[Mostly Weekly ~103]

Il culto del niente


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A cura di Antonio Dini
Numero 103 ~ 21 febbraio 2021

Amid a world of noisy, shallow actors it is noble to stand aside and say, ‘I will simply be’
– Henry David Thoreau


Io sono Antonio Dini e voi vi siete davvero iscritti a questa newsletter. Mostly è aperta a tutti, senza pubblicità o affiliazioni: una donazione su (Liberapay (opens new window) o via PayPal (opens new window)) è però molto apprezzata.


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Favicon come sistema di tracciamento non cancellabile

Quando pensiamo al monitoraggio online, è probabile che pensiamo ai cookie di terze parti che ci seguono da un sito all'altro. La gestione dei cookie di terze parti è un problema notevole tra i fornitori di browser, e non a caso anche Google ha annunciato che presto Chrome li avrebbe bloccati.

Ma i cookie di terze parti sono solo il modo più ovvio per monitorare la nostra attività online. Molto più insidioso è il "fingerprinting del browser", in cui le caratteristiche uniche del browser e del computer sono collegate all'identità di una persona e tracciate.

Il fingerprinting del browser e altri attacchi di de-anonimizzazione ci ricordano che i problemi tecnici dell'anonimato e dell'anonimizzazione (brutta parola dal significato però molto utile) sono sottili e complessi, il che è generalmente vero per tutte le questioni relative alla privacy. È anche un promemoria del fatto che i problemi di privacy non possono essere risolti con il solo codice: per avere privacy è necessario anche fare ricorso legale contro le aziende che ci imbrogliano e ci spiano.

Infine, ci ricorda che abbiamo bisogno di ricercatori indipendenti sulla sicurezza, che possano metterci in guardia sui nuovi modi di attaccare la nostra privacy digitale. Ricercatori come Jonas Strehle, che ha dimostrato come le favicon (opens new window) (le minuscole icone nelle schede del browser) rappresentino una grave vulnerabilità della privacy.

Strehle chiama questo sistema di tracking-by-favicon con il nome di "supercookies" e la sua demo mostra che questi tracker sconfiggono (opens new window) la modalità di navigazione in incognito, le VPN e gli ad-blocker.

Il suo lavoro si basa su un paper della università Illinois-Chicago (opens new window) preso da Network and Distributed Systems Security, pubblicato nel 2020: "Tales of FAVICONS and Caches: Persistent Tracking in Modern Browsers".

Le favicon sono archiviate localmente in un database chiamato F-cache; se un utente richiede una favicon da un sito, il sito può dedurre che l'utente non ha mai visitato il sito prima (o che l'intervallo dall'ultima visita è stato così lungo che la cache è scaduta).

Secondo il ricercatore, «combinando lo stato delle favicon consegnate e non consegnate per percorsi URL specifici per un browser, è possibile assegnare un pattern univoco (numero di identificazione) al client. Quando il sito web viene ricaricato, il server web può ricostruire il numero di identificazione con le richieste inviate dal client per le favicon mancanti e quindi identificare il browser».

Tutto questo conferma la previsione teorica dell'articolo originale secondo cui gli attacchi favicon «consentono a un sito Web di costruire un identificatore di tracciamento a 32 bit in 2 secondi».

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TITOLO
Procedere con prudenza ~ Foto © Antonio Dini

Siamo tutti depressi e il minimalismo spiega perché
David Perell dà uno sguardo al minimalismo contemporaneo (opens new window). Paragonandolo al tardo-modernismo, l'autore spiega che il minimalismo ha raggiunto una specie di vicolo cieco. Scrive. «Un amico una volta mi ha detto che la depressione non è provare cose negative; non si sente proprio niente. Se è vero, non dovremmo sorprenderci che il minimalismo sia l'estetica della nostra era, che è l'era della depressione».


