Web Design: The First 100 Years (opens new window) è qualcosa che andrebbe insegnato nelle scuole e che dovreste leggere, se pensate di leggere una sola cosa di questo numero di Mostly Weekly. Ci mette un po' ma se riuscite a immaginarvelo come talk, sapete che sarebbe stata la mezz'ora meglio spesa della settimana.

kallithea
Parlando di self hosting, ecco a voi kallithea (opens new window) (un posto a Rodi, in greco vuol dire "la vista migliore"), software che si può mettere sul vostro server e gestisce in casa sia Mercurial che Git, aggiungendo interfacce web per chi si collega da remoto, visualizzazione degli alberi e via dicendo. Ah, è un progetto open source.

Taylor's Version
La cantante Taylor Swift ha capito molte cose prima di molti altri. Merito suo indubbiamente: e adesso ci permette di capire alcune cose che forse non erano ancora chiare. Ad esempio che adesso alla guida ci sono gli artisti (opens new window). Solo quelli grandi, anzi grandissimi, però guidano loro, non la tecnologia.

vim.so
Quando si fanno i corsi online, quanto si guadagna? Se sono in inglese, e se si becca l'argomento giusto, poco più di 10mila dollari in un mese. Lo racconta qui (opens new window) questo sviluppatore che nel tempo libero ha creato vim.so (opens new window). Ma dietro c'è di più, ovviamente: le cose non succedono (realmente) per caso. E poi fate attenzione: è tutto un trucco per vendervi sia il corso di vim che soprattutto Slip (opens new window), la piattaforma che ha creato per fare i corsi.

Innovare il file manager
L'uso mainstream del computer (Mac e Windows, ma anche i telefonini) ci chiude dentro delle gabbie mentali che poi pensiamo siano l'orizzonte del mondo. Ma, a differenza del Piccolo Principe o di Super Mario Galaxy, non viviamo su planetoidi minimali, e là fuori c'è veramente tanta roba. Ad esempio, su Reddit un utente ha pubblicato un concept (opens new window) di file manager per Windows 10 che è tutta un'altra cosa. Molto bello (anche se somiglia molto a macOS).

Oso
Oso (opens new window) è una libreria per la creazione di autorizzazioni in un'applicazione. Fornisce un modello mentale e un sistema di autorizzazione per definire chi può fare cosa in un'applicazione. Gli sviluppatori possono scrivere una politica Oso funzionante in meno di cinque minuti e utilizzare Oso per risolvere problemi di autorizzazione reali entro poche ore. Oso è ideale per creare autorizzazioni nelle applicazioni rivolte agli utenti.

Vector games 32c3
È una cosa strana, che ho trovato per caso. C'è tutto un mondo che ha a che fare con la grafica vettoriale, workshop che spiegano cosa è stato fatto (opens new window) e anche un gruppo di lavoro che si chiama NYC Resistor (opens new window) (a New York City, ovviamente)

Matrix > dev null
E se l'energia delle persone più ossessionate, compulsive, follemente motivate e iterative, quelle insomma che hanno successo nelle scoperte scientifiche e magari anche in atri campi, stesse andando tutta in vacca perché assorbita e totalmente neutralizzata dai mega-giochi online come Eve Online e Factorio? Una tesi affascinante (opens new window).

Coffee break
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Angolino Linux
Cosmic (opens new window), il desktop Gnome per Pop!_OS, arriva a giugno con la versione 21.04

Cambio di passo
Con una mossa piuttosto insolita e quasi inedita, Apple avrebbe deciso (opens new window) di cambiare la modalità di produzione dei suoi chip lo scorso inverno, per aumentarne la sicurezza. I chip coinvolti sono A12, A13 e S5.

Jam
Volevate l'alternativa open e senza bisogno di registrarsi a ClubHouse? Eccola: si chiama Jam (opens new window). Il codice è qui (opens new window). Presto arriverà la versione brandizzabile "Pro".

Dark mode in cinque minuti
Questo è un ottimo articolo (opens new window) sull'uso dei colori HSL per creare una versione rapida della modalità oscura per il vostro sito invertendo le variabilità della luminosità

pass
La gestione delle mie password è una cosa molto complessa se non caotica, come temo sia così anche per molti altri. La complessità del problema (cosa conservare, le informazioni e i metadati da tenere) è molto elevata ma servirebbe più modularità. Per questo andare a vedere la filosofia Unix nel settore, vuol dire andare a togliere complessità guardando come funziona pass (opens new window).

gitlet.js
Imparare guardando: questo tizio ha scritto Gitlet che è una implementazione di git in javascript e con un commentone al codice vi fa vedere come funziona. In 600 parole (opens new window).

