Watson, Thomas J.
Parole Chiave: IBM, NCR, registratore di cassa, macchine per tabulazione, elaboratore elettronico
Uomo di affari americano nato il 17 febbraio 1874 e morto il 19 giugno 1956. W. ha guidato la crescita di Ibm tra il 1914 e il 1956 dando forma anche alla sua cultura aziendale. Quinto figlio di un piccolo produttore di legname nel sud dello stato di New York, W. abbandonò gli studi tecnici cambiando più volte lavoro fino a che non venne assunto nel 1898 come venditore da John J. Range, responsabile per Buffalo di NCR, azienda produttrice di registratori di cassa. Divenuto il miglior venditore dell'azienda, W. partecipò a diverse operazioni di concorrenza sleale a danni di altre aziende concorrenti di NCR. Processato nel 1912 assieme ad altri 30 manager dall'antitrust statunitense, venne condannato nel '13 e successivamente rinviato in appello che non si è mai tenuto.
Lasciata NCR, il 1 maggio del 1914 venne assunto come direttore generale dalla Computing Tabulating Recording Corporation (CTR), che ribattezzò nel 1924 International Business Machine. Sotto la guida di W. IBM divenne uno dei principali produttori di macchine per la tabulazione, passando da un giro di affari di 9 milioni di dollari e 1.300 dipendenti a 897 milioni e 72.500 dipendenti. Nonostante le polemiche sulle fornitura di merce alla Germania nazista anche durante il conflitto mondiale, W. è considerato uno dei più abili capitani d'impresa americani, estremamente capace nell'internazionalizzazione e nelle relazioni politiche.
Non risulta storicamente fondata invece la citazione attribuita a W. "Penso che al mondo forse ci sia mercato per cinque computer". Nel 1956, un mese prima della morte, lasciò la direzione di IBM al primo di quattro figli, Thomas J. Watson, Jr., responsabile dell’entrata di IBM nel mercato degli elaboratori elettronici.