Importantologica

La fuffa del talento
In tutto il mondo a quanto pare ci sono circa 25-30 milioni di sviluppatori e, secondo quanto dice l'azienda stessa, Google ne impiega oltre 100mila. Anche se pensiamo che questo numero sia esagerato, Google, Amazon, Facebook, Microsoft e il resto dei giganti della Silicon Valley impiegano centinaia di migliaia di sviluppatori, ben oltre l'1% del totale. È ovvio che non possono assumere "l'1% dei migliori" semplicemente perché sono troppo grandi. Chi può farlo? Cosa vuol dire assumere i "talenti" del settore (opens new window), cioè l'1% o meno del totale? Sembra che siano tutte delle grandi stupidaggini per alimentare l'aspetto irrazionale del mercato del lavoro.

Hotel "NY Times" California
I miei colleghi si fanno prendere dai fremiti e dai palpiti quando pensano agli abbonati del New York Times, che è diventata la superpotenza del giornalismo, l'unica a fare veramente soldi dall'online e cancellare uno dopo l'altro tutti i corpi intermedi del giornalismo. Beh, la qualità certo, la tecnologia sicuramente. Però guardate che anche la vecchia signora del giornalismo è un incubo a cielo aperto per i suoi clienti paganti: per riuscire a disdire l'abbonamento bisogna fare praticamente a botte (opens new window).

Il sorpasso da destra dei Chromebook
Nel 2020 i Chromebook hanno superato i Mac (opens new window) e sono la seconda piattaforma al mondo. Windows ha mantenuto la quota di mercato maggioritaria ma sta calando. La crescita significa soprattutto che gli sviluppatori di app e giochi non possono più ignorare Chrome OS e le aziende dovrebbero iniziare a mettere da parte le risorse per garantire che l'esperienza di Chrome OS sia paragonabile a Windows e macOS. Il successo di Chrome OS era in gran parte limitato alle scuole statunitensi prima della pandemia, ma sembra che la domanda si sia espansa oltre quel mercato.

Geni del male e orologi a cucù con Alexa
Il programma "Built It" di Amazon (opens new window) è uno sforzo simile a Kickstarter in cui i clienti possono scegliere di sostenere un prodotto e, se c'è abbastanza supporto entro 30 giorni, Amazon lo realizzerà. I clienti pagheranno solo se il prodotto viene sviluppato e spedito. I prezzi vengono aumentati una volta che il prodotto è stato rilasciato, quindi chi lo supporta paga meno. Attualmente sono disponibili tre idee ma sono in arrivo altri concept.

La gentrificazione di Internet è colpa del seo
Un ottimo saggio (opens new window) sul perché il settore del seo (ottimizzazione dei contenuti per facilitarne l'indicizzazione da parte dei motori di ricerca) sta peggiorando Internet e perché dovremmo prestare maggiore attenzione (e richiedere maggiore trasparenza) agli algoritmi di ricerca sottostanti. «Per l'utente medio di Internet, questa corsa agli armamenti del seo ha reso Internet meno interessante e meno utilizzabile. Quando vogliamo scoprire se i mirtilli sono velenosi per i gatti, dobbiamo selezionare centinaia di parole che rispondono a domande irrilevanti come "quali sono i benefici per la salute dei mirtilli" e "i gatti possono mangiare le verdure". Quando ci sentiamo frustrati e proviamo il risultato successivo, di solito troviamo un articolo che sembra e si legge in modo molto simile a quello che abbiamo appena lasciato». Il seo è la morte dell'intelligenza. Ma anche chiamare un articolo "contenuto" è abbastanza demente.