OpenSearch
OpenSearch (opens new window) è un motore di ricerca e analisi derivato da Elasticsearch. È ancora in uno stato di sviluppo alfa. OpenSearch consiste in un demone del motore di ricerca, un visualizzatore e un'interfaccia utente

Come fare belle pagine di profilo su GitHub
Iniziare bene, cioè con una buona presentazione. Ecco come creare una pagina del profilo GitHub che si aggiorna automaticamente con i vostri ultimi contenuti, mostra le statistiche di GitHub e mostra le icone dello stack tecnologico. È fornito all'inizio dell'articolo (opens new window) un profilo di esempio. È disponibile anche una versione video del tutorial della durata di 23 minuti.

Un intero gioco dentro una notifica
macOS Big Sur consente agli sviluppatori di personalizzare l'aspetto delle notifiche. È addirittura possibile incorporare un intero gioco all'interno di una notifica push seguendo le istruzioni per gli sviluppatori sulla personalizzazione delle notifiche delle app iOS fornita da Apple, con alcune piccole modifiche. Questa serie di tweet (opens new window) mostra un esempio in cui lo sviluppatore ha inserito una versione riproducibile di Flappy Bird in una notifica.

Docker senza Docker
Alcune delle tecnologie più popolari e discusse in questo periodo vengono rivisitate. Cerco di dare più spazio che posso alle alternative ai sistemi più importanti (e sottolineare quali sono quelli di base per tutti) perché è dalle microscopiche variazioni che nascono i grandi cambiamenti. Qui quelli di Fly.io (opens new window) hanno preso dei container e li hanno fatti girare senza Docker sotto, ma con Fly.

Supporto!
I tizi che stanno costruendo un supporto a Tailwind UI in React + Vue ce l'hanno quasi fatta: ecco la loro storia (opens new window)

Cinque modi per prevenire la code injection in JavaScript e Node.js
Ecco alcune best practice (opens new window) per proteggere i vostri progetti dall'iniezione di codice

age
Questo software da riga di comando, si chiana age (opens new window), consente di crittografare i file per inviarli a persone specifiche in base alle loro chiavi SSH pubbliche (facilmente reperibili tramite GitHub tra l'altri). Suona in qualche modo simile a GPG tranne per il fatto che l'interfaccia utente non è stata progettata da persone che vi odiano.

ink 1.0
Il linguaggio di scripting per le storie interattive è arrivato alla sua versione 1.0 (opens new window). ah, ink è una figata

NextDNS
Devo ancora studiarmelo e capirlo per bene, ma questo NextDNS (opens new window) sembra essere un sistema interessante e a impatto zero sul singolo apparecchio per filtrare il traffico indesiderato, creando di fatto uno schermo che blocca alcune se non molte minacce.

natto.dev
Se il vostro piatto preferito è il javascript, questo natto.dev (opens new window) vi farà passare momenti interessanti e nutrienti


La luce in fondo alla strada
La luce in fondo alla strada ~ Foto © Antonio Dini

L'ultima bustina (di Minerva)

Quella bellissima e falsissima natura
I documentari sulla natura inducono gli spettatori a pensare che siano rimasti molti paesaggi incontaminati. Non è vero, non ci sono più (opens new window). Stiamo trasmettendo in streaming documentari su squali, pinguini e leoni nelle nostre case in numeri da record. Secondo la Bbc, "Oltre un miliardo di persone hanno guardato Planet Earth II e Blue Planet II negli ultimi tre anni". Che sia attraverso i film della Nhu o le varie imitazioni, questi documentari sono riusciti a definire com'è fatta la natura per milioni di persone su un pianeta in rapida urbanizzazione. Quindi vale proprio la pena fermarsi a studiare le storie che raccontano, le tecniche che usano e il mondo che hanno creato. È, per molti aspetti, un mondo completamente nuovo. Selezionando solo gli scatti più straordinari e modificando le persone fuori dall'immagine, i documentari di Nhu creano un universo parallelo incontaminato che è innegabilmente affascinante, sia bello che inaccessibile. Ma assolutamente inesistente.




I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.



“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


END




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