+

Genji Monogatari, un romanzo sorprendente

È considerato il primo romanzo della storia, ed è una lettura lunga, potente, affascinante, che cambierà il vostro modo di vedere non solo la letteratura giapponese


La storia di Genji Murasaki Shikibu
La storia di Genji di Murasaki Shikibu

(Pubblicato il 15 novembre 2019)‌


Genji Monogatari (opens new window), cioè "La storia di Genji", è considerato da molti critici il primo romanzo della storia. Ed è un romanzo particolare, non solo per il taglio psicologico della narrazione. Scritto mille anni fa, racconta la vita e le avventure di Hiraku Genji. È stato scritto da una donna, Murasaki Shikibu, dama dell'entourage dell'Imperatrice Shoshi.

Quando è stato scritto, e per di più da una donna in una variante particolare del giapponese medioevale, il romanzo era al gradino più basso nella gerarchia dei generi e doveva servire come intrattenimento per la parte femminile dell'aristocrazia. Una specie di romanzo rosa ante litteram, insomma. Ma è invece un romanzo lungo (le traduzioni in alcune lingue occidentali arrivano a 1.300 pagine) e potente, un vero e proprio tour de force che costringe a prenderlo sul serio, ha spiegato alla BBC (opens new window) Melissa McCormick, professoressa di arte e cultura giapponese ad Harvard.

Se andiamo a guardare la versione italiana (opens new window), la sua traduzione più recente (2015) è stata curata da Maria Teresa Orsi, già docente di lingua e letteratura giapponese prima all'Orientale di Napoli e poi alla Sapienza di Roma e già curatrice di un'altra opera monumentale, la traduzione sempre per Einaudi (opens new window) delle Fiabe giapponesi (opens new window). È un capolavoro della nipponistica italiana, non c'è altro modo per definire il lavoro fatto da Orsi. All'edizione italiana si aggiungono anche le parti intitolate "La signora della barca" e "Il ponte dei sogni" che finora erano stati editi separatamente in Italia. La precedente edizione dei Millenni era stata (mal) tradotta dall'inglese per di più fatta in epoca vittoriana e quindi affatto fedele all'originale.

Invece, i molti amori di Genji lo Splendente, l'arte, la musica, la fortuna e le tragedie inaspettate, l'eleganza e la malinconia del Giappone feudale, affascinante e impalpabile, sono una delle letture più antiche e sorprendentemente moderne che possiate incontrare. C'è una dimensione universale, anche se inscindibile dal momento storico in cui la storia nasce. E il suo respiro, l'influenza che il Genji Monogatari sta avendo sulla letteratura occidentale dopo neanche un secolo è appena cominciata. Compratelo, tenetelo da parte per il prossimo Natale, se volete qualcosa da leggere per le vacanze. O magari cominciatelo anche adesso, è un viaggio che vale la pena.

«Essendo nato in questo mondo in una posizione privilegiata, non vi era nulla di cui dovessi essere insoddisfatto, ma d'altro canto non posso fare a meno di pensare di aver avuto un destino molto piú infelice di quello della gente comune. Forse ciò è avvenuto perché il Buddha voleva che mi rendessi conto della tristezza e della caducità della nostra vita. Sono vissuto ignorando volutamente questa verità e poi, giunto verso il tramonto della mia vita, ho conosciuto la piú grande delle sventure e ora che sono consapevole del mio destino e dei miei limiti, mi sento in qualche modo libero».