Mamma guarda, senza paracadute
Stamattina mi sono svegliato un po' stanco ma tranquillo: ho solo dormito un po' poco (surplus di lavoro, inclusa Mostly Weekly da finire). Niente incubi quindi nonostante queste "trappole" per il riposo. Infatti, prima di addormentarmi avevo letto questo articolo che spiega come sopravvivere alla caduta da un aereo (opens new window). Se stiamo cadendo da un aereo, è meglio cadere con l'aereo in quanto avremo un bozzolo semi-protettivo per proteggerci, che è meglio di niente. Altrimenti, dovremmo trovare un buon posto dove atterrare. Bisogna cercare un posto morbido e cerca di evitare l'acqua. L'articolo è pieno di storie di persone che sono sopravvissute alla caduta dagli aerei. Il tempo di lettura dell'articolo, per un adulto medio, corrisponde al tempo di caduta da un volo di linea. Ve lo metto fra le cose importanti così ci pensate la prossima volta che dovete prendere un aereo. Il suggerimento? Tenete sempre degli occhiali da piscina a portata di mano perché quando si casca da 10 Km di altezza poi bruciano gli occhi (e si sviene per un po', ma questo potete leggerlo nell'articolo).

Block Party
Tentativi di sopravvivere al caos dei social e riprenderne il controllo. Ad esempio, Block Party (opens new window) offre un controllo più granulare su cosa o chi appare nel vostro feed Twitter. Se le molestie e i troll online sono un vostro problema, Block Party offre diverse opzioni per bloccare e filtrare i contenuti.

Il costo o il posto di lavoro?
Qualche considerazione (opens new window) sul fatto che quando si fa telelavoro alla lunga si viene pagati meno.


Yamatologica

Hatano Orchestra (ハタノ・オーケストラ)
Per il nostro corso tematico settimanale di lingua giapponese andiamo alla scoperta del jazz in Giappone. Secondo gli storici della musica è arrivato nell'Impero del Sol Levante nel 1912, e dobbiamo ringraziare la Hatano Jazz Band, meglio conosciuta in Giappone come Hatano Orchestra (ハタノ・オーケストラ), una band formata da diplomati alla Tokyo Music School. A capo dell'orchestra c'era Fukutarō Hatano, che ne è stato anche il compositore: lui suonava il violino e assieme a lui c'erano un violoncellista, uno che suonava il banjo, uno la fisarmonica e uno la batteria. La cosa interessante è che sono nati senza conoscere il jazz: suonavano altro principalmente sulla Chiyo Maru, una nave da crociera che faceva la traversata del Pacifico. In una tappa a San Francisco i musicisti ascoltarono questa strana, nuova musica e la riportarono in Giappone. La band crebbe rapidamente fino a raggiungere i dodici membri, soprattutto archi. All'inizio degli anni Venti Hatano suonava foxtrot, one-step e two-step. E portarono anche l'idea dell'improvvisazione, che nessuno conosceva in Giappone (figuriamoci) ma in pratica non la realizzarono mai. In Giappone facevano spettacolo suonando nell'intervallo tra un rullo e l'altro dei film e la gente spesso andava per ascoltare loro, anziché guardare il film. Il testimone passò poi ai tanti filippini che andavano in Giappone e portavano con loro la tradizione imparata dagli americani. Negli anni Venti e Trenta i centri del jazz giapponese, ovviamente osteggiato dalle autorità e poi vietato durante la guerra perché "musica del nemico", erano Osaka e Kobe. A partire dagli anni Trenta il Giappone aveva tentato una sua via al jazz, soprattutto grazie a Ryoichi Hattori e Koichi Sugii. È in questo periodo, attorno al 1933 che apre il più vecchio tra i jazz cafe (o jazu kissa) ancora vivo in Giappone, il Chigusa di Yokohama. Dopo la guerra il jazz esplose, grazie anche alla presenza americana ma soprattutto grazie ai semi che erano stati seminati nei primi trent'anni del Novecento. Molti hanno considerato il jazz giapponese un sottoprodotto del jazz americano e per questo, a partire dagli anni Settanta, è nata una cultura locale che mescola buddismo zen e jazz: la musica di Masahiko Satoh e altri jazzisti degli ultimi anni seguono questa strada concettuale aperta dalla big band di Toshiko Akiyoshi e di suo marito (e collaboratore) Lew Tabackin a partire dagli anni Settanta, grazie anche all'uso di strumenti tradizionali giapponesi come il tsuzumi (un tipo di tamburo).


