+

Buon compleanno macchina per scrivere


Dalla penna alla tastiera senza più guardarsi indietro


‌(Pubblicato il 23 luglio 2019)


Sono passati 190 anni da quando è stato registrato il brevetto per la macchina per scrivere (o macchina da scrivere, secondo l'Accademia della Crusca i due termini sono interscambiabili (opens new window) anche se io preferisco il "per"), lo strumento che ha cambiato il modo con il quale tutti noi scriviamo.

Era infatti il 23 luglio del 1829 quando William Austin Burt ha brevettato il "Typographer", che viene considerato il primo esempio di macchina per scrivere prodotta in serie. Tuttavia, l'italiano Pellegrino Turri aveva già inventato qualcosa di molto simile nel 1808.


Macchina per scrivere tipo Olivetti Lettera 22

Anche i computer e gli smartphone sono in qualche modo figli e nipoti della rivoluzione del testo mediato dalla tecnologia meccanica e poi digitale, anziché dagli strumenti di scrittura manuali di sempre: le penne.

La macchina per scrivere però ha anche cambiato il modo con il quale gli autori lavorano, e solo il computer probabilmente ha potuto fare di più. Da Mark Twain, che dichiarava di scrivere i suoi romanzi direttamente alla tastiera, al flusso di coscienza di Jack Kerouak, che ha scritto di getto su un unico lunghissimo rullo di carta tutto il suo On the road (opens new window).

Ci sono dei libri che parlano proprio di macchine per scrivere e che mi sono piaciuti molto:

Retromania di Reynolds Simon (opens new window)

Typewriter Art, a Modern Anthology di Barrie Tullet (opens new window)

The Typewriter Revolution di Richard Polt (opens new window)

Typewriter: The History, The Machine, The Writers di Tony Allan (opens new window)

Improvvisi per macchina da scrivere di Giorgio Manganelli (opens new window)

Infine, c'è un singolarissimo museo milanese (opens new window) dedicato allo strumento di scrittura della modernità.

E a voi quali libri vengono in mente quando pensate alla macchina per scrivere?