Scuola: solo l’1% dei libri scolastici digitali viene attivato
Nella scuola italiana il digitale fa fatica: il "libro misto" cresce mentre solo una piccola parte delle classi effettivamente fruisce dei contenuti in formatico digitale per la didattica
(Pubblicato il 21 ottobre 2019)
Un paio di settimane fa alla Fiera Didacta che si è tenuta a Firenze, dedicata alla didattica ed editoria scolastica, durante l'incontro "Libri di testo e risorse digitali per l'apprendimento. Strumenti diversi per una scuola che cambia" l'osservatorio AIE-MIUR ha presentato una ricerca piuttosto particolare sul rapporto tra digitale e analogico per il libro didattico. Tra i numeri che colpiscono di più ce n'è uno in particolare: la percentuale di libri adottati dalla scuola che viene attivato nella sua versione digitale è solo il 5,3% del totale.
In generale, la ricerca dell'osservatorio approfondisce le modalità di studio degli studenti cercando di capire come funzioni il rapporto carta-digitale che è stato attivato negli ultimi tempi. Da cinque anni a questa parte il "libro misto" (che contiene sia la parte cartacea che quella digitale con contenuti integrativi) è passato dal 70% al 92% mentre il libro completamente digitale è fermo all'1%.
I libri adottati più attivati nella versione digitale sono quelli delle quarte e quinte elementari nella forma dei sussidiari, mentre nelle secondarie la materia più attivata è l'inglese anche se la più usata è la matematica.
I dati fanno capire che, nonostante** il 74,6% dei docenti italiani** utilizzi almeno una volta alla settimana il digitale, solo una piccolissima parte effettivamente ne usufruisce.