Variologica ed eventualogica

Piccoli mondi in bianco e nero
Provate a cambiare lo schermo del telefono in scala di grigi per almeno sette giorni. In questo articolo (opens new window) spiegano di averlo fatto anni fa e da allora non sono più tornati indietro perché pare la soluzione abbia aiutato a migliorare in modo significativo il benessere mentale diminuendo l'effetto McDonald (o esperimento comportamentale nazista) della schermata home del telefonino.

Cell'hai un millino?
Carl Hart, neuroscienziato e professore di psicologia alla Columbia University, dice che (opens new window) la copertura sensazionalistica dei media sulla crisi degli oppioidi sfrutta l'ignoranza e la paura delle droghe per diffamare alcuni membri della società. Più del 70% dei consumatori di droghe infatti secondo il professore non soddisfa i criteri sanitari per la tossicodipendenza. È probabile che un consumatore di droga tipico sia un professionista responsabile che usa droghe per ragioni diverse. L'intervista con Hart (opens new window) discute tra le altre cose della crisi degli oppioidi, dell'uso di droghe, della dipendenza e di come dovrebbero essere riviste le opinioni della società sulle droghe. Il professore quando parla di droghe non parla di "farsi una cannetta" ma di eroina, cocaina e droghe sintetiche.

Popolarità postuma
In Brasile, i gruppi di Facebook che presentano profili di persone morte hanno guadagnato molta popolarità (opens new window), con alcuni gruppi che hanno raggiunto più di 160mila utenti. Sebbene questi gruppi possano sembrare macabri, sono invece spazi complessi in cui le persone elaborano la perdita delle persone che amano. I post in questi gruppi di solito seguono un formato standard, con un collegamento al profilo della persona deceduta e una descrizione di chi era. Il Brasile ha sperimentato la seconda epidemia di Covid-19 più mortale al mondo e oltre 200mila persone sono morte. L'idea degli influencer post-mortem è una cosa a cui non penso neanche Nostradamus sarebbe potuto arrivare.

La fortuna è un'opinione
Non ricordo se l'ho già messo ma si sa che ripetere giova alla mente: un'interessante dissezione del concetto di "fortuna" (opens new window): come mai la sua occorrenza percepita non è casuale e cosa possiamo fare per aumentare le tue possibilità di "essere più fortunati". «Potreste pensare alla serendipità come a una fortuna passiva che vi capita, quando in realtà è un processo attivo di individuazione e connessione dei punti. Si tratta di vedere passaggi là dove gli altri vedono le lacune, e quindi prendere l'iniziativa e agire per creare la propria fortuna in modo intelligente». Se non ricordo male, Machiavelli aveva già trattato questa parte, anche se in maniera alquanto sessista ("La fortuna è donna").

Camminare
Nell'articolo non c'è moltissimo: è una ricerca del Mit (opens new window) per capire dove va la gente quando si sposta a piedi (non tutti seguono la strada più breve). Però la presentazione grafica è da film di fantascienza. Anzi, da titoli di apertura.

Dischi volanti laser: energia!
I ricercatori dell'Università della Pennsylvania hanno fatto levitare (opens new window) delle strutture a forma di disco sottile in condizioni che imitano l'atmosfera superiore utilizzando la luce laser. Sono arrivati a simulare la mesosfera, che è una parte dell'atmosfera a circa 50-80 chilometri sopra la superficie. La capacità di inviare sensori a quell'altezza consentirebbe il monitoraggio del flusso d'aria e potrebbe migliorare le previsioni meteorologiche. Il problema è che quell'altitudine la densità dell'aria è troppo bassa perché gli aeroplani possano volare mentre è troppo densa perché satelliti e razzi possano effettuare voli di lunga durata. La levitazione è causata dal calore creato quando un raggio laser entra in contatto con la superficie del disco. C'è anche un video che spiega l'esperimento.

Uomini e topi. Ma calvi
Solito gruppo di scienziati che in Giappone hanno fatto un importante passo avanti, lavorando su modi per rigenerare i capelli persi (opens new window) grazie alle cellule staminali. I peli dei mammiferi si sviluppano in un processo ciclico in cui crescono, cadono e ricrescono. Utilizzando uno speciale terreno di coltura, i ricercatori sono stati in grado di coltivare peli e baffi di topi che potevano riciclarsi da soli. L'81% dei follicoli piliferi cresciuti nella cultura ha attraversato almeno tre cicli di capelli. Il prossimo passo nella ricerca è eseguire studi clinici con gli esseri umani.

Guerra on demand
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha incaricato ExOne, leader mondiale nelle stampanti 3D industriali in sabbia e metallo, di sviluppare una fabbrica di stampa 3D autonoma (opens new window) che operi da un container. Queste strutture di stampa 3D portatili verrebbero utilizzate on demand in un'ampia varietà di teatri militari. I container, di dimensioni standard, sono veloci da installare e in questo caso non richiederanno molte conoscenze tecniche per essere gestiti. Le stampanti di ExOne saranno in grado di stampare utilizzando oltre 20 diversi materiali metallici, ceramici o compositi. Il vantaggio in termini di approvvigionamento di componenti e pezzi di ricambio su teatri militari lontani dalle fabbriche dei fornitori è evidente: sposti la fabbrica e cambi le regole del gioco.

Casa dolce casa prefabbricata
La Passive House LivingHomes è una linea di tre case ecologiche di Plant Prefab, un produttore di case prefabbricate. Le case di Plant Prefab (opens new window) hanno un sistema di ricircolo dell'aria fresca, riscaldamento dell'acqua efficiente, ventilatori a recupero di calore, isolamento termico completo e finestre e porte robuste. Le case prefabbricate hanno registrato un interesse crescente dall'inizio della pandemia. Plant Prefab ha dovuto smettere di prendere ordini per le sue case da 600mila dollari a un certo punto dell'anno scorso, a causa dell'interesse diventato troppo forte. Nell'articolo sono disponibili (opens new window) le immagini e le descrizioni delle tre case di Plant Prefab.

Fare carriera
Dopo anni che consigliamo ai ragazzi e alle ragazze all'università di farsi un curriculum su LinkedIn, finalmente sta venendo fuori qualche considerazione critica (opens new window) sul social del lavoro: uno dei posti più strani e surreali che difficilmente potremmo definire realmente adatti a trovare una rete di rapporti che aiuti nella vita professionale (eppure i tizi delle risorse umane adorano LinkedIn: segno che sono belli strani anche loro)

Quando la baraccopoli diventa hi-tech
Il Solar Desalination Skylight, cioè il lucernario solare desalinizzatore immagazzina l'energia del sole durante il giorno per illuminare le case di notte (opens new window). Distilla anche l'acqua di mare in acqua potabile, consentendo ai proprietari dei pannelli di utilizzare un rubinetto alla base per versare l'acqua. La rimanenza (una specie di salamoia putrida) del processo viene utilizzata per generare una carica elettrica per alimentare la luce diffusa. Il design è economico e risolve due problemi affrontati dagli abitanti delle baraccopoli. È uno dei sei finalisti del Lexus Design Award 2021.

Una blockchain nel deserto
Jeffrey Berns, ceo di Blockchains (un'azienda), vuole che il governo statale del Nevada (opens new window) permetta a società come la sua di formare governi locali sui terreni di loro proprietà, garantendo loro il potere su tutto, dalle scuole alle forze dell'ordine. Berns immagina una città basata su valute digitali e archiviazione su blockchain. La sua azienda propone di costruire una città di 15mila case a 12 miglia a est di Reno. Le autorità del Nevada sono interessate ma anche scettiche. La legislazione proposta deve ancora essere formalmente depositata o discussa in udienze pubbliche.

Vecchi mammut girelloni
Il solito team questa volta di 22 ricercatori di nove paesi ha sequenziato il Dna (opens new window) dai resti di tre diverse specie di mammut. Si stima che il Dna abbia 0,7-1,2 milioni di anni, il più antico mai recuperato e sequenziato. Si è scoperto che uno dei mammut apparteneva a una famiglia genetica sconosciuta, il che era inaspettato considerando le sue somiglianze con un altro mammut della stessa area. Molti degli adattamenti alle temperature fredde nei mammut lanosi erano già presenti nei loro antenati. Se riescono a trovarne ancora, i ricercatori sostengono potrebbe essere possibile sequenziare Dna anche più vecchio.

La tecnologia dietro le playlist di fine anno
Questo post (opens new window) mostra come Spotify abbia ottimizzato e accelerato gli elementi per il suo più grande lavoro di flusso di dati per Wrapped 2020 utilizzando una tecnica chiamata fusione dei Sort Merge Buckets (SMB). SMB è un'ottimizzazione che riduce lo shuffle facendo il lavoro in anticipo dal lato produttore. Adottando SMB, Spotify è stato in grado di eseguire fusioni molto ma molto grandi, che prima erano impossibili. SMB ha consentito a Spotify di risparmiare sui costi e ha aperto modi nuovi per ottimizzare i flussi di lavoro dell'azienda.

La spugna stoica
Il solito gruppetto di ricercatori questa volta senza nazionalità apparente (forse perché sono al Polo Sud?) ha trovato spugne marine sconosciute (opens new window) che vivono a 900 metri sotto una piattaforma di ghiaccio antartica. Le creature vivono nella completa oscurità a temperature di -2,2 gradi Celsius. Sono state trovate dai geologi mentre cercavano campioni di sedimenti. Il sito di perforazione era a 260 km di distanza dal mare aperto, quindi è un mistero come queste creature facessero per ottenere cibo per sopravvivere.

Guarda mamma, senza mani. Però tu non arrabbiarti
I soliti ricercatori di Londra hanno sviluppato (opens new window) una rete neurale di tipo deep neural network in grado di determinare lo stato emotivo di una persona analizzando i segnali wireless. La tecnica prevede l'invio di segnali radio verso il bersaglio e la loro misurazione quando rimbalzano. Queste onde rivelano informazioni sul cuore e sulla frequenza respiratoria di un individuo, quindi viene utilizzato un algoritmo per determinare uno dei quattro tipi di emozioni di base. La tecnologia può essere applicata a sistemi esistenti, come i router Wi-Fi (che fanno da ecoscandaglio). Può essere utilizzata, ad esempio, per determinare i cambiamenti emotivi in una folla. Non siete ancora terrorizzati? Male.


Multimediologica

La tana del Bianconiglio dentro la quale sono caduto questa settimana è quella del musical disco anni Settanta. Los Angeles e dintorni. Cominciamo da questo pezzo di fan-art che ha messo insieme alcuni spezzoni originali in 35mm di un episodio di CHiPs ambientato a Venice Beach (opens new window), e poi questo party hollywoodiano in stile disco sempre sui pattini CHiPs Roller Disco (opens new window). E poi c'è ovviamente l'insuperabile (e insuperato, direi) Sgt Peppers lonely hearts club Band (opens new window) creato dai Bee Gees e Peter Frampton, che è un film musical "all stars". C'è dell'oro!

Can't Get You Out of My Head (opens new window), super serie di documentari della BBC che spiega come il nostro mondo stia semplicemente impazzendo. O meglio, sia rimasto incastrato in quella che parrebbe essere una specie di "depressione sistemica" (questa definizione l'avete letta prima qui) di cui parlavo anche sopra.

Relax. Questo (opens new window) è un video di 30 minuti di scene rilassanti dai film dello Studio Ghibli, con lo sciabordio dell'acqua, il vento che fa frusciare l'erba alta sui pendii ondulati, i treni lenti, i castelli in movimento, persino Totoro. Bonus: Le animazioni che hanno cambiato il cinema (opens new window) (meno rilassante).

Se non conoscete Archive.org, è il momento che lo conosciate. In ogni caso, se vi chiedete a cosa serva, dovrebbe bastare questa monumentale sezione dedicata ai 78 giri (opens new window). Una meraviglia: pur essendo una goccia nel mare di quello che è stato registrato, sono loro che stanno salvando il salvabile dall'oblio.

Nel dubbio, questa segnalazione la metto qua, a metà tra il multimediale e il culturale. William Gibson, non è un mistero, è uno dei miei scrittori preferiti. In questa intervista-presentazione (opens new window) dell'edizione tascabile del suo libri Agency (opens new window) l'autore americano "scappato" in Canada per non fare il militare spiega il rapporto tra il suo modo di scrivere parabole del futuro e la politica: Agency venne riscritto quasi completamente a seguito delle elezioni del 2016 (avere un futuro prossimo con Donald Trump anziché Hillary Clinton si è dimostrato un vero e proprio bivio della storia). Agency è un bel libro e l'intervistatore è Cory Doctorow e l'evento virtuale è stato organizzato dalla libreria Strand Book Store (opens new window) di New York.


Tsundokulogica

The Shock of the Old (opens new window) di David Edgerton (opens new window). Uno di quei libri che vale la pena leggere perché offre una prospettiva alternativa e di grande rilevanza sulla storia delle tecnologie.

Un libro molto interessante su come possiamo diventare migliori pensatori a lungo termine: The Good Ancestor (opens new window). "Viviamo nell'era della tirannia del presente, guidata da notizie 24 ore su 24, 7 giorni su 7, l'ultimo tweet e il pulsante Acquista ora. Con una tale frenesia a breve termine alla radice delle crisi contemporanee - dalle minacce del cambiamento climatico alla mancanza di pianificazione per una pandemia globale - la richiesta di una riflessione a lungo termine cresce ogni giorno. Ma cos'è, ha mai funzionato e possiamo anche farlo?".

Magari è un genio, non lo so. Ma di sicuro è uno che ha scritto un sacco di libri su Common Lisp, Intelligenza artificiale, Java, Ruby, Haskell: Mark Watson mette fuori (opens new window) un sacco di testi gratuitamente.


Algoritmologica

To Mars and beyond!
Anche per gli informatici c'è una non piccola vittoria nella vittoria dello sbarco su Marte (opens new window). E ha a che fare con la filosofia del software open source e con Linux: "Questa è la prima volta che voleremo su Marte con Linux. Attualmente stiamo usando il sistema operativo Linux. Il framework software che stiamo utilizzando è quello che abbiamo sviluppato al JPL e lo abbiamo reso open source alcuni anni fa. Quindi, potete ottenere il framework software che sta volando sull'elicottero di Marte e usarlo nel vostro progetto. È una specie di vittoria open-source, perché stiamo pilotando un sistema operativo open-source e un framework software open-source per il volo con alcune componenti in vendita sul mercato che si possono acquistare in molti negozi se un giorno vorrete farlo anche voi".

L'era delle TUI
Le TUI sono le Text User Interface, e Rich è una di quelle che sta guidando questa piccola rivoluzione del settore (opens new window) che cerca di portare interazione e grafica dentro al terminale. Rich sta diventando sempre più ricco, e trasforma la CLI, ma c'è una opportunità dietro, che potrebbe portare qualcosa di morbido e flessibile come l'Html dentro il terminale, anziché Curses e la rigidità a cui siamo abituati. Ma rimarrà ancora realmente testo?

Cambiare paradigma
Si dice che la programmazione funzionale sia più adatta all'Accademia e che invece la vera ingegneria del software sul campo è fatta in uno stile imperativo. Questo articolo cerca al contrario di mostrare (opens new window) che la vera ingegneria del software "pratica" è funzionale e lo fa con un un gioco per computer progettato da ingegneri per ingegneri.

Underline
Adoro lavorare offline e usare app che fanno bene una cosa sola. Underline (opens new window) è una nuova versione del tristemente trascurato Tinyletter (cioè il servizio online con cui invio Mostly Weekly, per adesso). È un'app molto semplice per inviare newsletter, non per fare campagne di marketing. O con le parole del sito stesso: "Fondamentalmente solo una casella di testo e un pulsante di invio". Tra l'altro, ci sono anche altri sistemi più strutturati come ConvertKit (opens new window) e tramite loro ho trovato il concetto di Shadow Newsletter (opens new window) che è interessante: "È chiamato anche "newsletter evergreen", ma l'idea di base è che si aggiungano e-mail a una sequenza automatica invece di trasmetterle singolarmente. La sequenza è impostata per inviare e-mail a un intervallo prestabilito, per me è ogni giovedì. Quando aggiungete la prima e-mail alla sequenza, poi potete aggiungere alla sequenza ogni iscritto che volete. Si potrebbe trattare di un sottoinsieme dei vostri abbonati o potrebbero essere tutti. È una scelta che fate voi, ma indipendentemente tutti gli abbonati nel segmento riceveranno la prima email".

Ray.so
Ecco un sito interessante che utilizzerò per lavoro, quando le riviste e i siti mi chiedono anche le schermate con il codice. Ray.so (opens new window) consente agli sviluppatori di creare immagini di frammenti di codice. Gli utenti possono modificare il tema e cambiare l'evidenziazione della sintassi in qualsiasi linguaggio.

Coffee break
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Clubhouse open source: Jam (opens new window)
Nullboard (opens new window) è il kanban minimalista e pragmatico.
Clerk (opens new window) è un sistema di autenticazione ma anche di gestione completa degli utenti.
Nasa Worm: è morto Bruce Blackburn (opens new window), il creatore del logo dell'agenzia spaziale americana nel 1974.
Brendan Eich (opens new window) è il creatore di JavaScript, cofondatore di Mozilla e di Brave. E ora vuole che ascoltiamo il suo podcast.
Zork (opens new window) è un gioco che probabilmente non vi piace, comunque ha un suo ruolo storico ed è nato nel 1977, quindi "rispetto", come dicono in tv.

Agile Cloud Transformation o morte
Senza leggere questo post (opens new window), si può già capire che la vera risposta che non viene mai menzionata è: "perché se non lo fai, non farai soldi".

Jazz Keys
Il suono della scrittura: l'app online suona il piano mentre scrivete qualcosa, magari il vostro prossimo post del blog: Jazz Keys (opens new window) vi intrattiene per cinque minuti con un'acustica rilassante mentre digitate e poi lo chiudete e non ci tornerete mai più. Oppure siamo proprio diversi.

Blitz.js
Blitz (opens new window) è un framework full-stack di React che presenta un'astrazione del livello dati "Zero-API" che consente di importare il codice del server direttamente nei componenti React. Le nuove app Blitz hanno componenti di base come la registrazione dell'utente, l'accesso e la reimpostazione della password già incorporati. Blitz è stato progettato per applicazioni basate su database di piccole e grandi dimensioni con una o più interfacce utente grafiche.


TITOLO
L'appetito (di primavera) vien mangiando ~ Foto © Antonio Dini

L'ultima bustina (di Minerva)

La tecnologia e il nostro consenso
L'idea di "tecnologia consensuale (opens new window)" prende in prestito dalla definizione di consenso sessuale di Planned Parenthood e adatta la nostra interazione con la tecnologia: "Molti di noi hanno sentito parlare del consenso riguardo ai nostri corpi fisici, come nel contesto di decisioni mediche o attività sessuali. Ma cosa significa consenso quando si tratta dei nostri dati e delle nostre vite digitali? Le tecnologie consensuali sono applicazioni e spazi digitali costruiti attorno all'idea del consenso e che supportano l'autodeterminazione delle persone che le utilizzano e sono influenzate da queste tecnologie". (La rivista si scarica gratuitamente in pdf)



I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.

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“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


END

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